L’IDV, IL PARTITO DI FAMIGLIA
Agosto 17th, 2008 Riccardo FucileL’ITALIA DEI VALORI NON E’ UN PARTITO CON REGOLE DEMOCRATICHE… LA PRESIDENZA DEL PARTITO NON VIENE ELETTA IN UN REGOLARE CONGRESSO, MA SPETTA AL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE “ITALIA DEI VALORI”… E QUESTA E’ COMPOSTA DA DI PIETRO, SUA MOGLIE E DALLA FIDATA E DISCUSSA SILVANA MURA… CHE INCASSANO IL CONTRIBUTO STATALE
“Di Pietro? Prima di fare il paladino della società civile dovrebbe spiegare agli italiani i maneggi che si nascondono dentro il suo partito”, parole e musica di Elio Veltri, ex sindaco di Pavia e uno dei fondatori dell’Italia dei Valori, a lungo braccio destro di Tonino nella fase iniziale del nuovo movimento. Se ne allontanò per divergenze insanabili proprio per il modo in cui veniva gestito da parte dell’ex Pm, per la scelta delle persone, per gli incarichi dati a personaggi che di “morale” ne avevano ben poca. Lo lasciò quando era vicepresidente, nel 2001. Oggi definisce l’Italia dei Valori “ la più grande anomalia” dei partiti italiani.
Tutto nasce dall’associazione “Italia dei Valori” che all’art 2 dello Statuto recita “ l’Associazione, composta da Di Pietro, dalla moglie Susanna Mazzoleni e dalla tesoriera Silvana Mura, promuove la realizzazione di un partito nazionale” ….passiamo all’art. 10 “ la presidenza nazionale del partito spetta al presidente della associazione”. Stesso discorso vale per la tesoreria.
Dice Veltri: “ Facciamo un’ipotesi di scuola. Se Di Pietro convocasse un Congresso e venisse sfiduciato dal 98% del partito, lui resterebbe in carica. Per andarsene dovrebbe essere sfiduciato dall’associazione, ovvero dalla moglie e dalla fidata tesoriera. Questa è una anomalia enorme, di fronte alla quale tutte le grandi questioni della legalità , della giustizia, delle regole che lui solleva sono carta straccia. Se vuoi fare certe battaglie di moralizzazione non puoi affittare al partito due immobili comprati dall’associazione. E poi che i soldi del finanziamento pubblico del partito finiscano a loro tre…”. Continua »