Aprile 25th, 2009 Riccardo Fucile
I DATI DI UNIONCAMERE: MAI COSI’ NEGATIVO IL SALDO NEGLI ULTIMI DIECI ANNI… EMERGENZA CASSA INTEGRAZIONE IN LIGURIA E AUMENTO DELLE APERTURE DEI PROCEDIMENTI FALLIMENTARI
Mai così negativo, negli ultimi dieci anni, il saldo delle imprese italiane.
Un evidente segnale di una crisi che, secondo l’analisi delle Camere di commercio, fa paura anche se, chi è adesso sul mercato, sta facendo di tutto per sopravvivere dignitosamente, resistendo alla tentazione di abbassare la saracinesca, mentre chi vorrebbe avviare un’attività preferisce prendere tempo.
Il risultato è che tra gennaio e marzo in Italia, si è registrato un saldo negativo di 30.706 unità , pari a una riduzione dello stock delle imprese dello 0,5%.
Il quadro emerge dai dati sulla nati-mortalità delle imprese italiane nel primo trimestre di quest’anno, fotografati attraverso Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta da Unioncamere, la società consortile di informatica delle Camere di commercio italiane.
Il bilancio del trimestre è frutto della differenza tra le 118.407 imprese che hanno aperto i battenti (contro le 130.629 del primo trimestre dello scorso anno) e le 149.113 che invece li hanno chiusi (contro le medesime 152.443 dell’anno scorso).
Lo stock delle imprese a fine marzo ammonta pertanto in Italia a 6.065.232 unità . Continua »
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Aprile 25th, 2009 Riccardo Fucile
LA STORIA DIMOSTRA COME IL BOOM DEI COMBATTENTI AVVENNE QUANDO ORMAI LE TRUPPE ALLEATE ERANO ALLE PORTE… SENZA I PARTIGIANI, GLI AMERICANI CI AVREBBERO MESSO QUALCHE MESE IN PIU’ A VINCERE LA GUERRA, MA SENZA GLI ALLEATI LA RESISTENZA NON AVREBBE POTUTO NEANCHE INIZIARE.
“Piaccia o non piaccia, i partigiani sono stati fondamentali” dice il presidente Giorgio Napolitano.
E’ il momento di rispondere, visto il timore dei politici a essere tacciati di simpatie verso il fascismo, con dati ufficiali di sinistra, che tanto determinanti non sono affatto stati.
Ma quanti erano in realtà i partigiani?
Una stima ufficiale la fece nel 1944 il loro stesso comandante Ferruccio Parri, per conto del Clnai e Giorgio Bocca, nella sua “Storia dell’Italia partigiana”, mai contestata, ha dato cifre precise nell’arco degli anni bellici.
Il 18 settembre 1943, secondo le stime di Bocca, i partigiani in tutto sono 1.500, a novembre 3.800, il 30 aprile 1944 salgono a 12.600.
A luglio c’è la stima ufficiale di Parri: sono arrivati a 50.000, di cui 25.000 delle Brigate Garibaldi del Pci, 15.00 per Giustizia e Libertà del Partito d’Azione, 10.000 autonomi di area di centro, 2.000 tra socialisti delle Brigate Matteotti e repubblicani delle brigate Mazzini e Mameli.
Si arriva ad agosto 1944 a 70.000 unità , a ottobre a 80.000, poi si cala a dicembre a 50.000.
A marzo 1945 sono 80.000, il 15 aprile si arriva a 130.000 uomini e quando tutti possono dichiararsi tali, perchè l’alleato è entrato nelle città , ecco l’escalation fino a 300.000 partigiani o sedicenti tali.
Riepilogando, secondo i dati di Bocca, solo 1 partigiano su 23 ha combattuto almeno un anno; 5 su 6 hanno preso le armi negli ultimi 4 mesi e quasi 4 su 5 negli ultimi 2 mesi.
Addirittura 1 su 2 negli ultimi 10 giorni. Continua »
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