Settembre 24th, 2008 Riccardo Fucile
I SINDACATI HANNO FIRMATO L’INTESA… MOLTI ESPONENTI DI CENTRODESTRA HANNO PRESO QUESTO CASO COME ESEMPIO PER CONTRAPPORLO ALLA “CHIUSURA” SINDACALE SU ALITALIA… IN REALTA’ LE COSE SONO BEN DIVERSE
“Telecom manda a casa cinquemila dipendenti, ma nessun sindacato protesta” – questa la ricorrente frase di qualche sprovveduto esponente del Centrodestra che in questi giorni di “giustizialismo” diffuso, pare ambisca a vedere tutti licenziati e senza garanzie sindacali.
Una malattia che si sta diffondendo pericolosamente e che pone, ad esempio mirabile, gli operatori finanziari dipendenti della Lehman Brothers che, licenziati a causa del fallimento dell’azienda, si allontanavano dagli uffici con la scatola degli effetti personali.
Questi neodisoccupati dovrebbero costituire l’esempio di chi viene cacciato fuori dalla catena produttiva ultraliberista e se ne vanno “dignitosamente”, mentre in Italia tutti vogliono aiuti di Stato. Ben ha fatto, sempre secondo costoro, la Telecom a licenziare 5.000 dipendenti e strano che lì i sindacati abbiano abbozzato, mentre per Alitalia hanno fatto tutto questo casino.
In questa apoteosi al licenziamento in tronco, si inserisce anche il “non rinnovo del contratto annuale” a 87mila insegnanti della scuola, altro provvedimento da “campane a distesa” per i neoultraliberisti nostrani, in cerca forse di rivincite “di classe”.
A costoro vorremmo ricordare che uno stipendio o un salario corrispondono sempre a un essere umano ( cosa che evidentemente trovano difficoltà a rammentare), a una famiglia che deve pagare un affitto, a un bimbo da crescere, a uomini over50enni che difficilmente troveranno una ricollocazione nel mondo del lavoro, a famiglie che si trovano improvvisamente a monoreddito con un mutuo da pagare, a prezzi dei generi di prima necessità in costante aumento, senza interventi governativi per contenerli. Continua »
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Settembre 24th, 2008 Riccardo Fucile
ENTRA NEL TOP TEN DEI SITI ITALIANI IL PORTALE LIGURE DELLA DESTRA
Pubblichiamo qua di seguito l’articolo apparso su “il Giornale” dedicato al nostro primo anno di vita, il cui titolo è indicato sopra.
Gli è bastato un anno per entrare nella top ten dei portali tematici di area centrodestra.
“Destradipopolo” festeggia così il suo primo anniversario. Il portale ligure gestito e diretto da Riccardo Fucile sta battendo ogni record con 240.000 contatti, centinaia di visite giornaliere e lettori anche da diverse parti del mondo come Vietnam, Cina, Corea, Iran. Il sito raccoglie diversi spunti di riflessione politica e si distingue per il suo carattere aggressivo anche nei confronti di esponenti politici vicini all’area che vorrebbe rappresentare.
“Chi ci segue da tempo sa che con noi trova una “linea politica” coerente – racconta Fucile – Noi facciamo politica avendo “idee” e non per convenienza. Se al centrodestra attuale, che spesso pungoliamo, si dovesse imputare una colpa, infatti, è quella di “non avere un retroterra politico e culturale”. Troppo spesso si muove “a vista”, senza una linea politica definita.
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Settembre 24th, 2008 Riccardo Fucile
DOPO LA PASTA RINCARA ANCHE IL SUGO… LA STAGIONE 2008 E’ STATA OTTIMA, MA LA UE HA RIDOTTO I CONTRIBUTI AI PRODUTTORI DA 35 A 24 EURO A TONN… E ALLA FINE PAGA SEMPRE IL CONSUMATORE … PER RICONOSCERE L’ANNATA SULLE CONFEZIONI CI VUOLE UNO SCIENZIATO
Dopo rigatoni e penne, nei prossimi giorni aumenterà anche il sugo, o meglio il suo ingrediente principale, la pummarola nelle varie forme: barattoli, tubetti, pelati, concentrati o passati non ha importanza. Già rincarati negli hard discount intorno al 30%, a giorni tocca alle grandi catene distributive. E sorgono i primi dubbi.
La stagione 2008 è stata definita dai produttori strepitosa, ricco il raccolto e ottima la qualità , i dati parlano di 46 milioni di quintali prodotti. Ma allora perchè i prezzi non diminuiscono? – si chiede il comune cittadino. Vera o falsa che sia ecco la duplice motivazione.
Intanto nel 2006 l’annata fu pessima e le scorte sono finite prima del previsto. In secondo luogo, l’Unione Europea ha ridotto i contributi ai produttori e si è passati da 35 a 24 euro la tonnellata e allora forse qualcuno ha pensato a come rifarsi della perdita.
Il rincaro all’origine risulta pari al 60%, secondo i dati della Confederazione Italiana agricoltura. Quindi per la classica confezione da tre barattoli di pummarola delle grandi marche si prevede un passaggio del prezzo da 1,80 euro a 2,10 euro. Continua »
argomento: carovita, denuncia, economia, governo | Commenta »