C’E’ SEMPRE QUALCUNO PIU’ UGUALE DEGLI ALTRI
ALLE 13 LA IERVOLINO ARRIVA ALL’OSPEDALE SAN PAOLO DI NAPOLI PER UNA DISTORSIONE ALLA CAVIGLIA… ALLE 14.20 E’ GIA’ FUORI DOPO AVER FATTO I RAGGI…. QUANDO CON UN CODICE BIANCO SI PASSA DAVANTI A TUTTI
E poi i giornali se la prendono con l’assistenza sanitaria del Sud, fanno inchieste sulla malasanità a Napoli, versano fiumi di inchiostro e di veleni sulle Asl partenopee, sui pronto soccorso che cacciano i pazienti o li sistemano su una barella di fortuna in prospicienza dei bagni, sulle lunghe liste di attesa per una semplice radiografia. Tutte balle, lo volete capire o no?
La dimostrazione di quante inesattezze si scrivono sugli ospedali partenopei ce l’ha data il sindaco in persona, la Rosa Russo Iervolino, giovedì scorso. Che era successo? La Rosa rimane vittima di una distorsione alla caviglia, provocato da un precedente incidente domestico: la caviglia comincia a far male e lei viene accompagnata all’ospedale San Paolo, arriva alle ore 13, il pronto soccorso è pieno di gente.
Il suo malessere dovrebbe essere catalogato come codice bianco, vale a dire non preoccupante sotto il profilo medico-sanitario. Avrebbe dovuto essere in pratica visitata per ultima, visto che prima c’erano casi ben più seri da esaminare. Ma basta essere sindaco e scavalcare la fila degli ordinari pazienti: questa è la democrazia ( poco cristiana …) che le hanno insegnato .
Basta non passare dal pronto soccorso, pieno di pezzenti che chissà che stanno a fare lì con ferite, lesioni serie e rischi d’infarto. Basta non affidarsi al regolamento di una visita intra moenia che avrebbe fatto perdere altro tempo di attesa.
Mentre un normale cittadino avrebbe dovuto compiere almeno tre passaggi prima di sperare di ottenere la prestazione per la quale uno ha già versato fior di tasse, la Rosa Russo si fionda direttamente a Radiologia, scavalcando la fila di ordinari pazienti in lista d’attesa. Fatti i raggi, stabilita la prognosi, alle 14.20 è già fuori, libera e bella ( oddio…bella si fa per dire).
Un’ora e 20 minuti, tempo record per un reparto di un ospedale del Sud, ma risultato ambito anche al Nord…
Il tutto viene riportato con assoluta precisione dal quotidiano “Cronache di Napoli”. Ne scaturisce una polemiche feroce, per l’evidente favoritismo di cui ha potuto usufruire la Rosa Russo Iervolino, la cui condotta viene definita da taluni “ un atto di arroganza”. Il più esilarante commento a difesa della sindaco, viene invece dal suo consigliere, Ciro Monaco, che sottolinea “l’eroico comportamento del sindaco che in Comune ha resistito a lungo, nonostante il dolore”.
Ecco abbiamo un nuovo eroe, invece che sulla linea del Piave ha resistito negli uffici del Comune, voleva buttare le stampelle forse oltre le trincee nemiche, alla fine ha mostrato la caviglia per una comune e mortale radiografia… Che volete che sia se è passata davanti a tutti, se magari al Pronto Soccorso c’era gente che aspettava da ore per Codici ben più gravi, se è sgattaiolata da “raccomandata” tra le maglie della Sanità partenopea?
Almeno ha evitato quei “pezzenti” di suoi amministrati che si ostinano a fare la coda, invece che curarsi a casa, e rompere le palle nei pronti soccorso che dovrebbero invece essere riservati alle distorsioni della Casta. Parafrasando Orwell “ c’è sempre qualcuno più uguale degli altri” in Italia… La Sanità italiana ha mostrato al mondo la propria efficienza, la sindaco ha dato l’esempio di come ci si comporta nelle emergenze.
Un esempio mirabile della democrazia sociale e anti privilegi, come vengono concepiti dalla Sinistra di Casta… Eliminata la spazzatura dalle strade della città , i napoletani si stanno chiedendo dove stia la monnezza morale … E qualche risposta cominciano a darsela.
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