Aprile 17th, 2009 Riccardo Fucile
SPARARE 12 MILIARDI SERVE FORSE A GIUSTIFICARE QUALCHE TASSA, MA LA REALTA’ E’ DIVERSA… I DANNI SONO POCO PIU’ DELLA META’ E NON TUTTI ANDREBBERO RISARCITI… LE IMPRESE DI PUBBLICA UTILITA’ E LE GRANDI AZIENDE PAGHINO DI TASCA LORO, PERCHE’ DEVE PAGARE LO STATO?
Secondo le affermazioni del ministro degli Interni, Roberto Maroni, rese a Ballarò, per risarcire i danni provocati dal terremoto, lo Stato dovrà affrontare una spesa di 12 miliardi di euro, spalmati nei prossimi tre-quattro anni.
Cifra ipotetica, non suffragata ovviamente da calcoli precisi, temiamo buttata un po’ lì ad arte, onde giustificare i provvedimenti straordinari allo studio.
Essendo pignoli di natura, abbiamo letto vari pareri di esperti anche di area centrodestra e non solo, arrivando alla conclusione che la cifra è sballata.
Se anche lo Stato si mettesse a risarcire tutti (e non dovrebbe essere così, poi vi spieghiamo il perchè), la cifra realista dovrebbe fermarsi sui 7 miliardi di euro. Ma in realtà sarà ancora più bassa. Primo ragionamento: poniamo che le abitazioni distrutte siano 20.000 e riguardino 60.000 persone sulle 100.000 censite nell’area terremotata. E stiamo larghi.
Il costo per metro quadro nell’edilizia residenziale è di 1.000 euro al metro quadro, aumentiamole del 20% per l’adeguamento alle norme antisismiche e arriviamo a 1.200 euro a mq. Per 20.000 alloggi da costruire ex novo la spesa sarà di 2 miliardi. Continua »
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Aprile 17th, 2009 Riccardo Fucile
APPENA IL 16% SA QUANDO SI VOTA, IL 62% RITIENE IL PARLAMENTO EUROPEO IRRILEVANTE, IL 55% DISTANTE DALLA GENTE COMUNE, IL 20% E’ CONTRARIO PERSINO A CHE ESISTA… LA FIDUCIA STA APPENA SUL 40%
Le elezioni europee del 6 e 7 giugno prevedono uno sfoggio degno di miglior causa: 23 lingue ufficiali, 700 traduttori, 430 interpreti fissi più una riserva di 2.500 esterni, 170 giuristi linguisti, tutti impegnati ad assicurare la conformità dei testi nelle varie lingue comunitarie.
Eppure la bellezza di due cittadini europei su tre sono pronti a disertare le urne per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo.
A testimoniarlo è l’Europa stessa, che sta per diffondere e rendere pubblico un sondaggio apposito, curato da Eurobarometro, la fabbrica dei sondaggi ad hoc sul rapporto tra i cittadini e le istituzioni europee.
Anticipato dal quotidiano francese “Liberation”, il contenuto del sondaggio è riassunto nel 66% di tasso di astensione previsto per la prossima tornata che coinvolgerà milioni di abitanti dalla Lettonia al Portogallo.
La scarsa affluenza alle urne in verità è un dato in costante crescita da quando si vota per mandare i rappresentanti dei vari paesi a Strasburgo.
Nel 1979 le astensioni furono del 37%, si è arrivati nel 2004 a toccare la punta massima del 54,3.
Il nuovo dato di previsione, se fosse confermato dai risultati ufficiali, farebbe segnare un altro minimo storico con la previsione del 66% di europei che se ne stanno a casa, invece che andare a votare. Continua »
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Aprile 17th, 2009 Riccardo Fucile
UOMO COLTO E ANTICONFORMISTA, UNA VITA DA ERETICO DI DESTRA
È avvenuta mercoledì, ma solo ieri è giunta notizia della scomparsa dello scrittore e giornalista Giano Accame, uno degli intellettuali eretici della destra italiana.
Con il suo lavoro Accame ha insegnato a tutte le generazioni che il confronto e la ricerca del bene comune devono prevalere sull’isolamento e il settarismo nostalgico.
Nato a Stoccarda nel 1928 è stato inviato e collaboratore di numerose testate, dal “Borghese” a “il Sabato”, dall’“Italia settimanale” a “Pagine Libere”. Tra il 1988 e il 1991 ha diretto il “Secolo d’Italia” e, negli anni Novanta, per Rai Educational ha preparato le 24 puntate dedicate alle intelligenze scomode del ‘900 (Gentile, Marinetti, Evola, Prezzolini).
Da sempre attento al futuro piuttosto che al passato, ha portato alla luce problemi che solo dopo la caduta del Muro di Berlino hanno attirato l’attenzione di tutti.
Negli anni Sessanta ha collaborato con Randolfo Pacciardi firmando il manifesto per la Nuova Repubblica, anticipando così di decenni il dibattito sul presidenzialismo. E’ accaduto lo stesso anche con Ezra Pound economista. Contro l’usura, Il potere del denaro svuota le democrazie (entrambi pubblicati da Settimo Sigillo) e Una storia della Repubblica (Rizzoli) dove, vent’anni fa, prevedeva i rischi provenienti dalla deregulation finanziaria. Continua »
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