Novembre 26th, 2008 Riccardo Fucile
NON SIAMO NEL MEDIOEVO, DOVE IL PRINCIPE A NATALE ELARGIVA AI POVERI UNA SCODELLA DI MINESTRA CALDA E DUE MONETE… ALLA FINE GLI AIUTI ALLE FAMIGLIE NON COMPENSANO NEANCHE UN TERZO DELL’AUMENTO REALE ANNUALE DEL COSTO DELLA VITA… DA 150 A 800 EURO AI LAVORATORI DIPENDENTI SOTTO I 20.000 EURO, MA IN REALTA’ SONO UNA ELEMOSINA, ANCHE PERCHE’ 800 EURO LI PRENDERANNO SOLO GLI EXTRACOMUNITARI, GLI UNICI AD AVERE 4 FIGLI, LA MEDIA PER GLI ITALIANI E’ DI 1,2 FIGLI A FAMIGLIA.
Ogni tanto il Governo farebbe bene a mettersi gli auricolari e ad ascoltare qualche vecchia canzone. In questi giorni avrebbero forse dovuto mettere a tutto volume, per caricarsi adeguatamente, un brano cantato dal trio Morandi, Ruggeri, Tozzi che fa ” Perchè la guerra, la carestia…non sono scene viste in Tv… e non puoi dire, lascia che sia… perchè ne avresti un po’ colpa anche tu… Si può dare di più… perchè dentro di noi… si può osare di più… senza essere eroi… “.
Oddio, nei tempi moderni di eroi ne circolano, infatti, pochi, ma magari, di fronte alla crisi finanziaria che ha colpito l’economia mondiale, qualche intervento in più di aiuto alle famiglie si poteva mettere in atto.
Dopo aver sbandierato i famosi 80 miliardi ( in gran parte fondi Ue o già a bilancio) di cui abbiamo trattato in un precedente articolo, ecco che ora tutti ammettono che l’intervento per aiutare imprese e famiglie non supera complessivamente i 4 miliardi di euro.
Non a caso è stata scartata la possibilità di detassare le tredicesime perchè costava troppo, sui 6/8 miliardi.
I quattro miliardi poi si sono divisi tra aziende e famiglie. Basti pensare che a garanzia delle banche sono stati messi, con una partita di giro, ben 20 miliardi virtuali. Continua »
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Novembre 26th, 2008 Riccardo Fucile
SU 10 MILIONI DI CONTRAVVENZIONI IN ITALIA, BEN 9 MILIONI RIGUARDANO SOSTA VIETATA E ZPL… SOLO 900 PER GUIDA SENZA CASCO E 5.000 PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA… I COMUNI INVECE CHE ALLA SICUREZZA PENSANO SOLO A FARE CASSA … I PROVENTI DELLE MULTE DOVREBBERO ESSERE DESTINATE A VIABILITA’ E SICUREZZA, INVECE…
Contravvenzioni per divieto di sosta, foto-multe per ingresso abusivo nelle Zone a traffico limitato, fotocamere ai semafori con giallo lampo e autovelox sistemati in punti strategici: è questa la politica su cui i Comuni italiani puntano per ripianare i loro passivi, più che dedicarsi alla sicurezza delle strade, tanto propagandata in Tv .
Altro che controlli sulle auto in corsa, meglio una sedentaria multa per divieto di sosta, altro che test sull’uso di droghe o alcol alla guida, meglio una bella telecamera che inquadra le targhe e conto corrente postale direttamente a casa.
La strategia delle polizie municipali dei 103 capoluoghi di provincia italiani è sempre quella di colpire il bersaglio grosso, ovvero sanzionare l’automobilista nei comportamenti di massa, meno pericolosi, ma più frequenti e più facili da individuare.
La guida pericolosa, gli ubriachi al volante, i motociclisti senza casco non servono a fare cassa e poi bisogna inseguirli, costa fatica…
A dimostrarlo sono stavolta i numeri, clamorosi, raccolti dall’ACI.
Su 10 milioni di multe elevate ogni anno nei Comuni capoluogo, circa 9 milioni scaturiscono da violazioni di Ztl e soste vietate. Continua »
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Novembre 26th, 2008 Riccardo Fucile
BERLUSCONI SBAGLIA A CHIAMARLA “TRAGICA FATALITA'”… NON E’ COLPA DI QUESTO O QUEL GOVERNO, MA DELLA CASTA POLITICA NEL SUO INSIEME… LA LEGGE 626 SULLA SICUREZZA CHE VALE PER I PRIVATI MA NON PER GLI EDIFICI PUBBLICI, SE SI APPLICASSE ALLE SCUOLE NE FAREBBE CHIUDERE IL 50%… LA VERGOGNA DI UNO STATO CHE NON CHIEDE A SE STESSO QUELLO CHE PRETENDE DAI CITTADINI
La tragedia del liceo Darwin di Rivoli, nel torinese, “apre inquietanti interrogativi sulla sicurezza delle scuole”. Così si è espresso il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lanciando un monito alla classe politica di cui peraltro è pure lui espressione.
C’e’ stato un rimpallo di accuse tra Stato ed Enti locali, organismi di controllo e Province, destra e sinistra, nel solito sport italico dello scaricabarile.
L’unica cosa a tutt’oggi accertata dai Vigili del Fuoco e dai tecnici della Asl è che il cedimento del controsoffitto sarebbe stato determinato dal pesante tubo in ghisa di uno scarico in disuso lasciato incautamente tra il soffitto e il contro soffitto medesimo.
Un tubo che avrebbe dovuto essere rimosso all’epoca dei lavori di ristrutturazione, quando gli scarichi furono sostituiti con tubature di materiale plastico.
La sorpresa c’è stata ieri quando i vigili del fuoco hanno demolito un’altra controsoffittatura, scoprendo altro materiale di scarto all’interno.
Praticamente molti erano stati usati come depositi di scorie edili che invece avrebbero dovuto essere smaltite. Continua »
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