Novembre 7th, 2008 Riccardo Fucile
SCONFESSATO BERLUSCONI CHE LI VUOLE IN GALERA, CONTESTATA LA MORATTI CHE LI VUOLE MULTARE… BOSSI DIFENDE I GRAFFITI SOSTENENDO CHE SONO LA VOCE DEL POPOLO… IMBARAZZO DEI SINDACI LEGHISTI CHE AVEVANO DETTO L’OPPOSTO… IN REALTA’ ORA CHE LA LEGA NELLE CASE ROMANE CI ABITA E CI STA BENE, IL SENATUR VOLEVA ALMENO CONSERVARE LE SCRITTE DI “ROMA LADRONA” IN MEMORIA DELLA LEGA DI UN TEMPO, FATTA DI QUALCHE MANEGGIONE IN MENO
Erano le due del mattino quando in un noto e poco popolare locale di Milano, durante una
serata elettorale americana, dedicata all’election day del Barack Obama, con euforici rampanti milanesi e yankee indigeni, l’Umberto Bossi, in piena overdose di litrozzi di Coca Cola ( coincidenza significativa) prende la parola di fronte alla platea in camicia verde e tuona ( si fa per dire): “La Moratti è una bacchettona, i graffiti sono la voce del popolo, altro che multe”.
Il riferimento è alle ordinanze della sindaco di Milano che multa con 500 euro chi disegna graffiti sulle pareti delle case meneghine, deturpandone l’intonaco, secondo i più, o valorizzandolo con un’incompresa opera d’arte, secondo una minoranza.
La frase notturna del Senatur turba l’uditorio leghista in visibile imbarazzo.
Salvini e Boni cercano di metterci un tappullo sostenendo che ” i graffiti possono anche starci, ma mai sulle case o sugli edifici privati”, mentre l’assessore Cadeo ribadisce che “il popolo vuole pulizia”. Continua »
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Novembre 7th, 2008 Riccardo Fucile
IL MINISTRO BRUNETTA AMA RIPETERE CHE AVREBBE POTUTO AMBIRE AL PREMIO NOBEL… SECONDO L’INDICE H, UN CRITERIO CHE MISURA IL VALORE DI UN DOCENTE, CREATO DAL FISICO HIRSCH, IL PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA KRUGMAN HA UN INDICE PARI A 80, TITO BOERI, DOCENTE ALLA BOCCONI, PARI A 32… BRUNETTA SI FERMA A UN MODESTO 6
Uno dei principali rimpianti di Renato Brunetta è quello di non aver vinto il premio Nobel, lo ha ripetuto anche in una recente puntata di Matrix, intervistato da Enrico Mentana.
Il professore universitario, ministro per la Pubblica Amministrazione ed eroe della lotta ai fannulloni, ha sostenuto che “ero lì lì per farlo, ma poi ha prevalso il mio amore per la politica”.
Per vincere il Nobel, ricordava il ministro, occorre andare in America, studiare e lavorare sodo, acquistando un’alta produttività scientifica, come si usa dire in gergo.
Secondo l’indice H però, la produttività scientifica di Brunetta non eccelle. Creato dal fisico Jorge Hirsch, dell’università della California, l’indice H misura il valore di un docente.
In pratica è una media tra la produzione scientifica di un autore, ovvero il numero di articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali, e il loro impatto, vale a dire quante volte quegli articoli sono stati citati da altri illustri articolisti.
Paul Krugman, premio Nobel 2008 per l’economia, ha un indice H pari a 80. In Italia, Tito Boeri, professore alla Bocconi, è a quota 32. Brunetta si ferma molto prima, a quota 6.
Questo indice H all’estero è considerato da molti esperti lo strumento più attendibile nel suo genere. Da noi è rispettato, come conferma il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario (Cnvsu) che lo ritiene “un metro di misura molto serio”. Serio ma non ancora molto diffuso. Continua »
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Novembre 7th, 2008 Riccardo Fucile
“SONO PIU’ ESPERTO, GLI DARO’ QUALCHE CONSIGLIO”, COMMENTA CON INSOLITA MODESTIA SILVIO ALLA NOTIZIA DELLA VITTORIA DI OBAMA…NEL CENTRODESTRA E A SINISTRA SI SGOMITA PER SALIRE SUL CARRO DEL VINCITORE DEL CARNEVALE DI VIAREGGIO…GLI AMERICANI HANNO SCELTO CHI SARA’ IL PROSSIMO A BOMBARDARE PER DIFENDERE LA DEMOCRAZIA… LE LOBBIE PASSANO ALL’INCASSO
Da un lato un Walter Veltroni un po’ meno pallido del solito che, non avendo mai vinto nulla, si
consola della vittoria di un altro, in un interminabile party notturno sui terrazzi bene della capitale, circondato dagli ambienti radical-chic e sognando una riedizione moderna di “Via col vento” in poppa.
Poco distante la sinistra più radicale in lacrime per la “riscossa del sogno americano” mentre ancora si sente l’odore del fumo causato da quelle stesse bandiere americane ora adorate e poco tempo fa bruciate in piazza per manifestare contro l’imperialismo a stelle e strisce.
Al centro una congrega di nuovi adepti del Centrodestra con la fresca bandierina di Obama sventolante, neanche avessero vinto il ballottaggio con Rutelli a Roma.
Poi arriva Silvio che, in un impeto di insolita modestia, sottolinea: “Sono più esperto, gli darò qualche consiglio”…
A quel punto Obama ha tirato un sospiro di sollievo, mentre Veltroni si sarà preoccupato. Ma come, ha organizzato una festa in piazza apposta per lui, per poter dire che Obama è la sua fotocopia ( in carta carbone ovvio) e magari finisce che Silvio la prossima estate lo invita nella sua villa in Sardegna per abbronzarsi e ascoltare le canzoni di Apicella?
A sua volta Berlusconi ricorda con delicatezza ” Obama ha vinto e governerà , Veltroni ha perso e ci lasci governare, invece che appropriarsi della vittoria altrui”. Continua »
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