WEB LIBERO MA VERTICE BLINDATO A PORTE CHIUSE: INIZIANO MALE I CINQUESTELLE DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA
E GRILLO GIA’ DETTA LE REGOLE DA PRIMA REPUBBLICA: “L’ELETTO NON PUO’ FARE IL CAZZO CHE VUOLE”
Un «conclave» a porte chiuse, per guardarsi in faccia e decidere cosa fare nei prossimi giorni.
È cominciato a Roma al Saint John l’incontro dei neoeletti Cinque Stelle.
Il nome dell’albergo è stato tenuto segreto fino all’ultimo per evitare i giornalisti. Al Saint John era stato allestito il quartier generale durante le elezioni.
INCONTRO CON GRILLO E CASALEGGIO
Provenienti da tutta Italia, i neoeletti del M5S arrivano a Roma alla spicciolata.
«Io sono venuta in aereo anche se sono contro l’aereo perchè inquina troppo. Ma costava meno del treno», dice tra gli altri Laura Castelli, 26 anni, partita da Torino.
«Non ho ancora trovato casa. Spero di avere il tempo di farlo in questi giorni», aggiunge un altro parlamentare che vuole restare nell’anonimato.
Tante le questioni sul tavolo, dalla fiducia, passando per le consultazioni, la nomina dei capigruppo, fino al comportamento da tenere con la stampa. Ma non solo.
Grillo — che con Gianroberto Casaleggio sarà presente da domani – non conosce molti di quei ragazzi, non li ha mai visti e non ci ha mai parlato al telefono. E loro — i deputati e i senatori — non hanno ancora visto «Beppe» di persona.
Nella saletta affittata all’Hotel Saint, le sedie sono state disposte in circolo, proprio perchè l’obiettivo dell’incontro domenicale è innanzitutto conoscersi.
All’ingresso, vengono consegnati i nomi in liste divise per regione, per Camera e Senato.
Da lunedì, con l’arrivo di Grillo e Casaleggio, si discuterà della linea da tenere.
Se infatti nei giorni scorsi il leader del M5S ha tuonato a gran voce «non siamo in vendita» all’indirizzo di Bersani, Renzi, D’Alema e Vendola, la posizione va ribadita anche con quei neofiti della politica che tra pochi giorni si troveranno tra i banchi di Palazzo Madama e di Montecitorio.
«CIRCONVENZIONE DI ELETTORE»
Intanto appare sul blog dello stesso Grillo un post dal titolo «Circonvenzione di elettore» in cui finisce sotto esame l’articolo 67 della Costituzione.
Che, si legge nel blog «recita: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”.
Questo consente la libertà più assoluta ai parlamentari che non sono vincolati nè verso il partito in cui si sono candidati, nè verso il programma elettorale, nè verso gli elettori. Insomma, l’eletto può fare, usando un eufemismo, il cazzo che gli pare senza rispondere a nessuno».
Quindi, aggiunge il leader del M5S, bisognerebbe «cacciare a calci» i parlamentari che cambiano casacca.
«TEMPO PER DECIDERE» –
Le giornate a porte chiuse saranno più di una. «Ci serve tempo, con tutto quello che abbiamo da programmare e da decidere», spiega via sms Giulia Sarti, neoeletta alla Camera, candidata come capolista in Emilia Romagna.
«Di più non posso dire, stacco il telefono», conclude.
Già , perchè se c’è voglia di festeggiare, c’è anche grande preoccupazione per il futuro. E fastidio nei confronti della stampa che viene tenuta a debita distanza. Per la grande maggioranza dei 163 grillini sarà la prima occasione fare conoscenza dei futuri «colleghi».
La consegna per chi parteciperà all’incontro è il silenzio assoluto.
Degli eletti, 109 sono deputati, 54 i senatori.
L’età media è di 39 anni (32 alla Camera, 46 al Senato), mentre le donne sono il 35,8%.
Marta Serafini
(da “il Corriere della Sera“)
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