Novembre 23rd, 2008 Riccardo Fucile
PREVISTA UNA MULTA SALATA E LA MENZIONE SULLA FEDINA PENALE… IN CASO DI DONNA VITTIMA DI PROTETTORI SCATTA L’ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE… I CLIENTI POTREBBERO FINIRE SU UNA LISTA DELLA VERGOGNA RESA PUBBLICA
I clienti delle prostitute costrette a vendere il proprio corpo potranno venir perseguiti penalmente, rischiando in casi estremi anche l’accusa di stupro.
La campagna di moralizzazione è stata lanciata pochi giorni fa dal ministro laburista per gli Interni, Jacqui Smith, nel tentativo di sferrare un attacco profondo al commercio sessuale a cui sempre più donne, anche minorenni, vengono costrette in Gran Bretagna.
L’operazione, denominata “Name and shame”, si propone di coprire di vergogna gli abituali utenti del giro della prostituzione, nella speranza di minare le radici del fenomeno.
Se la domanda di sesso diminuisce, si spera insomma cali anche l’offerta sulle strade. La riforma introdotta nella legge d’Inghilterra e Galles andrà quindi ad allinearsi con la normativa già vigente in Scozia, dove chiunque tenti di abbordare una prostituta rischia una multa fino a 1.200 sterline.
La filosofia è quella che “vendere o comprare sesso” direttamente dal “produttore”, ancora non è reato, ma farlo con qualcuno che viene sfruttato sì. Continua »
argomento: Esteri, Politica, polizia, Sicurezza, violenza sulle donne | 1 Commento »
Novembre 23rd, 2008 Riccardo Fucile
DUE ANNI FA GLI IMPRENDITORI DEL NORD EST SCESERO IN PIAZZA CONTRO PRODI…ORA C’E’ CRISI: LA CASSA INTEGRAZIONE E’AUMENTATA DEL 29%… SI CHIEDE UNA REVISIONE DEGLI STUDI DI SETTORE E UNA RIDUZIONE DELLE TASSE… LA LEGA AL GOVERNO IN FORTE IMBARAZZO
La contraddizione è evidente: nell’autunno di due anni fa gli imprenditori e gli artigiani del Nord est scesero in piazza per protestare contro il governo Prodi e le tasse di Visco. In quei cortei c’erano tanti politici del centrodestra, alcuni dei quali oggi sono al Governo.
Se non fosse per dare loro un’ultima chance, la base avrebbe già deciso una manifestazione antigovernativa, esasperata dall’aggravarsi della situazione economica internazionale, ma anche dall’immobilismo del governo amico. Il famoso Nord est produttivo che ha superato gli anni della svalutazione e della delocalizzazione, ormai pensava che i peggiori difetti della globalizzazione fossero passati.
Invece il crollo del sistema finanziario mondiale taglia le gambe anche al “modello veneto”, già provato dall’impennata del costo delle materie prime e del cambio sfavorevole del dollaro.
Un insieme di tante piccole e medie imprese che messe insieme formano la locomotiva produttiva italiana.
La disoccupazione è un incubo che si allarga: nella sola provincia di Treviso, dove c’e’ una partita Iva ogni 8 abitanti, da gennaio ad agosto le assunzioni a tempo indeterminato sono calate del 30%, mentre parallelamente è cresciuta la cassa integrazione ( + 29,3% quella ordinaria, + 22% quella straordinaria).
Boccheggiano i distretti manifatturieri, dalle scarpe al tessile, dalla meccanica al legno, dagli occhiali all’oreficeria… Continua »
argomento: economia, federalismo, Lavoro, LegaNord, Politica | Commenta »