Agosto 29th, 2008 Riccardo Fucile
SFRUTTAVA I LAVORATORI… CHIUSO IL BAR DELLA REGIONE ROSSA…. TUTTI IRREGOLARI I DIPENDENTI DEL BAR INTERNO ALLA REGIONE UMBRIA…
IMBARAZZO A SINISTRA PER I MANCATI CONTROLLI
La presidente della Regione Umbria, tradizionale roccaforte della Sinistra, era
abituata a farsi servire il cappuccino con dolcetto, i consiglieri di Rifondazione a gustarsi il caffettino rilassante, quelli di opposizione a consolarsi con un aperitivo: ora devono fare di necessità virtù e rinunciare alla sosta al “Broletto”. Il bar che si trova all’interno del Palazzo che ospita gli uffici della Regione Umbria è, infatti, stato chiuso.
Non per uno sciopero improvviso degli addetti, non per una scelta volontaria da parte della Giunta, non per un improvviso guasto alle macchine: per disposizione dell’autorità giudiziaria. Eh sì, caso unico al mondo, all’interno del Palazzo della Regione, massima autorità politica locale, prosperava il lavoro nero.
Proprio quell’Ente che programma le politiche del lavoro, crea corsi di formazione per giovani lavoratori, che coordina i centri per l’impiego, si trova a dover ammettere che tutti i dipendenti del bar che rifocillava politici e funzionari regionali erano irregolari e lavoravano in nero, da mesi e mesi. Continua »
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Agosto 29th, 2008 Riccardo Fucile
GLI ESUBERI DIVENTANO 7.000 ( E GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI LI PAGHERANNO GLI ITALIANI), LA PARTE BUONA CEDUTA AI MAGGIORI CAPITALISTI ITALIANI CHE SE LA RIVENDERANNO TRA UN ANNO, GUADAGNANDOCI, AI PICCOLI AZIONISTI RIMARRA’ UN PEZZO DI CARTA STRACCIA, L’UNIONE EUROPEA CI SANZIONERA’ PER AIUTO DI STATO, E L’ANTITRUST PER POSIZIONE DOMINANTE SUL TRATTO MILANO ROMA… SI E’ PERSO SOLO TEMPO E DENARO… UN PRIVATO SAREBBE FALLITO DA ANNI
Noi, la storia dell’orgoglio nazionale di avere una compagnia di bandiera, la barzelletta che non potevamo cedere ad Air France la nostra storica Alitalia per una questione di dignità e di affezione al tricolore, che non potevamo “svendere” la nostra tradizione, non ce la siamo mai bevuta.
Anche perchè tra chi perorava la causa mercantile (ovvio) di non accettare l’offerta francese che avrebbe penalizzato la Malpensa, c’erano quegli esponenti politici che del tricolore e delle tradizioni italiane non perdono occasione per dimostrare il proprio disprezzo.
Per noi il carrozzone Alitalia aveva succhiato fin troppi miliardi allo Stato: ultimamente perdeva 1 milione di euro al giorno, ma per anni gli stipendi dei manager erano milionari e quelli dei dipendenti il doppio di un normale impiegato privato. Una vergogna tutta italica di assunzioni clientelari, di raccomandati, di liquidazioni miliardarie, di rivendicazioni sindacali continue. Continua »
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