Aprile 14th, 2009 Riccardo Fucile
AMATO PROPONE UN’IMPOSTA SPECIALE PER LA RICOSTRUZIONE, LA SOLITA UNA TANTUM CHE IN ITALIA POI DIVENTA FISSA ED ETERNA…BRUNETTA VORREBBE UN’ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA CONTRO I TERREMOTI CHE COSI’ DIVENTEREBBERO UN AFFARE PRIVATO…DUE CONCEZIONI DEL RUOLO DELLO STATO
Si tratta di due modi opposti di elaborare una risposta al rischio delle catastrofi naturali, ma anche un tentativo di avviare un dibattito sul modo in cui l’Italia potrà e dovrà aiutare le vittime del terremoto.
L’ex presidente del Consiglio Giuliano Amato ha proposto un’imposta straordinaria e speciale per la ricostruzione.
Il ministro Brunetta propone invece di rendere obbligatoria l’assicurazione contro le catastrofi naturali.
Sotto la questione tecnica si cela il tema più profondo: è compito dello Stato soccorrere quelli la cui vita è stata distrutta dall’imprevedibile?
Secondo Amato, lo Stato deve intervenire a copertura parziale dei costi della ricostruzione, preferibilmente attraverso una “una tantum” il cui utilizzo sia trasparente e che sia temporanea e mirata. Al contrario Brunetta afferma che l’Italia è uno dei pochi Paesi che caricano la ricostruzione sulle spalle del settore pubblico e che occorre cambiare registro.
In teoria la proposta di Amato, un prelievo fiscale una tantum “e tutto si sistema”, avrebbe una sua validità se non fossimo il Paese dove non c’è nulla di più definitivo del provvisorio.
Molti di voi non sono forse a conoscenza che la stratigrafia delle disgrazie nazionali è tuttora visibile nelle accise sui carburanti.
Ancor oggi, su ogni litro di benzina, paghiamo 1,90 lire per la guerra in Abissina del 1935, 14 lire per la crisi di Suez del 1956, 10 lire ciascuno per l’alluvione di Firenze del 1966, il Vajont del 1963 e il Belice del 1968. Continua »
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Aprile 14th, 2009 Riccardo Fucile
PROTESTANO CONTRO LA CATENA “MIGROS” CHE HA AFFIDATO UN APPALTO DI RISTRUTTURAZIONE A LAVORATORI ITALIANI CHE HANNO IL DIFETTO DI AVERE UNA QUALITA’ DI LAVORO MIGLIORE… IL CASO PRECEDENTE IN GRAN BRETAGNA ERA FINITO CON L’OFFERTA DI 102 POSTI IN PIU’ PER I LAVORATORI INGLESI
In Svizzera come in Gran Bretagna, la storia non cambia. Le vittime di questa crisi finanziaria sembrano proprio i lavoratori italiani che vengono sommersi da ondate di protezionismo in mezza Europa.
Dopo il caso della raffineria inglese della Total, ora nasce un nuovo contenzioso che vede coinvolti altri nostri lavoratori, colpevoli di lavorare a livelli di qualità molto elevati e spesso migliori di quelli locali.
Coi tempi che corrono, i sindacati si attaccano a tutto pur di far sfogare i propri tesserati e portare a casa qualche vittoria sulle imprese. Così accade anche nel Canton Ticino dove un contratto da 25 milioni di franchi ha scatenato una polemica feroce.
La Migros, colosso della grande distribuzione elvetica, ha affidato l’appalto di ristrutturazione della sua filiale di Locarno a manodopera proveniente da Como e da Varese.
Il caso è stato sollevato dalla Commissione paritetica cantonale, l’organismo deputato al controllo della corretta applicazione dei contratti di lavoro. Continua »
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Aprile 14th, 2009 Riccardo Fucile
CHI SI VANTA DEL RECORD DI ASCOLTI ALLA FACCIA DELLA TRAGEDIA… DOMANDE INOPPORTUNE E TELECAMERE CHE DISTURBANO IL SONNO… PERSINO CHI SI TRAVESTE DA PRETE PER ENTRARE ALL’OBITORIO
Il panorama dell’informazione gravita sempre intorno alle tragedie, è naturale che i telespettatori vengano informati, per carità . Ma c’è modo e modo.
Esiste quello rispettoso del dolore e della tragedia, pur nella libertà di informazione e di cronaca e c’è quello indecente che è andato in onda in questi giorni a cura di alcuni giornalisti.
Coloro che sono scampati a un sisma che ha fatto quasi trecento vittime, non sono riusciti a evitare un altro tipo di sciacallaggio, compiuto da taluni inviati che non hanno avuto rispetto del dolore e della stanchezza dei sopravvissuti.
La medaglia del cattivo gusto è andato al Tg1: martedì, il giorno dopo il disastro, la giornalista che conduceva in studio si è soffermata per un minuto e 9 secondi ad elencare il record di share che il notiziario aveva fatto durante la drammatica vicenda.
Ma ci sono stati episodi forse anche peggiori.
Un tizio freelance, con tanto di mini macchinetta fotografica si è travestito da prete per intrufolarsi nell’obitorio allestito dentro l’hangar della Guardia di Finanza.
All’uscita è pure scoppiato a ridere per la soddisfazione di avercela fatta. Proprio davanti alle transenne dove i parenti delle vittime aspettavano in lacrime e in silenzio il proprio turno per compiere lo straziante rito del riconoscimento.
E’ stato segnalato ai carabinieri, bloccato e denunciato: cosa non si fa per una foto… Continua »
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