Dicembre 7th, 2008 Riccardo Fucile
LA PROPOSTA PRESENTATA DALLA FRANCIA ALL’ONU EVITERA’ CHE IN CERTI PAESI ISLAMICI GLI OMOSESSUALI SIANO PERSEGUITATI?….L’ALLARME DELLA CHIESA CATTOLICA SUI PERICOLI NEL CREARE L’EFFETTO PANDA…
“Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevoli e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino”.
Chi ha detto questa frase da Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede è la stessa persona che oggi è Papa con il nome di Benedetto XVI, pastore di quella chiesa cattolica che una campagna di becera disinformazione trasforma in un nemico da attaccare sempre e a qualunque costo.
Vogliamo quindi considerare con equilibrio e senza preconcetti malati la posizione della Chiesa sulla proposta che la Francia presenterà prossimamente all’Onu?
Nella sua dichiarazione mons. Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, ribadisce che (aperte virgolette, quindi è dichiarazione ufficiale) “La Chiesa dice che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione” e continua ” Ma qui la questione è un’altra. Continua »
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Dicembre 7th, 2008 Riccardo Fucile
SENTENZA DELLA CASSAZIONE STABILISCE CHE A UN IMMIGRATO E’ CONCESSO DI FAR ENTRARE CLANDESTINAMENTE I FIGLI PER “NON ABBANDONARLI NEL PAESE DI ORIGINE”… LO STATO DI NECESSITA’ FAREBBE VENIR MENO LA CLENDESTINITA’ DEL MINORENNE… SONO 70.000 IN ITALIA I FIGLI DI IMMIGRATI CLANDESTINI
Mentre in Senato si discute del reato di clandestinità , un primo paletto è stato messo dalla Corte di Cassazione pochi giorni fa.
I giudici della Suprema Corte hanno, infatti, stabilito con sentenza che a un immigrato è concesso di far entrare clandestinamente nel nostro Paese i figli per “non abbandonarli nel Paese di origine”. Verrebbe meno in sostanza la clandestinità del minorenne, se il suo ingresso fosse dettato da uno “stato di necessità “.
All’origine della sentenza di piazza Cavour è una storia umana su cui i giudici si sono arrovellati. Ilco R., un lavoratore macedone, immigrato regolarmente e con un lavoro stabile in Italia, nel 2007 era riuscito a portare con sè la moglie e un figlio. Per loro, aveva ottenuto un ricongiungimento che però non comprendeva l’ingresso dell’altra figlia di soli dodici anni.
Il padre ha portato con sè anche lei, altrimenti avrebbe dovuto abbandonarla nel Paese di origine. Questa decisione aveva determinato una denuncia a carico di Ilco, con l’accusa di favoreggiamento dell’ingresso clandestino.
Il tribunale di Trieste, a dicembre del 2007, aveva deciso per la piena assoluzione, non considerando il gesto del macedone come reato. Ma quell’assoluzione non è andata giù ai pm del capoluogo friulano. Continua »
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