Aprile 16th, 2009 Riccardo Fucile
SILVIO COSTRINGE LA LEGA A GETTARE LA MASCHERA DI PARTITO ANTICASTA: NIENTE ELECTION DAY… PER MISERABILI INTERESSI DI BOTTEGA, LA LEGA FA SPERPERARE 400 MILIONI CHE SAREBBERO STATI DESTINATI AI TERREMOTATI… DAI CASINO’ IN CROAZIA ALLE SALE BINGO IN ITALIA, PER LORO VA BENE LA LOTTERIA, BASTA RESTARE ATTACCATI ALLA POLTRONA
Alla fine Silvio ha evitato lo scontro frontale con l’armata Brancaleone per timore di rilanciare.
Più avvezzi i leghisti al gioco d’azzardo, visto i precedenti che alcuni loro esponenti hanno coi casinò in Croazia e le sale Bingo, senza neanche i permessi, in Italia.
Eppure a Silvio, di fronte alle minacce di una crisi di governo e ad elezioni anticipate da parte della Lega, sarebbe bastato rispondere con un “0k andiamoci a contare”.
Sarebbe bastata la prospettiva di un’alleanza con Casini e Storace ( insieme stessa percentuale dei perenni ricattatori leghisti) e tanti parlamentari padani avrebbero salito le scale di via dell’Umiltà (nome emblematico) in ginocchio, nel timore di venire trombati.
Nel momento in cui Berlusconi ha il massimo consenso popolare sulla sua persona, l’ultimo ricatto di Calderoli & Co. l’avrebbero pagato caro e per molti il futuro sarebbe stato passare le giornate con la canna da pesca sulle rive del Po inquinato.
Ora si andrà a votare per il referendum non il 6-7 giugno ma il giorno dei ballottaggi per le amministrative, così il quorum non si raggiunge e la Lega continuerà a esercitare il suo potere di ricatto.
Nel frattempo avremo buttato 400 milioni di euro dalla finestra, destinati ai terremotati abruzzesi, ma sai che gliene frega in via Bellerio.
Per spiegare la “porcata” è uscito Calderoli con argomentazioni tragicomiche che vi elenchiamo. L’accorpamento sarebbe anticostituzionale e mai sarebbe stato fatto in passato. Calderoli è un dentista, non avrebbe mai passato un esame di Diritto pubblico: la segretezza dell’astensione è un argomento mai sentito finora, una balla colossale. Continua »
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Aprile 16th, 2009 Riccardo Fucile
CONTI DELLE BADANTI: I BOLLETTINI ARRIVANO A FIUMI, PECCATO SIANO PIENI DI ERRORI… SI VOLEVA FAR EMERGERE IL LAVORO NERO, MA HANNO MANDATO I BOLLETTINI A QUELLI CON POSIZIONI REGOLARMENTE DENUNCIATE
C’è a chi sono arrivati con un importo dei contributi da pagare completamente sballato, ad altri sono stati consegnati bollettini precompilati con il codice fiscale della domestica licenziata due anni prima.
C’è chi è rimasto malissimo nel ricevere il conto corrente intestato all’anziano padre o alla madre deceduti da tempo e che non avevano più bisogno della badante.
Eppure tutte queste persone avevano denunciato regolarmente l’inizio e la fine del loro rapporto di lavoro con la collaboratrice domestica, seguendo la normativa in vigore.
Accade che da fine marzo l’Inps stia spedendo, a tutti coloro che hanno alle dipendenze un collaboratore domestico, i bollettini precompilati “per facilitare il pagamento dei contributi” dovuti alle casse dello Stato.
Qualcosa deve essere come al solito andato storto e dopo anni in cui si sono registrati pesanti ritardi nell’arrivo dei bollettini, rendendo impossibile il pagamento dei contributi nei tempi richiesti, ora i conti correnti arrivano a fiumi.
Peccato che moltissimi siano completamente sbagliati.
L’Inps sta cercando di dare maggiore attenzione al settore domestico, dove si calcola che per ogni lavoratore regolare ce ne sia uno in nero.
Ma invece che cercare questi ultimi, per assurdo, sono proprio coloro che hanno seguito le regole a ritrovarsi in mano bollettini sbagliati, intestati addirittura a datori di lavori deceduti tre anni fa. Continua »
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Aprile 16th, 2009 Riccardo Fucile
SERVONO 12 MILIARDI DI EURO PER LA RICOSTRUZIONE, MA SI PARLA DI PRELEVARE DAL 5 PER MILLE, L’UNICA FONTE DI SOSTENTAMENTO DEL VOLONTARIATO…POI SI PARLA DI TASSA SULLA BENZINA, SIGARETTE E ALCOLICI… INFINE UNA LOTTERIA… CENTRODESTA SVEGLIA: TANTO VALEVA TENERSI VISCO
Il terremoto ha devastato un intero territorio, abbiamo visto le immagini televisive. Ma temiamo che la scossa sia arrivata anche ai Palazzi romani, creando, soprattutto al Ministero dell’Economia, degli scompensi di equilibrio finanziario notevoli.
Di fronte a un lievitare dei costi previsti per la ricostruzione degli edifici e delle infrastrutture rase al suolo dal sisma, che dagli iniziali 7 miliardi ha visto la cifra arrivare agli attuali 12 miliardi, c’e’ stata una giusta preoccupazione da parte del governo su dove e come trovare i denari necessari. Abbiamo così potuto constatare che siamo un Paese con le pezze al sedere, non c’è mai un euro per nulla: sono stati trovati per ora 100 milioni per gli interventi immediati, altri 200 arriveranno dal fondo catastrofi della Ue, di altro non si sa.
In compenso sono state annunciate le seguenti misure capestro. Attingere ai fondi del 5 per mille dell’Irpef, una parte di quei soldi per cui in ogni caso esiste un tetto di spesa che non può superare i 380 milioni totali.
Mossa infelice, sia perchè al massimo puoi recuperare 200 milioni tra 4 anni ( questi sono i tempi di pagamento attuali dello Stato), ma soprattutto perchè vai a colpire le associazioni di volontariato che vivono su questo contributo e che spesso lo hanno già messo a bilancio o dato in garanzia alle banche per dei prestiti. Continua »
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