Novembre 4th, 2008 Riccardo Fucile
I PUNTI CONTESTATI DEL DECRETO GELMINI SONO IL BLOCCO DEI CONCORSI IN ATTO, IL FATTO DI IMPORRE PROVVEDIMENTI SENZA ASCOLTARE IL MONDO UNIVERSITARIO, IL TAGLIO DI 3 MILIONI DI EURO AI FONDI, IL BLOCCO DEL TURN OVER, LA POSSIBILITA’ DI TRASFORMARLE IN FONDAZIONI CON L’INGRESSO DI PRIVATI, LA RIDUZIONE DELLE SEDI PERIFERICHE… LO SCOPO E’ DI ARRIVARE ALL’ABOLIZIONE DEL VALORE LEGALE DEL TITOLO DI STUDIO PER FAVORIRE LA CONCORRENZA TRA UNIVERSITA’.
Tra pochi giorni verrà ufficializzato il decreto sull’Università da parte della Gelmini e il quadro
del suo piano di modifiche si sta ormai delineando, tra luci ed ombre. Anche in questo caso non si tratta di una “riforma”, ma alla base c’e’ sempre l’esigenza di tagliare le spese di circa 1 miliardo di euro. Nell’assolvere a questo imput di Tremonti, la Gelmini qua ha messo un po’ più di sostanza, a differenza che nel piano sul maestro unico, anche perchè se le scuole elementari potevano essere un “modello di istruzione” in Europa, altrettanto non si può certo dire per gli Atenei italiani, notoriamente gestiti da lobbie politiche e potentati economici, in un intreccio di interessi e baronie che vanno solo a discapito della preparazione degli studenti.
Quanto poi incida su tutto questo il piano del governo è tutto da dimostrare, qualche segnale di razionalizzazione indubbiamente c’è, unito però a una strategia “aziendalista” che non condividiamo nella sua filosofia di base.
Cerchiamo di analizzare i vari capitoli del piano, limitandoci per ora a non commentarli troppo, in attesa della loro ufficializzazione.
Uno dei provvedimenti contenuti nel nuovo ddl comporterà il blocco automatico dei concorsi in atto: si tratta di 7mila posti, di cui 4mila per ordinari e associati e 3mila in due tranche per ricercatori che verrebbero così assunti. Continua »
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Novembre 4th, 2008 Riccardo Fucile
DALL’INIZIO DEL 2008 AD OGGI IL PREZZO DEL GRANO ALL’ORIGINE SI E’ QUASI DIMEZZATO, MA LA PASTA E’ AUMENTATA FINO AL 32%… COLTIVATORI SULL’ORLO DEL COLLASSO E CONSUMATORI DANNEGGIATI… MA CHI SPECULA SULLA PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO IN ITALIA NON FINISCE MAI IN GALERA?
E’ segno +32%, l’incremento dei prezzi della pasta su base annuale, ancora un +1,8% a ottobre. E questo nonostante il prezzo del grano nel 2008 si sia quasi dimezzato.
E’ quanto risulta dai dati ufficiali, dopo la pubblicazione degli ultimi risultati Istat sull’inflazione. Federconsumatori e Adusbef da una parte e Coldiretti dall’altra, plaudono alla convocazione per la prossima settimana, da parte di Mister Prezzi, dei cinque principali gruppi produttori che da soli coprono circa i due terzi del mercato.
Poi sarà convocata la grande distribuzione organizzata. Sentirete le solite chiacchiere e il gioco italico dello scarica barile, termini come filiera, a monte e a valle. Vediamo i fatti.
La Coldiretti sottolinea ” che il dimezzamento del prezzo del grano da inizio 2008, oltre ad aver provocato una situazione drammatica nelle campagne, dove non si riescono più a coprire i costi della coltivazione, non ha portato alcun beneficio ai consumatori di pasta, visto il vertiginoso aumento della stessa del 32% da inizio anno. Continua »
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Novembre 4th, 2008 Riccardo Fucile
COLANINNO FA TERNO SECCO … VOLA SENZA PILOTI, LI PAGHERA’ MENO CHE IN TUTTA EUROPA E RIESCE PURE A FAR PAGARE I 300 MILIONI DEL PRESTITO PONTE AI CONTRIBUENTI ITALIANI… NEL CENTRODESTRA L’IMPORTANTE E’ LITIGARE TRA AN E LEGA, SPONSOR DI FIUMICINO E MALPENSA…
Doveva essere il fiore all’occhiello della campagna elettorale del Centrodestra, insieme alla
“bonifica dei rifiuti napoletani”, ma più avanti si va e più emergono i lati negativi di una battaglia senza senso, quella del salvataggio Alitalia, una società che avrebbe dovuto essere dichiarata fallita da almeno 10 anni.
Se errare è umano, perseverare è davvero diabolico: dopo aver regalato la “parte buona” di Alitalia a una cordata di imprenditori italiani, interessati più che alla salvaguardia della bandiera italica a fare business, dopo aver massacrato gli italiani per giorni e giorni ora con trattative sindacali, ora con gli assistenti di volo, ora coi piloti, ora coi confederali, ora solo con la Cgil, dopo averci spiegato tutto sugli hub, su Fiumicino e sulla Malpensa, quando sembrava finalmente finita la farsa, che accade? Si ricomincia daccapo.
Piloti e assistenti, prove alla mano, sostengono che Cai non mantiene gli accordi presi, che non viene riconosciuta l’anzianità di servizio, che il tipo di contratto proposto è inferiore a quello di Airone che già sarebbe il peggio sulla piazza europea. Continua »
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