Settembre 25th, 2008 Riccardo Fucile
PRESENTATA DA MATTEO ROSSO (FI) IN REGIONE LIGURIA UNA PROPOSTA CHE PREVEDE L’ASSISTENZA VETERINARIA GRATUITA A CANI E GATTI PER GLI OVER 65 INDIGENTI… UNA INIZIATIVA SOCIALE CHE CONDIVIDIAMO
Talvolta l’ingiustizia sociale può anche essere rappresentata dalle spese veterinarie. Chi ha soldi può permettersi di curare i propri animali, chi non ne ha deve scegliere tra la pastasciutta quotidiana e il vaccino o le cure per Fido. Tra costoro ci sono gli anziani che tirano avanti con la pensione minima e magari in solitudine.
La soluzione? La “mutua” per gli animali di affezione che consentirebbe alle persone anziane di non privarsi dell’affetto di un cane e di un gatto o di altro animale domestico.
La strada è stata tracciata dalla proposta di legge “Promozione dei servizi e delle prestazioni veterinarie gratuite per la cura degli animali da affezione per persone rientranti in fasce protette”, presentata tre giorni fa dal consigliere regionale di Forza Italia, Matteo Rosso.
Gli anziani soli con un reddito modesto spesso, alle molte rinunce quotidiane, devono aggiungere quella, dolorosa, dell’animale di affezione perchè non hanno mezzi sufficienti per assicurargli le necessarie cure veterinarie, a partire dai vaccini. Continua »
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Settembre 25th, 2008 Riccardo Fucile
MARONI VOLEVA CONSEGNARE LE 30 MOTOVEDETTE PROMESSE A GHEDDAFI SBARCANDO COME UNA STAR, TRA TV E LUSTRINI… LA LIBIA GLI RICORDA CHE NON SIAMO IN ITALIA DOVE BASTANO LE PROMESSE MEDIATICHE SULLA PILLOLA-SICUREZZA DEL GIORNO DOPO… GHEDDAFI LO FERMA SUL BAGNASCIUGA
Trenta motovedette costruite nei cantieri sarzanesi di Intermarine sono da ieri
ufficialmente ferme alla Spezia. L’imbarco previsto al Terminal del Golfo con destinazione Tripoli, programmato per il 4 ottobre, è stato ufficialmente sospeso. E si sta ormai sfiorando l’incidente diplomatico.
Finiti i “baci e abbracci” nel deserto tra Silvio e Muammar del 30 agosto, in occasione della “resa incondizionata” dell’Italia alla Libia, dove, per avere qualche barilotto di petrolio in più e una vaga promessa di un maggiore pattugliamento delle coste, ci siamo venduti i 20mila italiani cacciati anni fa dalla Libia con relativo sequestro dei beni, ci siamo impegnati a “rimborsare”, per presunti danni coloniali, 5 miliardi di euro nei prossimi anni, a costruire un’autostrada, a concedere benefit vari e a regalare 30 motovedette al governo libico, siamo alla resa dei conti.
In base agli indirizzi della sua coerente politica sulla sicurezza, il ministro dell’Interno Maroni ecco cosa riesce ad inanellare in pochi giorni.
Il 14 settembre, da Venezia dice che “la Libia non rispetta gli accordi sull’immigrazione” continuando a lasciar partire clandestini a centinaia che giungono a Lampedusa e annuncia, novello capitano di fregata, che ” la prossima settimana andrò in Libia perchè l’accordo sul controllo delle coste venga onorato”. Continua »
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Settembre 24th, 2008 Riccardo Fucile
I SINDACATI HANNO FIRMATO L’INTESA… MOLTI ESPONENTI DI CENTRODESTRA HANNO PRESO QUESTO CASO COME ESEMPIO PER CONTRAPPORLO ALLA “CHIUSURA” SINDACALE SU ALITALIA… IN REALTA’ LE COSE SONO BEN DIVERSE
“Telecom manda a casa cinquemila dipendenti, ma nessun sindacato protesta” – questa la ricorrente frase di qualche sprovveduto esponente del Centrodestra che in questi giorni di “giustizialismo” diffuso, pare ambisca a vedere tutti licenziati e senza garanzie sindacali.
Una malattia che si sta diffondendo pericolosamente e che pone, ad esempio mirabile, gli operatori finanziari dipendenti della Lehman Brothers che, licenziati a causa del fallimento dell’azienda, si allontanavano dagli uffici con la scatola degli effetti personali.
Questi neodisoccupati dovrebbero costituire l’esempio di chi viene cacciato fuori dalla catena produttiva ultraliberista e se ne vanno “dignitosamente”, mentre in Italia tutti vogliono aiuti di Stato. Ben ha fatto, sempre secondo costoro, la Telecom a licenziare 5.000 dipendenti e strano che lì i sindacati abbiano abbozzato, mentre per Alitalia hanno fatto tutto questo casino.
In questa apoteosi al licenziamento in tronco, si inserisce anche il “non rinnovo del contratto annuale” a 87mila insegnanti della scuola, altro provvedimento da “campane a distesa” per i neoultraliberisti nostrani, in cerca forse di rivincite “di classe”.
A costoro vorremmo ricordare che uno stipendio o un salario corrispondono sempre a un essere umano ( cosa che evidentemente trovano difficoltà a rammentare), a una famiglia che deve pagare un affitto, a un bimbo da crescere, a uomini over50enni che difficilmente troveranno una ricollocazione nel mondo del lavoro, a famiglie che si trovano improvvisamente a monoreddito con un mutuo da pagare, a prezzi dei generi di prima necessità in costante aumento, senza interventi governativi per contenerli. Continua »
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Settembre 24th, 2008 Riccardo Fucile
ENTRA NEL TOP TEN DEI SITI ITALIANI IL PORTALE LIGURE DELLA DESTRA
Pubblichiamo qua di seguito l’articolo apparso su “il Giornale”
dedicato al nostro primo anno di vita, il cui titolo è indicato sopra.
Gli è bastato un anno per entrare nella top ten dei portali tematici di area centrodestra.
“Destradipopolo” festeggia così il suo primo anniversario. Il portale ligure gestito e diretto da Riccardo Fucile sta battendo ogni record con 240.000 contatti, centinaia di visite giornaliere e lettori anche da diverse parti del mondo come Vietnam, Cina, Corea, Iran. Il sito raccoglie diversi spunti di riflessione politica e si distingue per il suo carattere aggressivo anche nei confronti di esponenti politici vicini all’area che vorrebbe rappresentare.
“Chi ci segue da tempo sa che con noi trova una “linea politica” coerente – racconta Fucile – Noi facciamo politica avendo “idee” e non per convenienza. Se al centrodestra attuale, che spesso pungoliamo, si dovesse imputare una colpa, infatti, è quella di “non avere un retroterra politico e culturale”. Troppo spesso si muove “a vista”, senza una linea politica definita.
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Settembre 24th, 2008 Riccardo Fucile
DOPO LA PASTA RINCARA ANCHE IL SUGO… LA STAGIONE 2008 E’ STATA OTTIMA, MA LA UE HA RIDOTTO I CONTRIBUTI AI PRODUTTORI DA 35 A 24 EURO A TONN… E ALLA FINE PAGA SEMPRE IL CONSUMATORE … PER RICONOSCERE L’ANNATA SULLE CONFEZIONI CI VUOLE UNO SCIENZIATO
Dopo rigatoni e penne, nei prossimi giorni aumenterà anche il sugo, o meglio il suo ingrediente principale, la pummarola nelle varie forme: barattoli, tubetti, pelati, concentrati o passati non ha importanza. Già rincarati negli hard discount intorno al 30%, a giorni tocca alle grandi catene distributive. E sorgono i primi dubbi.
La stagione 2008 è stata definita dai produttori strepitosa, ricco il raccolto e ottima la qualità , i dati parlano di 46 milioni di quintali prodotti. Ma allora perchè i prezzi non diminuiscono? – si chiede il comune cittadino. Vera o falsa che sia ecco la duplice motivazione.
Intanto nel 2006 l’annata fu pessima e le scorte sono finite prima del previsto. In secondo luogo, l’Unione Europea ha ridotto i contributi ai produttori e si è passati da 35 a 24 euro la tonnellata e allora forse qualcuno ha pensato a come rifarsi della perdita.
Il rincaro all’origine risulta pari al 60%, secondo i dati della Confederazione Italiana agricoltura. Quindi per la classica confezione da tre barattoli di pummarola delle grandi marche si prevede un passaggio del prezzo da 1,80 euro a 2,10 euro. Continua »
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Settembre 23rd, 2008 Riccardo Fucile
PROGETTO DI LEGGE IN REGIONE… ASILI NIDO, CASE, SCUOLABUS, SERVIZI SOCIALI: PRECEDENZA AI VENETI DOC… GLI ALTRI ITALIANI E GLI IMMIGRATI LAVORINO PER LORO E ZITTI… FAREMMO UNA CONTROPROPOSTA: FUORI DAL VENETO TUTTI GLI OPERAI NON VENETI… POI VEDIAMO CHI MANDA AVANTI LE FABBRICHE
Dalla città in cui scrivo, più esattamente dal porto di Genova, a cavallo del secolo
scorso furono numerosi i transatlantici che ospitarono i viaggi della speranza di tanti nostri immigrati verso l’America. Tanti uomini e donne in cerca di fortuna, di un lavoro, di un’occupazione che permettesse ai loro figli un avvenire meno difficile.
Quel lavoro che in Italia era difficile trovare e che indusse tanti italiani a raggiungere parenti e amici che avevano già fatto il gran passo. In quella moltitudine di “braccia da lavoro” spiccava la colonia veneta, fatta di gente abituata al sacrificio, scavata dalle fatiche della terra.
Furono in tanti ad affermarsi negli Stati Uniti, iniziando una scalata sociale che ha permesso loro di raggiungere ottimi livelli nella società a stelle e strisce. E i loro ultimi eredi sono ancora legati alla terra di origine, consci dei sacrifici fatti dai loro predecessori.
Proprio perchè terra di emigrati e di lavoratori, legati alla propria terra di origine, consci dei sacrifici che affrontano coloro che sono costretti al cambiamento per necessità , fa repulsione un progetto di legge presentato in questi giorni dal gruppo della Lega Nord che ora arriva a stendere il filo spinato anche agli altri Italiani, sia che siano lombardi, liguri o piemontesi. Continua »
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Settembre 23rd, 2008 Riccardo Fucile
CI SI E’ INCAPONITI SULLA CORDATA ITALIANA CHE HA FORMULATO UN’OFFERTA PEGGIORE DI AIR FRANCE ( CHE SI ASSUMEVA I DEBITI E LIMITAVA GLI ESUBERI) … UNA VENDITA SI BLOCCA SE SI HA UNA SOLUZIONE MIGLIORE, NON PER FARE UNA BRUTTA FIGURA… MEGLIO IL FALLIMENTO
Ci sono problemi che, riguardando decine di migliaia di persone ( nel caso Alitalia 20mila dipendenti e almeno altri 30mila posti nell’indotto), non dovrebbero mai essere oggetto di una campagna elettorale tra destra e sinistra. Troppo facile creare facili illusioni o liquidare la pratica con una delle tante promesse elettorali.
La tendenza ad “allargarsi” troppo nelle spese e nelle garanzie future, tipica dei partiti durante le elezioni, mal si concilia con il realismo economico. Valutando oggettivamente i fatti, senza paraocchi o pregiudizi, avevamo avvertito e denunciato fin dalla primavera che il centrodestra, sul tema Alitalia, sarebbe andato incontro a una grossa cantonata.
E oggi che il commissario straordinario Fantozzi, smarcandosi dagli imput del Governo, apre una regolare asta internazionale, come sarebbe stato auspicabile fin da subito, indipendentemente da come andrà a finire, ne siamo sempre più convinti. Continua »
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Settembre 22nd, 2008 Riccardo Fucile
300MILA I MATRIMONI MISTI IN ITALIA, 590MILA LE CONVIVENZE… TRE COPPIE MISTE SU QUATTRO FINISCONO PER DIVORZIARE… DISTANZE CULTURALI, STILI DI VITA, PRATICHE RELIGIOSE E IGNORANZA LE CAUSE… IL PROBLEMA DEI FIGLI
Invece che misurare il livello di integrazione di una società , sono diventati il sintomo di
un grande malessere. Parliamo dei matrimoni misti tra italiane/i e stranieri/e che nell’ultimo decennio si sono triplicati in Italia, raggiungendo quota 300mila.
Se poi consideriamo le convivenze, si raggiunge quota 590mila. Ebbene per 3 coppie su 4, il matrimonio si conclude con il divorzio.
La speranza di riuscire a conciliare le diversità si scontra con i più banali ostacoli quotidiani, ma anche con le più profonde differenze negli stili di vita e nella visione della famiglia.
I numeri di questo fallimento sono stati diffusi dall’Ami, l’Associazione matrimonialisti italiani e raccontano di un modello in piena crisi.
Unioni che dovrebbero essere lo specchio del multiculturalismo, dell’immigrazione, scambio di vite, storie e tradizioni si trasforma nella incomunicabilità , con abitudini troppo diverse, con la religione che condiziona spesso lo stile di vita, con l’ostacolo della lingua.
Partiamo dall’unione tra una donna italiana e uno straniero che rappresenta il 22% dei matrimoni misti. Le donne italiane sempre più frequentemente scelgono africani, nel 24% dei casi marocchini e nel 15% tunisini: spesso però trovano dall’altra parte uomini gelosi, abitudini religiose che l’uomo vuole imporre, richieste di adottare costumi e regole troppo restrittive. Continua »
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Settembre 22nd, 2008 Riccardo Fucile
IN LIBRERIA “RAZZA PADANA”, DOVE SI RACCONTA IL LUNGO VIAGGIO DELLA LEGA, TRA CRONACA E STORIA, DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRI, TRA MITI, LINGUAGGI, FEDE E AFFARI… URLA ROMA LADRONA MA AMBISCE ALLE SUE POLTRONE… LA STORIA, IL FASCINO E LE CONTRADDIZIONI DEL PARTITO PIU’ VECCHIO D’ITALIA
La storia arriva sempre quando meno te lo aspetti. E’ il 1961 e un giovanotto lombardo che ricorda vagamente Nicola Di Bari, si presenta a Castrocaro, quello che allora era il festival degli sconosciuti. Il suo nome d’arte è Donato, non avrà molta fortuna, ma qualche decennio dopo entrerà a Palazzo Madama come Umberto Bossi.
E’ uno dei tanti aspetti raccontati nel libro “Razza Padana” ( Rizzoli, 11,50 euro) di Adalberto Signore e Alessandro Trocino, appena uscito nelle librerie. Gli autori, in questo saggio, raccontano la strana avventura leghista, scartabellando nella cronaca e nella storia, raccogliendo storie di raid notturni in autostrada con Bossi e Maroni che scrivono sui cavalcavia “Padania libera”. Ci sono le origini della Lega, un Bossi sessantottino che manifesta col pugno chiuso contro Pinochet. Ci sono le appropriazioni dei miti celtici, il linguaggio, la fede, l’arroganza di un leader che non ama il dissenso interno, i puri e gli intrallazzatori patentati, le idee e gli affari.
Interessante il giudizio espresso a suo tempo da Miglio che nutriva legittimi dubbi sulla cultura del capo: ” Non sono mai riuscito a capire quali letture abbia fatto il segretario: nella sua biografia sostiene di aver divorato 500 libri sul federalismo in pochi mesi e di aver letto Pareto, Weber, Adorno, Marcuse, Cattaneo, Gioberti, Hamilton. Ma nelle moltissime conversazioni che ho avuto con lui non ho mai trovato neanche la più modesta traccia di quei contatti intellettuali, fatta eccezione forse per qualche mal digerito ricordo di Marcuse. Mi ha inflitto sproloqui senza fine, in cui Hegel e Marx andavano e venivano come in un romanzo a fumetti”. Continua »
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