Dicembre 10th, 2008 Riccardo Fucile
TRA VECCHIA POLITICA, NUOVE REPUBBLICHE, POTERI FORTI E ETERNE ILLUSIONI
In fondo è divenuto esercizio retorico per molti opinionisti denunciare i costi e gli sperperi della politica, così come è subentrata nell’opinione pubblica la rassegnazione nell’accettarli, come se ci trovassimo di fronte a un male necessario.
Fino a qualche tempo fa vedere immagini di strutture ospedaliere mai utilizzate, di nuove carceri mai inaugurate, di autostrade interrotte a metà , suscitavano indignazione. Spesso erano localizzate in meridione e immaginarle laggiù sollevavano in un certo senso il cittadino del nord dal pensiero che certe cose potessero accadere anche da noi.
Si ipotizzava un “interesse mafioso” dietro certi sprechi di denaro pubblico e la coscienza era un poco tranquillizzata. Da tangentopoli in poi, pur negli eccessi giustizialisti che le indagini spesso manifestarono, ci si rese conto che il fenomeno degli interessi che si celano dietro le pubbliche amministrazioni è un male diffuso che ha le sue radici nella formazione stessa di una classe politica troppo spesso al servizio dei poteri economici .
Un meccanismo perverso per cui lo stesso cittadino che grida contro i corruttori, una volta che si “mette in politica” non è poi molto diverso da coloro che fino al giorno prima aveva criticato. Abbiamo assistito alla nascita di partiti anticorruzione che hanno finito per ospitare al loro interno nuovi corrotti, a movimenti anticasta che si sono arresi di fronte alle prime spartizioni di poltrone e posti di potere. Continua »
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Dicembre 10th, 2008 Riccardo Fucile
SI CHIEDONO SACRIFICI AGLI ITALIANI, MA CONTINUANO GLI SPRECHI … PUR AVENDO UN UFFICIO LEGALE CON 7 AVVOCATI, L’ASL DAL 28 LUGLIO AL 24 OTTOBRE HA AFFIDATO 1.610 PRATICHE ALLO STESSO AVVOCATO ESTERNO… PER UN COMPENSO ASTRONOMICO NEANCHE QUANTIFICABILE
Superlavoro o vergogna? Professionista stakanovista o fortunato? Chiamiamola col loro nome, fame di quattrini, in un intreccio tra politica e affari, amicizie e favoritismi sospetti, in un contesto di enorme spreco di soldi dei contribuenti.
La Asl 5 napoletana, pur avendo alle dipendenze ben sette avvocati e 7 amministrativi, ha riempito le tasche di un principe del foro, Eduardo Di Natale. Ed è nato l’ennesimo caso amministrativo, sollevato dal Presidente della Commissione regionale di Controllo.
Il legale in questione, in un minimo arco di tempo di tre mesi, dal 28 luglio al 24 ottobre, ha totalizzato la bellezza di 1.610 incarichi o consulenze che si vogliano chiamare, regolarmente affidategli con apposita delibera per una somma astronomica che nemmeno la Regione è in grado oggi di quantificare.
Fra i tanti, infatti, si prendano a parametro i sei incarichi per contenziosi superiori al milione di euro, altri 183 per liti da oltre centomila euro e 101 per questioni inferiori ai mille euro.
Ne consegue che tra questi tre diversi standard vi sono un’infinità di altri procedimenti legali fino ad arrivare al totale di 1.610. Continua »
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Dicembre 10th, 2008 Riccardo Fucile
LE AZIENDE ASSUMONO DI PIU’, MA PAGANO SEMPRE DI MENO… CRESCE IL DIVARIO TRA UOMO E DONNA… I RISULTATI DELL’INDAGINE UNIONCAMERE
Nonostante la crisi, le imprese italiane continuano ad assumere e cercare sempre più laureati e diplomati, con preferenza per le specializzazioni tecniche e per candidati con esperienza lavorativa alle spalle.
Ma a questa richiesta di maggiore qualità , corrispondono retribuzioni adeguate?
A leggere i risultati della ricerca condotta da Unioncamere assieme a Od&m Consulting sembrerebbe proprio di no. Oltre 10 milioni di italiani in età da lavoro hanno una retribuzione lorda sotto la soglia di 23mila euro. Per le donne poi la busta paga si alleggerisce in media di 4mila euro. Nel 2007 la retribuzione lorda dei lavoratori italiani, includendo straordinari, premi di produttività e ogni altro elemento variabile della retribuzione, ha raggiunto in media 26.500 euro.
Si oscilla tra i 21.200 euro percepiti in media da chi svolge una professione non qualificata e i 92.200 euro delle professioni dirigenziali, con un differenziale di 4,3 volte tra i due estremi.
Se però si guarda alle retribuzioni dei lavoratori meno qualificati emerge il ritratto di un’Italia in cui le differenze retributive della maggior parte dei dipendenti sono molto contenute, per non dire piatte.
Quasi 10 milioni di lavoratori percepiscono, infatti, una retribuzione media compresa tra i 21.200 e i 22.800 euro, con uno scarto assoluto tra la retribuzione più bassa e quella più alta che non supera i 1.800 euro lordi. Continua »
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