Dicembre 16th, 2008 Riccardo Fucile
ANCHE QUALCHE GIORNALE D’AREA COMINCIA A SEGNALARE LA STRANA CAMMINATA DEL GOVERNO… DECISO NEGLI ANNUNCI E IN RETROMARCIA NEI FATTI… CAMBIARE IDEA E’ ANCHE SEGNO DI INTELLIGENZA, MA NEGARE DI AVERLA CAMBIATA E’ SEGNO DI DEBOLEZZA E CONFUSIONE.
Da qualche mese cerchiamo di segnalare quelli che, ovviamente a nostro parere, sono gli errori commessi dal Governo Berlusconi, confidando che in alto qualcuno si renda conto del polso dell’opinione pubblica di Centrodestra.
Il fatto di essere compresi a parecchie settimane di distanza e in ogni caso di essere riusciti ad “animare” perlomeno un dibattito nelle componenti e nelle anime più avvedute, non ci può che far piacere.
Non amiamo il “partito unico” o il “pensiero unico”, non vogliamo sentire che la ragione sta sempre da una parte e il torto dall’altro. Riteniamo semplicemente che, dopo il fallimentare governo delle sinistre, al Centrodestra sia stata data dall’elettorato una chance storica per cambiare a fondo molte magagne ataviche del nostro Paese.
E questa opportunità il Governo non la sta cogliendo, frantumandosi in iniziative estemporanee e che vengono vendute sui media come “fatte”, quando invece spesso sono solo “dichiarazioni di intenti”, se non farraginosi progetti che mai vedranno la luce.
Errori sulla composizione governativa, sulle priorità e sul peso delle alleanze, linguaggio spesso sopra le righe e divieto di critica come se la democrazia non fosse confronto di idee.
Unite poi da un atteggiamento che ora anche qualche giornale di area, come “Libero”, comincia a stigmatizzare come la “politica del gambero”, un giorno un passo avanti e il giorno dopo due passi indietro. Continua »
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Dicembre 16th, 2008 Riccardo Fucile
E’ ACCADUTO AL IV MUNICIPIO VALBISAGNO, DOVE I DUE CONSIGLIERI LEGHISTI SI SONO ASTENUTI VOLUTAMENTE PER FAR PASSARE IL BILANCIO DEL COMUNE DI SINISTRA… I DUE VOTI SAREBBERO STATI DETERMINANTI PER FAR CADERE LA GIUNTA DEL MUNICIPIO… LA LEGA STAMPELLA DELLA SINISTRA CON L’AVALLO DEL SEGRETARIO REGIONALE
Che la classe dirigente leghista ligure spiccasse più per il carrello del bollito era un dato acquisito, che fosse più esperta in aperture di sale Bingo senza i relativi permessi era una certezza certificata, che ultimamente vivesse su qualche ronda padana anti moschea, anti zingari e anti immigrati con scorta della Digos era una scelta politica nota, che la polemica e le coltellate tra le componenti interne siano prossime al regolamento di conti è cosa risaputa, ma che si arrivasse a un’evidente esposizione del carrello dei “bolliti” leghisti coglie forse qualche disattento osservatore di sorpresa. Eppure quanto avvenuto nel corso della discussione e relativo voto sul bilancio di previsione del Comune ( maggioranza centrosinistra) di Genova, nella sede del IV Municipio della Valbisagno (zona popolare, maggioranza sempre di sinistra) ha del singolare.
Premettiamo che la Valbisagno è una delle zone più di sinistra di Genova, ma grazie a una “destra sociale” che negli ultimi anni aveva aperto anche una sede e svolto attività , alle ultime elezioni i margini si erano un poco ridotti. Continua »
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Dicembre 16th, 2008 Riccardo Fucile
LA DISOCCUPAZIONE E’ UN BUSINESS…UNA VENTINA LE LISTE DI DISOCCUPATI LEGATI AI PARTITI… TROVA LAVORO CHI MANIFESTA… I CORSI DI FORMAZIONE RENDONO 500 EURO AL MESE AL LAVORATORE PRESUNTO E 2.000 EURO L’ANNO ALL’IMPRESA
A Napoli la disoccupazione è un affare, un meccanismo difficile da capire per chi viene da fuori e conosce solo il canale istituzionale delle Agenzie del lavoro.
In realtà funziona in altro modo: in ogni zona della città , un capopopolo dà vita a un movimento o lista, affigge manifesti (ovviamente abusivi) scritti a mani e indice l’apertura delle iscrizioni, specificando nome e indirizzo della sua lista.
Il disoccupato paga una quota associativa dai 10 ai 20 euro al mese e, in cambio di una promessa di lavoro, si impegna a partecipare alle manifestazioni di piazza che il leader, schierato politicamente, organizza: scioperi e proteste sui temi più vari, dall’impiego all’ambiente, dalla scuola alla sanità .
Lo slogan è sempre lo stesso “Vulimme o’ post, vulimme…”.
In pratica due cortei a settimana a cui il disoccupato non deve mancare: la sua presenza in piazza gli garantisce dei punti nella graduatoria interna alla lista, chi partecipa a più cortei guadagna più punti e quindi ha la precedenza nell’accesso ai corsi di formazione o ai progetti di “work experience”, organizzati dall’Assessorato al lavoro della Regione.
Il disoccupato fa di tutto per essere presente il giorno della protesta; se il mattino lavora in nero, vale la delega a un familiare, nonno in pensione o mamma casalinga, che partecipa al suo posto. Esiste il “cartellino da timbrare”. Continua »
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