I MAL DI PANCIA IN AN … STARE SEDUTI A TAVOLA VAL BENE QUALCHE GASTRITE
MENTRE FINI PROCESSA ANCHE LA CHIESA E PRESENTA CON VELTRONI IL LIBRO GIUSTO PER LUI…”LA CRICCA”, MOLTI DIRIGENTI DI AN DICONO DI ACCUSARE MAL DI PANCIA PER LA ANNESSIONE NEL PDL… L’IPOCRISIA DI VOLERSI SEDERE A TAVOLA, SALVO FINGERSI DIVERSI E A DIETA VALORIALE…COMODI, CHE SILVIO UN PO’ DI TRIPPA NON LA NEGA A NESSUNO
Siamo tra coloro che, avendolo conosciuto in tempi “non sospetti”, non accusiamo il Gianfri nazionale “di aver cambiato idea”, in quanto riteniamo molto più semplicemente che non ne abbia mai avute di proprie. Si adattava a fingersi “fascista” per convenienza allora, come a dichiararsi “antifascista” adesso, quindi il problema non è questo.
Diventa forse un pochino più imbarazzante quando, dalle letture della sua formazione culturale, ovvero Tex Willer, passa a commentare le 80 pagine del documento vaticano “Memoria e riconciliazione: la Chiesa e le colpe del passato” che incautamente qualche amico suo gli aveva regalato, pensando di non recargli danno.
Fini invece riesce a fare un processo alla Chiesa per le leggi razziali con il solito scarso approfondimento che lo distingue. Forse un suo intervento sulle “colpe proprie del passato e del presente” avrebbe goduto di maggiori consensi, ma certamente non gli avrebbe garantito l’abbonamento annuale al posto d’onore della sinagoga di Roma e l’imprimatur laico che gli serve per scalare il Colle.
Lo soccorre un attore ormai sul viale del tramonto, Walter Veltroni, che lo raggiunge, esprimendo consenso alla sua dotta analisi, alla presentazione del libro di Renato Venditti, “La cricca”, mai titolo fu più indicato per l’occasione salottiera.
Non siamo tra coloro che pensano neanche che il Gianfri sia davvero convinto delle responsabilità della Chiesa per non essersi opposta con forza alle leggi razziali. Siamo solo certi che rientra nella sua strategia per darsi un “tono laico”, amicale con la sinistra veltroniana, atto a guadagnare la pole position quando nel 2013 il Parlamento dovrà designare il successore di Napolitano al Quirinale. Resosi conto che succedere a Berlusconi non sarà facile, anzi diciamo improbabile, Fini si sta proponendo come garante dell’opposizione, scambiando qualche affondo anche con il premier, per darsi un’immagine adeguata di “uomo delle Istituzioni” e super partes.
Vi sveliamo un dettaglio: quando Fini ha lanciato un’offensiva mediatica con il canale satellitare della Camera e poi anche una video chat in diretta sul sito, ha fatto monitorare l’evento da una società di ricerca per avere un riscontro su come egli venga considerato.
Il fatto che la maggioranza lo veda come una “figura istituzionale” ovviamente è stata da lui molto gradita per gli scopi che si prefigge.
Garantirsi un’immagine laica, l’appoggio della opposizione e quindi un’ampia convergenza sulla sua candidatura come presidente della Repubblica.
Nel Pdl avrebbe molta più concorrenza e dovrebbe vedersela con la componente maggioritaria di Forza Italia.
Mentre Fini persegue i suoi omonimi “fini”, più si avvicina il momento dell’annessione di An da parte di Forza Italia nel nuovo PdL, e più leggo di “mal di pancia” di molti dirigenti locali.
Che dopo aver espresso dubbi, ovviamente si mettono il bavaglino d’ordinanza e siedono al tavolo imbandito, dimenticando i bruciori gastrici che li affliggerebbero.
Quanta ipocrisia nel sostenere ” abbiamo valori di riferimento diversi da quelli di Forza Italia”, “abbiamo una cultura e una tradizione alle spalle, una visione etica”: guardate che nessuno vi obbliga a prendere una tessera, Silvio è liberale in questo.
Non è necessario far politica in un partito di governo e neanche in un partito in genere.
Silvio un piatto di trippa calda non la nega a nessuno, neanche a chi proviene da An.
Magari nel tempo, per gli ex parenti poveri aennini stabilirà un orario di entrata alla mensa serale un po’ più discreto, probabilmente li farà entrare dal portoncino di servizio per non urtare le narici dei salottieri ed eleganti dirigenti forzisti, ma siamo certi che il rancio lo farà distribuire e la trippa in umido calda è un piatto popolare che gratificherà certamente anche quei componenti della “destra sociale” aennina che mostrano ora bruciori gastrici.
Tranquilli che alla prima distribuzione di qualche carica di sotto-sotto-commissione remunerata sullo studio delle “mutazioni genetiche” dei partiti, di due biglietti di tribuna allo stadio e di tre posti in galleria per la prima della “Traviata” lo stomaco si rimetterà in sesto a dovere.
Per i più nostalgici si potrà al limite aggiungere un posto in prima fila per veder i parà della Folgore presidiare di notte una stazione del metrò e per i più sportivi una cartolina autografata di Fini mentre si immerge nelle acque dei Tropici.
Noi siamo tra coloro che non pensiamo che entrare nel PdL sia un delitto, ma che ci si debba entrare solo se si condividono programmi e valori e in ogni caso con dignità .
Ci fa specie che gente che è stata anni in An senza mai pretendere e reclamare un congresso sulle idee e la linea politica, oggi abbia bruciori di stomaco.
Come mai non avete avuto un’ulcera durante quegli anni in cui avete accettato tutto? Anche la dissolvenza progressiva di dare un futuro a una destra politica nazionale e sociale italiana?
Perchè nessuno ha avuto le palle di far scendere dal piedistallo il prelato officiante le esequie funebri del partito?
Tutti in silenzio, nel timore di perdere qualche privilegio, certo… e ora si riscoprono le “differenze valoriali” con quelli di Forza Italia…
Matrimonio di interesse e non radicato, talmente di comodo che già è previsto persino l’annullamento da parte della Sacra Rota…
Eh sì, perchè esiste un documento notarile che prevede il mantenimento in vita dei due partiti fino al 2014 e la possibilità , in questo periodo, di procedere anche singolarmente, da ciascuna delle due parti, alla rescissione del patto. Firmato e sottoscritto da Berlusconi e Fini che si mantengono così una via di fuga.
Nel frattempo il Gianfri avrà raggiunto gli obiettivi prefissati… i colonnelli andranno in pensione coi gradi di generale… e la base assaporerà la famosa trippa marca “Villa Certosa” e come l’Albertone confermerà : “Ottima e abbondante”…
In fondo l’Italia è piena di Sordi e di muti, oltre che di coloro che non vogliono vedere.
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