Novembre 14th, 2008 Riccardo Fucile
SIAMO RIUSCITI A FARCI CONTESTARE PURE DAI CIECHI CHE HANNO OCCUPATO LA CAMERA PER PROTESTARE CONTRO I TAGLI AL LORO SETTORE… MA AL GOVERNO QUALCUNO VEDE L’ORIZZONTE O SI NAVIGA A VISTA? … LI VOGLIAMO TROVARE I SOLDI PER GLI AIUTI ALLE FAMIGLIE?
C’è chi dice che è meglio aspettare l’esito della riunione del G20, chi fa ipotesi, chi proposte, chi tace e chi acconsente, tanto non costa nulla. Il premier dice che “qualcosa si farà “, ma emerge la sensazione che non si sappia in che direzione muoversi.
Le ormai conclamate misure di aiuto a imprese e famiglie sono sempre rinviate al giorno dopo e se quanto emerge dalle indiscrezioni è vero, non saranno certo idonee a fronteggiare adeguatamente le speranze dei cittadini.
Siamo arrivati al punto di tagliare persino i fondi ai “non vedenti”, con il bel risultato di vedere Montecitorio occupata dai rappresentanti dell’Unione Italiana Ciechi che protestavano e che sono stati ricevuti poi da Fini il quale ha dovuto riconoscere che “hanno molte buone ragioni”.
Si sta dando una brutta immagine per non aver compreso che l’emergenza economica era la prima “questione” da affrontare con misure concrete appena installati al Governo.
Il Centrodestra invece ha perso tempo a inseguire gli interessi ora di uno, ora dell’altro, gingillandosi tra lodo Alfano e federalismo fiscale, riforma di scuola e Università , sicurezza e Alitalia, spesso pure in modo inadeguato, ma sicuramente con una scala di priorità diversa da quella che avrebbe voluto il proprio elettorato. Continua »
argomento: carovita, denuncia, economia, finanziaria, governo, povertà | Commenta »
Novembre 14th, 2008 Riccardo Fucile
SIAMO ABITUATI A FARCI METTERE I PIEDI SOPRA ANCHE DALLA LIBIA, AD ACCETTARE COMPROMESSI, A VERGOGNARCI DEL NOSTRO PASSATO, A PERDERCI IN CHIACCHIERE… PER FORTUNA CHE C’E’ IL RICCARDO ( MUTI ), ULTIMO ESEMPIO DI ITALIANO CON LE PALLE… CHE NON FA METTERE BECCO ALLA REGINA ELISABETTA SULLA SUA MUSICA… SALUTA E SE NE VA
Sarebbe stato un Ministro per i beni culturali straordinario (quasi come Bondi…), un uomo che tutto il mondo ci invidia per il suo straordinario talento e che siamo riusciti a far allontanare dalla Scala, unici al mondo, mentre le Orchestre dei vari continenti gli avrebbero fatto ponti d’oro per potergli assegnare la loro direzione.
Sarebbe stato un Ministro cui assegnare carta bianca e avrebbe rivoluzionato il settore con la sua genialità e la sua applicazione quasi maniacale.
Tanti raccomandati piazzati dai partiti avrebbero percorso le scale a calci nel fondoschiena, liberandoci dai mille tentacoli in cui è oppressa la cultura italiana nei vari settori, dall’arte alla musica, dall’Opera ai Musei.
Una piovra che fa sperperare allo Stato italiano milioni di euro per sostenere iniziative senza alcuna valenza artistica, un caravanserraglio di lecchini e manutengoli, in costante perdita economica e dissesto artistico.
Ma non è questo un Paese in grado di dare carta bianca a nessuno, al massimo può distribuire gli asciugoni Scottex per detergersi dal sudore che si spreca per portare a termine un’esibizione, tra gli scioperi degli orchestrali e degli scenografi, per arrivare ad altro tipo di carta più adatta all’uso di come vengono sperperati i soldi pubblici per finanziare le compagnie teatrali ammanigliate col potere politico. Continua »
argomento: Muti | Commenta »
Novembre 14th, 2008 Riccardo Fucile
NEL 1928 UN DIRETTORE GENERALE INCASSAVA 3.000 LIRE E IL SUO RAGIONIERE 1.600 LIRE… OGGI IL PRIMO PRENDE 4 MILIONI DI EURO, IL SECONDO 2.000 EURO… I PRIMI CENTO DIRIGENTI IN ITALIA COSTANO 400 MILIONI DI EURO L’ANNO, COME 13.433 INSEGNANTI… MA SI TAGLIANO I DOCENTI, NON GLI STIPENDI DEI DIRIGENTI
Secondo uno studio del Sole 24 Ore, i primi cento grandi manager italiani guadagnano complessivamente circa 400 milioni di euro, comprensivi di premi ed eventuali buonuscite.
Nei primi dieci posti si trovano per lo più presidenti e amministratori delegati di istituti bancari, assicurativi e di Telecom.
Lasciando pure da parte gli emolumenti record dei vari Arpe, Geronzi, Ruggiero, Buora e Bazoli, ci limitiamo a fare una media ponderata che ci porta a una cifra di 4 milioni di euro a testa all’anno.
Se lo rapportiamo allo stipendio di un impiegato semplice che percepisce 1.500 euro mensili, ne esce un rapporto pari a 1/222, ovvero il capo di una grande azienda guadagna 222 volte lo stipendio di un suo dipendente.
Andiamo indietro nel tempo e immaginiamo di essere nel 1928 ad esaminare gli stipendi di una grande banca: Il “cummenda” di allora percepiva, per ricoprire la carica di direttore generale, la somma di 3.015 lire, un ragioniere del suo istituto di credito prendeva 1.600 lire e un portiere 900 lire. Continua »
argomento: carovita, economia, la casta, Politica | Commenta »