Dicembre 21st, 2007 Riccardo Fucile
I NOSTRI PRIMI 100 GIORNI: “INSIEME NULLA E’ IMPOSSIBILE”…
Abbiamo voluto dare il titolo a questo articolo ricordando lo slogan vincente che campeggiava sulle magliette del popolo francese in festa per l’elezione di Nicolas Sarkozy a presidente della Repubblica. Una frase che ben si addice alla filosofia del nostro circolo e del nostro sito che compie oggi i primi cento giorni di vita. Una pazzia per molti, una scommessa folle per altri, i sorrisini degli scettici, una Genova blindata per la Destra, un “fare politica” troppo diverso, “i tempi sono cambiati”, tanti consigli, tante parole, ma siamo andati avanti nella nostra “follia”, con una forza di volontà travolgente e aggregante, come tanti anni fa. Perchè può cambiare un po’ il mondo, ma non l’animo umano, perchè possono cadere i muri, ma non i valori di riferimento, perchè conosciamo il nostro mondo e sappiamo quanto merita e quanto può esaltarsi in una avventura “senza speranza”. Ci eravamo ripromessi di fare un bilancio della nostra attività solo dopo 3 mesi, farlo soprattutto a noi stessi, per capire se “valeva la pena”. Neanche il più ottimista tra noi avrebbe mai potuto immaginare un successo così travolgente e i nostri lettori ci scuseranno se per una volta parliamo di noi… Un sito genovese di Destra ha avuto circa 40.000 contatti in tutto il mondo ( 45% liguri, 50% da oltre 3.000 comuni italiani, 5% da America, Asia, Europa, Africa e Oceania), si sono collegate Università ( anche estere), Centri di Ricerca, Enti locali, Ministeri, Camera dei Deputati e persino la Presidenza del Consiglio. Continua »
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Dicembre 21st, 2007 Riccardo Fucile
STANGATA SULLE TREDICESIME…CONCIATI PER LE FESTE … E DIECI MILIONI DI ITALIANI ASPETTANO I RINNOVI DEI CONTRATTI
Al peggio non c’è mai fine, si diceva una volta. Mentre Prodi e utili idioti spacciano per una “grande vittoria italiana” l’approvazione da parte dell’ONU della moratoria sulla pena di morte ( che continuerà nei fatti a essere applicata nei Paesi che hanno espresso voto contrario e che quindi non serve a nulla, gli Italiani sono sempre più in difficoltà .
Travolto dallo sciopero dei camionisti, ridicolizzato dalla sentenza del TAR sul caso Speciale, costretto a rimandare il decreto sicurezza per “vizio di forma”, Prodi pensa di consolarsi con il voto ONU sulla pena di morte…peccato che in Italia la “pena di morte” esista da tempo e ne siano vittime commercianti uccisi da rapinatori, donne che escono il mattino presto per andare al lavoro, agenti che difendono i cittadini dalla malavita dilagante, vittime di pazzi o maniaci liberi di circolare, bambini travolti da extracomunitari ubriachi…ma l’importante è “condonare”, “perdonare”, “comprendere il disagio sociale”, “dialogare”, tutto l’armamentario ideologico-demenziale della sinistra italiana che ha portato il nostro Paese allo sfascio. Continua »
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Dicembre 21st, 2007 Riccardo Fucile
TRA AEREI DI STATO, AUTOBLU E MOTOVEDETTE…
DA “LEI NON SA CHI SONO IO” AL “MI DA’ UN PASSAGGIO?”…E SE PRESTO SI ATTACCASSERO AL TRAM ?
Che del tempo sia trascorso da quando il cinema neorealista italiano immortalava le prime auto sportive decappottabili con cui nobili rampolli dell’alta borghesia “caricavano” in auto fanciulle intente a fare l’autostop ai bordi della provinciale è un dato di fatto, cosiccome sono passati di tempi di certa cinematografia hippie made in USA dove a improbabili bellezze biondo platino era sufficiente mostrare la coscia per farsi trasportare da costa a costa da nerboruti motociclisti fasciati in pelle. Eppure in Italia esiste ancora una categoria che ama mostrare la coscia per ottenere un passaggio su un mezzo adeguato e consono allo status symbol che si ritiene di sottolineare, trattasi di una specie che si autoriproduce nei tanti vizi e nelle poche virtù, ovvero la classe politica. Oddio, nulla a che vedere con le gambe della Mangano o della Sofia, della Muti o della Sandrelli, anzi direi che per fermarsi occorre del “cattivo gusto”, ma in tempi come questi in cui un portavoce del primo ministro accosta l’auto per vedere quelle di un trans, un transgender rappresenta le istituzioni e un senatore a vita utilizzava un uomo della scorta per procurarsi dosi di cocaina ( a uso terapeutico… glielo aveva prescritto il medico della ASL di sicuro) non c’è limite di “velocità ” neanche alla mancanza di bon ton. Continua »
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