Dicembre 18th, 2008 Riccardo Fucile
MENTRE FINI PROCESSA ANCHE LA CHIESA E PRESENTA CON VELTRONI IL LIBRO GIUSTO PER LUI…”LA CRICCA”, MOLTI DIRIGENTI DI AN DICONO DI ACCUSARE MAL DI PANCIA PER LA ANNESSIONE NEL PDL… L’IPOCRISIA DI VOLERSI SEDERE A TAVOLA, SALVO FINGERSI DIVERSI E A DIETA VALORIALE…COMODI, CHE SILVIO UN PO’ DI TRIPPA NON LA NEGA A NESSUNO
Siamo tra coloro che, avendolo conosciuto in tempi “non sospetti”, non accusiamo il Gianfri nazionale “di aver cambiato idea”, in quanto riteniamo molto più semplicemente che non ne abbia mai avute di proprie. Si adattava a fingersi “fascista” per convenienza allora, come a dichiararsi “antifascista” adesso, quindi il problema non è questo.
Diventa forse un pochino più imbarazzante quando, dalle letture della sua formazione culturale, ovvero Tex Willer, passa a commentare le 80 pagine del documento vaticano “Memoria e riconciliazione: la Chiesa e le colpe del passato” che incautamente qualche amico suo gli aveva regalato, pensando di non recargli danno.
Fini invece riesce a fare un processo alla Chiesa per le leggi razziali con il solito scarso approfondimento che lo distingue. Forse un suo intervento sulle “colpe proprie del passato e del presente” avrebbe goduto di maggiori consensi, ma certamente non gli avrebbe garantito l’abbonamento annuale al posto d’onore della sinagoga di Roma e l’imprimatur laico che gli serve per scalare il Colle.
Lo soccorre un attore ormai sul viale del tramonto, Walter Veltroni, che lo raggiunge, esprimendo consenso alla sua dotta analisi, alla presentazione del libro di Renato Venditti, “La cricca”, mai titolo fu più indicato per l’occasione salottiera. Continua »
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Dicembre 18th, 2008 Riccardo Fucile
IL DISAGIO PIU’ FORTE PER CASA E LAVORO… E’ UNA GENERAZIONE NON PREPARATA ALLE DIFFICOLTA’… LA FRAGILITA’ SOCIALE ALL’ORIGINE DELLA POVERTA’
Si parla spesso di disagio, di nuove povertà e di accoglienza, mentre crescono le fasce delle persone in difficoltà economica. Il polso della situazione lo hanno le tante associazioni che cercano di prestare aiuto e assistenza a coloro che hanno bisogno sia di trovare un lavoro che di un concreto aiuto economico o alimentare.
Tra queste spicca, in Liguria, la Caritas regionale che ha presentato una settimana fa il “Dossier regionale 2008 delle povertà in Liguria”, un tentativo di inquadrare per età , tipologie e problematiche chi si rivolge ai loro Centri di ascolto sparsi sul territorio della nostra regione.
Ne emerge un quadro sempre più preoccupante, sia dal punto di vista quantitativo che da quello delle emergenze sociali riguardanti fasce d’età fino a qualche tempo fa impensabili.
E’ di nazionalità italiana, tra i trenta e i quarant’anni: ecco l’identikit del “nuovo povero” che si rivolge ai Centri Caritas diocesani per avere un supporto.
Il numero degli assistiti è in costante aumento: 14.736 le persone che lo scorso anno hanno bussato alle porte degli 81 centri di ascolto delle diocesi liguri per essere seguite e aiutate, a fronte delle poco più delle 10.000 dell’anno precedente. Continua »
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Dicembre 18th, 2008 Riccardo Fucile
IL VENTO DEL RINNOVAMENTO INDUCE ALBA A SCENDERE IN CAMPO… UNA VOLTA DISSE “NON CREDO CI SIA NIENTE DI MALE SE OGNI TANTO FACCIO VEDERE IL CULO”… PAROLE SAGGE, DI CULO ORA AL PD NE HANNO VERAMENTE BISOGNO… UN PARTITO AL TRAMONTO HA NECESSITA’ DI RITROVARE L’ALBA
E’ sicuramente bella, non è stupida, anzi probabilmente è più intelligente di Veltroni, ha carattere, è talmente tosta che potrebbe anche mettere a tacere Di Pietro in un dibattito televisivo con un colpo di “coscialunga”, buca il video ed entra nelle case anche solo con le labbra siliconate: perchè non potrebbe essere lei la nuova segretaria del Partito Democratico?
Se lo deve essere chiesta a lungo, prima di rilasciare al massmediologo Klaus Davi questa dichiarazione: ” Vista la comatosa situazione del Pd, non escludo che alle prossime primarie io possa concorrere”.
In fondo che male ci sarebbe se una signora 47enne, cresciuta a “biberon e politica”, come sostenuto da Alba, si candidasse?
Almeno lei può vantare un nonno artigiano socialista perseguitato dai fascisti e un padre che la portava alle celebrazioni del 25 aprile. Almeno lei non ha scandali e tangenti alle spalle come tanti dirigenti del Pd, è una che si è fatta ( e rifatta) da sola.
E se sarà il caso si potrà pure cambiare quel brutto simbolo del Pd con quello di un paio di tette siliconate che in Italia portano sicuramente più voti.
Invitata da Klaus Davi a commentare un sondaggio condotto tra mille internauti che l’hanno incoronata icona femminile della sinistra italiana, Alba Parietti ha rivelato la sua aspirazione, ma anche il ragionamento che Veltroni le ha fatto nel tentativo di dissuaderla: “A giudizio di Veltroni, sarei troppo abituata ad essere protagonista e quindi, dal momento che alle primarie a contendersi la scena sono sempre due/tre persone, avrei finito con l’annoiarmi”. Continua »
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