Agosto 5th, 2008 Riccardo Fucile
39 DEPUTATI E 16 SENATORI SONO MINISTRI E SOTTOSEGRETARI MA NON LASCIANO IL POSTO DA PARLAMENTARE…. IL CENTRODESTRA ALLA CAMERA HA 60 DEPUTATI DI MARGINE, MA E’ ANDATO SOTTO GIA’ TRE VOLTE… AVEVANO PROMESSO A BERLUSCONI CHE SI SAREBBERO DIMESSI…ORA FAN FINTA DI NON RICORDARSELO… SAPETE QUAL’E’ IL VERO MOTIVO? LA PAURA DI FINIRE IN GALERA
Ritorniamo nuovamente su un argomento che abbiamo affrontato diverse volte negli ultimi due mesi, cercando di essere esaustivi. Anche perchè il quotidiano “Libero” ha lanciato una campagna per le dimissioni da parlamentari dei 39 deputati e 16 senatori ( più 5 rappresentanti di Enti Locali) che sono stati nominati da Berlusconi tre mesi fa ministri o sottosegretari.
In quella occasione, Silvio era stato chiaro: o si sta al Governo o in Parlamento. Il suo errore a suo tempo fu di non far firmare contestualmente la lettera di dimissioni da parlamentare, così chi ambiva a entrare al Governo avrebbe dovuto scegliere subito.
Sulla base di una vaga promessa invece nessuno si è ancora dimesso e siamo arrivati all’assurdo che alla Camera, pur avendo il centrodestra un margine di vantaggio sulla opposizione di ben 60 deputati, quando va bene i provvedimenti passano con 30 voti di scarto, spesso con pochi voti di margine, quando va male ( ed è già successo 3 volte) si va pure a finire sotto. Gli assenti in questi casi sarebbero impegnati al Ministero in “importanti riunioni”, sarebbero “in missione” o dispersi nei meandri di Montecitorio. Fatto sta che a votare non si presentano e il Governo si vede bocciare i provvedimenti. Se si fossero dimessi, sarebbero passati i “primi dei non eletti” che, avendo sola la carica di parlamentare, sicuramente avrebbero meno impegni reali o presunti. Continua »
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Agosto 5th, 2008 Riccardo Fucile
ALLE 13 LA IERVOLINO ARRIVA ALL’OSPEDALE SAN PAOLO DI NAPOLI PER UNA DISTORSIONE ALLA CAVIGLIA… ALLE 14.20 E’ GIA’ FUORI DOPO AVER FATTO I RAGGI…. QUANDO CON UN CODICE BIANCO SI PASSA DAVANTI A TUTTI
E poi i giornali se la prendono con l’assistenza sanitaria del Sud, fanno inchieste sulla malasanità a Napoli, versano fiumi di inchiostro e di veleni sulle Asl partenopee, sui pronto soccorso che cacciano i pazienti o li sistemano su una barella di fortuna in prospicienza dei bagni, sulle lunghe liste di attesa per una semplice radiografia. Tutte balle, lo volete capire o no?
La dimostrazione di quante inesattezze si scrivono sugli ospedali partenopei ce l’ha data il sindaco in persona, la Rosa Russo Iervolino, giovedì scorso. Che era successo? La Rosa rimane vittima di una distorsione alla caviglia, provocato da un precedente incidente domestico: la caviglia comincia a far male e lei viene accompagnata all’ospedale San Paolo, arriva alle ore 13, il pronto soccorso è pieno di gente.
Il suo malessere dovrebbe essere catalogato come codice bianco, vale a dire non preoccupante sotto il profilo medico-sanitario. Avrebbe dovuto essere in pratica visitata per ultima, visto che prima c’erano casi ben più seri da esaminare. Ma basta essere sindaco e scavalcare la fila degli ordinari pazienti: questa è la democrazia ( poco cristiana …) che le hanno insegnato .
Basta non passare dal pronto soccorso, pieno di pezzenti che chissà che stanno a fare lì con ferite, lesioni serie e rischi d’infarto. Basta non affidarsi al regolamento di una visita intra moenia che avrebbe fatto perdere altro tempo di attesa.
Mentre un normale cittadino avrebbe dovuto compiere almeno tre passaggi prima di sperare di ottenere la prestazione per la quale uno ha già versato fior di tasse, la Rosa Russo si fionda direttamente a Radiologia, scavalcando la fila di ordinari pazienti in lista d’attesa. Fatti i raggi, stabilita la prognosi, alle 14.20 è già fuori, libera e bella ( oddio…bella si fa per dire). Continua »
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