XI JINPING CAMBIA REGISTRO SULLA GUERRA: “RISPETTARE SOVRANITA’ E INTEGRITA DELL’UCRAINA”
ZELENSKY INCASSA L’ASSIST: SUBITO UN AMBASCIATORE IN CINA
«Ho avuto una lunga e significativa telefonata con il Presidente della Cina Xi Jinping». È quanto annunciato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un tweet. «Credo che questa telefonata, così come la nomina dell’ambasciatore dell’Ucraina in Cina, darà un forte impulso allo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali», ha concluso il presidente ucraino. Il portavoce di Zelensky, Sergiy Nykyforov, ha dichiarato su Facebook che la prima telefonata tra i due leader «è durata quasi un’ora». A confermare la telefonata tra i leader dei due Paesi è intervenuta anche la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, che ha comunicato che la Cina invierà «un rappresentante speciale del governo per gli Affari eurasiatici in Ucraina e in altri Paesi per avere una comunicazione approfondita con tutte le parti sulla soluzione politica della crisi ucraina». La portavoce Chunying ha infine concluso che «la Cina continuerà a sostenere l’Ucraina sul fronte dell’assistenza e del sostegno umanitari». Durante il colloquio telefonico tra i due leader, il presidente Xi ha sottolineato che «il rispetto reciproco di sovranità e integrità territoriale è la base politica delle relazioni Cina-Ucraina». Subito dopo la telefonata, il presidente ucraino ha nominato Pavel Ryabikin ambasciatore dell’Ucraina presso la Repubblica popolare cinese. L’Ucraina, infatti, non aveva nessun rappresentate diplomatico in Cina dal febbraio 2021.
Il colloquio telefonico tra Xi Jinping e Zelensky
Secondo quanto riferito dall’emittente statale cinese Cctv, il presidente Xi avrebbe comunicato a Zelensky che «il dialogo e i negoziati di pace sono la sola via d’uscita» dal conflitto con la Russia. Il presidente cinese ha sottolineato a Zelensky anche che la Cina «è sempre stata dal lato della pace», aggiungendo che «l’obiettivo fondamentale» della Cina è quello di «promuovere colloqui per la pace». Xi, inoltre, avrebbe affermato che la Cina «non aggiungerà benzina al fuoco, né approfitterà della crisi per trarne profitto». Ma non solo. Il presidente cinese ha sottolineato che «il rispetto reciproco di sovranità e integrità territoriale», contenuto nel piano di Pechino per la pace tra Russia e Ucraina e presentato lo scorso marzo, «è la base politica delle relazioni Cina-Ucraina, che attraversato 31 anni di sviluppo e raggiunto il livello di partenariato strategico». Stando a quanto riportato dall’emittente statale cinese, il presidente Xi ha aggiunto di aver espresso apprezzamento per «la ripetuta enfasi del presidente Zelensky sullo sviluppo delle relazioni e della cooperazione con la Cina, e ringrazio l’Ucraina per aver fornito grande assistenza all’evacuazione dei cittadini cinesi nel 2022».
Come si è arrivati alla telefonata
In precedenza, il presidente cinese Xi Jinping si era detto pronto a sentire Zelensky dopo la visita in Cina del presidente francese Emmanuel Macron e della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Dopo il viaggio in Cina con al centro la guerra in Ucraina, come dichiarato dalla presidente della Commissione Ue, il presidente Xi Jinping si era detto disponibile a parlare con Zelensky: «È stato interessante sentire che il presidente Xi ha ribadito la sua disponibilità a parlare, quando i tempi e le condizioni saranno le più opportune». Al contempo, su impulso dell’Eliseo, il presidente Xi aveva dichiarato: «La Cina insiste nel promuovere i colloqui di pace e una soluzione politica, esprimendo la disponibilità a collaborare con la Francia per invitare la comunità internazionale a mantenere una moderazione razionale ed evitare di intraprendere azioni che possano aggravare la crisi o portarla fuori controllo». Nei mesi scorsi il presidente ucraino ha espresso la volontà di interfacciarsi con il suo omologo cinese.
Il piano di Pechino per la pace tra Russia e Ucraina
La Cina, lo scorso febbraio, aveva presentato un piano per la pace tra Russia e Ucraina articolato in 12 punti, con tre condizioni fondamentali per raggiungere la de-escalation nel conflitto e dare il via ai negoziati di pace: il cessate il fuoco, il no all’uso di armi nucleari e il no agli attacchi alle centrali atomiche. Nel documento Pechino si dichiarava «neutrale» nel conflitto, e sollecitava le parti ad avviare negoziati di pace. Il primo punto del piano prevede che «la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di tutti i Paesi devono essere sostenute». In secondo luogo, Pechino ha invitato Russia e Ucraina a riprendere i colloqui di pace, sottolineando che «il dialogo e il negoziato sono l’unica soluzione praticabile». E ancora: «La comunità internazionale dovrebbe rimanere impegnata nel giusto approccio per promuovere i colloqui per la pace, aiutare le parti in conflitto ad aprire la porta a una soluzione politica il prima possibile e creare le condizioni e le piattaforme per la ripresa dei negoziati». Un piano che è stato accolto con alcune perplessità da parte della comunità internazionale, e in particolare dalla Nato. Tant’è che il numero uno dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, dichiarò che il piano della Cina «non è molto credibile», perché Pechino «non ha mai condannato l’invasione illegale dell’Ucraina». E, prima della telefonata di oggi, molti diplomatici ed esperti avevano espresso lo stesso scetticismo sulla neutralità di Pechino, a causa del mancato confronto tra Zelensky e il presidente Xi, che invece ha incontrato il presidente russo Putin lo scorso 20 marzo. In quell’occasione, il presidente russo dichiarò che «Mosca guarda con interesse al piano di pace» proposto da Pechino.
(da Open)
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