Novembre 11th, 2008 Riccardo Fucile
AL MINISTERO DEL TESORO NON HANNO FONDI PER ACCONTENTARE NESSUNO… MA PER I CONTRIBUTI AI PARTITI NIENTE TAGLI… SCUCITI TRA AGOSTO E OGGI LA BELLEZZA DI 135 MILIONI DI EURO
I partiti sono ormai le uniche attività che non conoscono crisi economiche. Rendono, anche quelli piccoli, persino quelli che prendono pochi voti e che scompaiono dopo una tornata elettorale.
E’ stato appena scucito il saldo 24 milioni di euro, dopo che il grosso della torta dei rimborsi elettorali, pari al 75%, i partiti se li erano già spartito ad agosto: 112 milioni di euro.
Un totale di 135 milioni di euro solo per il 2008.
Dentro questa cifra c’e’ di tutto: il reintegro delle spese per le ultime elezioni di aprile, le rate del finanziamento per le Provinciali di Trento e Bolzano del 2003, quelle per le Europee 2004 e le Regionali 2005, oltre al rimborso per le Politiche del 2006. Che i partiti continuano a prendere nonostante si sia rivotato quest’anno. E lo faranno fino al 2010. Perchè?
In ragione di una leggina, votata da tutti all’inizio del 2006 e che mette le tesorerie al riparo da un eventuale scioglimento anticipato della Legislatura.
Il risultato è che partiti finiti nel limbo extraparlamentare dopo il voto di aprile continueranno a spartirsi una torta di 75,3 milioni di euro l’anno.
Facciamo qualche esempio. A Verdi e Comunisti Italiani continueranno ad andare 1,2 milioni di euro. All’Udeur di Mastella toccano 280 mila euro. Luigi Pallaro, il senatore argentino con la sua lista “Associazioni Italiane in Sudamerica”, che non è stato rieletto ad aprile, continuerà a ricevere 58mila euro l’anno fino al 2010. Continua »
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Novembre 11th, 2008 Riccardo Fucile
A RISCHIO ORMAI 240 MILIONI DI CONTRIBUTI EUROPEI PER L’ALTA VELOCITA’ TORINO-LIONE… L’OPPOSIZIONE DELLE COMUNITA’ LOCALI HA GIA’ FATTO PERDERE UN ANNO E AUMENTATO I COSTI DA 4.385 MILIONI A 9.241… MANCA ANCORA IL PROGETTO DEFINITIVO E IL SI’ DEI SINDACI DELLA VALSUSA… DIFFICILE MANTENERE IL TERMINE DEL 2013 PER L’INIZIO DEI LAVORI
L’Italia rischia di perdere 240 milioni di contributi dell’Unione Europea per la realizzazione della Torino-Lione.
Lo afferma la Corte dei Conti, nella sua indagine sullo stato di realizzazione del corridoio V Lione-Kiev, sottolineando che le modifiche del tracciato necessarie per superare l’opposizione delle comunità locali hanno portato il costo stimato per la realizzazione del tunnel internazionale da 4.385 milioni di euro a 9.241 milioni, tenendo anche conto dell’adeguamento dell’inflazione. L’indagine dei giudici contabili si basa su documenti ufficiali forniti dalla direzione generale per la programmazione del ministero delle Infrastrutture e da Rete Ferroviaria Italiana.
Nella relazione si dà quasi per certo il via libera di Bruxelles alla richiesta italiana e francese di ottenere un finanziamento complessivo di 671,8 milioni di euro, ma si sottolineano i ritardi accumulati che potrebbero pregiudicare il futuro dell’opera.
Vi sono forti preoccupazioni del Ministero stesso che prospetta “elementi di problematicità in ordine all’effettiva possibilità che l’importo del cofinanziamento venga confermato per l’intero periodo di programmazione”. Continua »
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Novembre 11th, 2008 Riccardo Fucile
I SUOI AVVOCATI HANNO PRIMA DIFFIDATO RADIO RDS A NON MANDARE PIU’ IN ONDA L’IMITAZIONE CHE LO METTE ALLA BERLINA E ORA CHIEDE DUE MILIONI DI EURO DI DANNI… MA COME, AD ANNO ZERO SI SATIREGGIA E POI FA IL CENSORE SE SI SCHERZA SU DI LUI?
Il clone di Michele Santoro si chiama Joe Violanti, voce nota di Radio Dimensione Suono. Di tanto in tanto, nel corso del “Morning show”, striscia mattutina che lo vede protagonista, in compagnia di Max Pagani e Rossella Brescia, si diverte ad andare in onda, imitando il giornalista campano.
In pratica spacciandosi per lui, modulando l’inflessione di voce in modo perfetto, prende di mira il politico ospite di turno degli studi radiofonici. Invitandolo per scherzo anche alla sua trasmissione del giovedì sera.
Ministri, deputati o senatori non importa, il malcapitato di turno quasi sempre ci casca. E poi se la ride. Anche perchè quando la conversazione volge al termine, lo speaker “impostore” svela il trucco, presentandosi col suo vero nome.
A parte qualche eccezione (come Brunetta che non avrebbe gradito e quindi non ha rilasciato la liberatoria), con la maggior parte dei parlamentari è filato tutto liscio. Tutti si fanno due risate e accettano di essere stati “giocati”. Continua »
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