SOLDI PUBBLICI AL VENTO
Agosto 2nd, 2008 Riccardo FucileTERREMOTO DELL’IRPINIA DEL 1980: SBORSATI 32 MILIARDI DI EURO…. E DOPO 28 ANNI SI CONTINUA A PAGARE… I RILIEVI DELLA CORTE DEI CONTI
Il 23 novembre del 1980 la Campania e la Basilicata furono scosse da un terremoto devastante, settimo grado della Scala Richter, che causò 2.914 morti, 280.000 sfollati e coinvolse 679 Comuni. Lo Stato intervenne con un primo stanziamento, corrispondente agli attuali 3,7 miliardi di euro, con la legge 219 dell’81. Da allora una serie pazzesca di altri provvedimenti: due nell’83, uno nell’84, uno nell’86, e via così fino al 2007, tra finanziarie e decreti legge, una pioggia di soldi che ammontano a 32 miliardi di euro nell’arco di 28 anni.
In pratica 27 leggi per 28 anni, fondi equivalenti a 3 finanziarie, due punti del prodotto interno lordo, 60mila miliardi delle vecchie lire per capirci, sei volte i costi dell’Alta velocità ferroviaria Bologna-Firenze, una cifra che permetterebbe di costruire 30 aeroporti come la Malpensa.
La Corte dei Conti, nella relazione pubblicata il 25 luglio sulla “gestione dei fondi del terremoto dell’Irpinia e della Basilicata”, si chiede “perchè si è speso tanto in una ricostruzione inspiegabilmente lenta e costosissima?”.
I giudici contabili osservano che “dopo oltre 27 anni dal sisma che ha colpito alcune regioni meridionali continuano a essere finanziati, con nuovi stanziamenti, gli interventi di ricostruzione”. Continua »