NESSUNO DICE A BOCCHINO DI AUTOSOSPENDERSI DAL PDL ?
RIPORTIAMO ALCUNI PASSAGGI DELL’ORDINANZA DI 584 PAGINE DELLA PROCURA DI NAPOLI CHE DIMOSTRANO IL SODALIZIO CRIMINALE CHE GESTIVA GLI APPALTI IN CITTA’… ECCO I TESTI DELLE CONVERSAZIONI INTERCETTATE TRA ROMEO E BOCCHINO (AN) E TRA ROMEO E LABOCETTA (AN) … CHI HA PROMOSSO BOCCHINO A VICECAPOGRUPPO DEL PDL ALLA CAMERA ORA CE NE LIBERI
L’appalto di Romeo
L’imprenditore attraverso i suoi agganci politici ( siano essi assessori o parlamentari) influiva ed interferiva sia nella fase deliberativa dell’appalto che in quella di predisposizione del capitolato speciale di appalto che sarebbe poi confluito nel bando di gara, allo scopo di precostituire uno schema contrattuale che aderiva quasi totalmente alle caratteristiche delle imprese da lui gestite o allo stesso riconducibili e che, conoscendolo in anticipo, gli consentiva di premunirsi di tutti gli elementi utili a garantirsi l’aggiudicazione dell’appalto a scapito della concorrenza.
Ottenuto il quadro della situazione, l’imprenditore intuisce che deve intervenire su colui che più di ogni altro ha la capacità non solo di interpretare l’operato dei consiglieri di AN che hanno proposto degli emendamenti, ma anche di intervenire su costoro per evitare che una seria opposizione al progetto prenda piede.
Il Romeo si rivolge senza indugi sia a Italo Bocchino che ad Amedeo Laboccetta, massimi esponenti locali di AN e parlamentari. Dalla conversazione con Bocchino è possibile apprezzare un atteggiamento alquanto imbarazzato di quest’ultimo che, quasi mortificato per l’atteggiamento assunto dai consiglieri della sua area, cerca di attribuire la paternità degli emendamenti anche ad altri partiti, non solo ad AN, per poi garantire il buon esito della vicenda.
Romeo e Bocchino al telefono – 27 marzo 2007
Romeo: “Hanno fatto un’ottantina di emendamenti, ma come mai?”
Bocchino: “No, tutti hanno fatto un’ottantina di emendamenti”.
Romeo: ” No, solo AN, perchè gli altri sono usciti”.
Bocchino: “Comunque è stato rinviato il Consiglio, in modo che ritirano gli emendamenti… avrebbero trovato un’intesa per fare una sorta di comitato di sorveglianza sulla procedura… giusto così per trovare una via d’uscita politica, però è tutto a posto”.
Romeo: “Ah, non c’e’ nessuna volata a qualcuno?”
Bocchino: “No, no nessun problema”
Romeo: “Quindi possiamo entrare un po’ nel merito di queste cose, di questi emendamenti?”
Bocchino: “Domani mattina ti chiamo e veniamo io e quel mio amico che ti avevo detto a trovarti”.
Romeo: “Quindi noi con lui possiamo anche concordare diciamo”.
Bocchino: “Certo, come no, certo”
Romeo e Laboccetta al telefono – 27 marzo 2007
Romeo: “Volevo sapere quelle chiacchierate se erano andate bene perchè oggi ho saputo che ci sono stati 80 emendamenti”.
Laboccetta: ” Guarda, la chiacchierata che ho fatto è andata superbene. Anche quell’altro personaggio che mi dicevi tu… secondo me è forma, non sostanza”
Romeo: “Magari domani ci prendiamo un caffè, così mi dai qualche consiglio perchè tu hai parlato anche con l’altro?”
Laboccetta: “Sì, domani ti racconto nei particolari, gli 80 emendamenti sono solo un fatto tecnico”
Il giorno dopo Laboccetta rassicura un apparentemente prostrato Romeo che, per garantirsi con certezza il risultato, continua a pressare i politici di riferimento, onde evitare sorprese e intralci all’approvazione della delibera.
Romeo e Bocchino al telefono – 6 aprile 2007
Bocchino: ” Volevo salutarti, è andato tutto bene, hai visto? Ti avevo detto che insomma… la persona è seria nella sua particolarità ”.
Romeo: “si si”
Bocchino: “Quindi poi ormai… siamo una cosa..”
Romeo: “consolidata, un sodalizio”
Bocchino: “Una cosa solida, una fusione dei due gruppi, quindi non avrebbe potuto fare altrimenti, comunque tutto bene sono contento, un abbraccio amico mio”.
Commento
Fermo restando che siamo garantisti e quindi non amiamo le condanne mediatiche prima di quelle processuali, resta il fatto morale. E’ opportuno che un vicecapogruppo della Camera del Pdl che intrattiene rapporti amicali e intercede per favorire un imprenditore locale, vuoi anche solo per amicizia, al fine di rassicurarlo circa un appalto e in ogni caso per “ammorbidire” l’opposizione del gruppo consigliare napoletano di AN che aveva presentato degli emendamenti, mantenga ancora il suo ruolo?
Con quale credibilità Italo Bocchino rilascerà dichiarazioni, a nome del Pdl, ai vari Tg, magari sulla questione morale, essendo lui inquisito per fatto analogo?
Non sarebbe meglio che si fosse subito autosospeso dal partito, in attesa del giudizio della magistratura?
E chi l’ha messo al quel posto di vertice non ha nulla da dire al proposito?
Il fatto che nella vicenda siano coinvolti almeno altri 4 politici di area di sinistra ( targati Pd), non ci manleva dal dovere di dare per primi l’esempio, gli altri non ci devono interessare.
Questa è l’etica politica di una Destra seria e onesta.
Posso solo dire, a nome credo di tanti altri colleghi di una destra che ci teneva all’onore e alla pulizia morale e che a quei valori ha dedicato la propria esistenza, che se durante l’espletamento del nostro mandato in un ente locale ( a me è capitato di fare opposizione come capogruppo per 5 anni), un qualsiasi onorevole si fosse permesso ( e non è mai accaduto) di farmi pressione per “ammorbidire” la nostra linea nei confronti di una Giunta di sinistra, avrei avuto una sola reazione: quella di mandarlo a fare in culo, prima di sputargli in faccia.
Se adesso a destra dobbiamo leggere intercettazioni di questo genere, forse qualcuno dovrebbe vergognarsi di aver portato il nostro mondo a questi risultati.
Al di là dei risvolti penali, viene prima l’etica politica e la dignità di un mondo che merita altri esempi di vita.
Quando non c’era nulla da guadagnare, ma solo da rimetterci ( vita, amicizie, lavoro compresi) era bello anche essere soli con la nostra passione politica… piuttosto che male accompagnati da tanti interessati compagni di merende.
Non avevamo bisogno di protettori influenti per un semplice motivo: allora come adesso non siamo mai stati in vendita.
A destra ( quella vera) ci si sta così.
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