Dicembre 6th, 2008 Riccardo Fucile
QUANDO UNO PIU’ UNO NON FA PIU’ DUE… DS E MARGHERITA CONTAVANO INSIEME UN MILIONE DI ISCRITTI, HANNO PRESO LA TESSERA DEL PD SOLO IN 300.000… L’UNIONE NON FA LA FORZA…MENTRE I RED DI D’ALEMA FANNO PROSELITI
Democratici di sinistra e Margherita, quando erano due partiti distinti, avevano in totale un milione di iscritti: erano lo “zoccolo duro” del centrosinistra italiano, la base militante.
La Quercia di Fassino nel 2007, ultimo anno della sua storia, contava la bellezza di 543.000 iscritti. Negli anni precedenti ne aveva avuti ancora di più: 656.000 nel 1999; 555.000 nel 2000; 598.000 nel 2001; 549.000 nel 2003; 555.000 nel 2004; 543.000 nel 2005; 615.000 nel 2006.
Nessun’altra formazione politica in Europa poteva contare su un numero così alto di aderenti.
La stessa Margherita, partito relativamente giovane, si difendeva bene, grazie al radicamento sul territorio degli ex popolari.
Ha iniziato con 250.000 iscritti e nel 2007 ha toccato quota 430.000 iscritti, anche se in presenza di polemiche e di accuse interne di “tesseramento fantasma” ( vecchia capacità democristiana di raddoppiare le tessere).
Una volta nato il Pd, tutti si sarebbero aspettati che raggiungesse quota 1 milione di iscritti, questo era l’obiettivo, peraltro dichiarato apertamente anche da Veltroni.
Anche perchè difficile sostenere che se alle primarie partecipano 3 milioni di italiani, poi non si raggiunga a livello di tesseramento ufficiale almeno quota 1 milione. Continua »
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Dicembre 6th, 2008 Riccardo Fucile
L’ITALIA IN PIENA CRISI TURISTICA: NEGLIANNI ’70 PRIMI AL MONDO PER PRESENZE, OGGI PRECIPITATI AL QUINTO POSTO…OGNI REGIONE FA PER SE’, ALBERGHI CHE TRIPLICANO I PREZZI IN OCCASIONE DEL SALONE NAUTICO…CLASSIFICAZIONE CON LE STELLE DI 25 ANNI FA DOVE UN TV IN BIANCO E NERO IN CAMERA VALE COME UN CAMPO DI GOLF…OCCORRONO LEGGI E MANAGER NUOVI…UN PAESE CON 42 SITI UNESCO NON PUO’ ESSERE GESTITO COSI’.
Cari amici, tutto sbagliato e tutto da rifare diceva spesso il buono e bravo Gino Bartali e
chissà quali terminologie avrebbe usato, nel suo simpatico dialetto toscano, se fosse ancora in vita e s’intendesse di turismo. Il turismo è un settore che comprende una grande varietà di servizi e professioni e si collega a molte altre attività economiche. Il suo impatto si fa sentire in settori quali quello dei trasporti, della costruzione, della vendita al dettaglio, nonchè sui numerosi compartimenti in cui si elaborano prodotti di vacanza o si forniscono servizi connessi ai viaggi di lavoro, di svago e molto altro.
Un euro speso nel turismo genera un moltiplicatore di entrate pari a otto, dato che il turismo è un’industria trasversale e un milione di euro spesi nel turismo genera 14 nuovi posti di lavoro a differenza dei soli 2 del settore industriale.
Possono raccontarci quello che vogliono, che l’anno prossimo andrà meglio, che le cause dipendono da fattori estranei ma molte nazioni hanno fatto del turismo la fonte principale del proprio sostentamento e tante altre, incrementandolo, hanno risolto innumerevoli ed enormi problemi finanziari con operazioni mirate, anche a breve termine, istituendo una sola priorità essenziale: la gestione aziendale, regolarizzata da veri professionisti del settore, possibilmente in possesso di standard elevatissimi di cui la nazione dispone, ma sempre tacciati per interessi probabilmente conosciuti ma innominabili e obbligati ad espatriare per i soliti molteplici motivi. Continua »
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