Aprile 27th, 2009 Riccardo Fucile
NEL 2008 SU 36.952 CLANDESTINI SBARCATI A LAMPEDUSA, OLTRE 7.500 ERANO TUNISINI… MARONI A FINE GENNAIO VA A TUNISI E OTTIENE AL MASSIMO IL RIMPATRIO DI 500 IRREGOLARI SPALMATI IN SEI MESI E SPACCIA L’OPERAZIONE COME UN SUCCESSO…ORA SI SCOPRE PURE CHE TUNISI HA BLOCCATO TUTTO “PERCHE’ TORNANO DALL’ITALIA MALATI DI AIDS O DROGATI E L’ITALIA DEVE PAGARE LE CURE”… LA PROSSIMA VOLTA A TUNISI ANDATECI A MANGIARE IL COUS COUS, INVECE CHE A FARVI PRENDERE PER IL CULO
Non bastava la brutta figura rimediata con Malta, ora tocca nuovamente alla Tunisia. Ricorderete che a fine gennaio Maroni era andato in pompa magna in Tunisia per stipulare un accordo “decisivo” con il governo di Tunisi che “avrebbe risolto tutti i nostri problemi”, permettendo il rimpatrio dei clandestini tunisini che nel 2008 erano sbarcati a Lampedusa in numero di circa 7.500 sui 36.952 totali.
Era il periodo della grande emergenza, in cui il centro di accoglienza di Lampedusa era arrivato ad avere quasi 1.800 ospiti, creando l’insurrezione dei cittadini contro Maroni che li voleva trattenere tutti sull’isola.
Scoppiò persino l’incendio del Centro e alla fine circa 1.000 vennero spostati altrove.
Ma ritorniamo all’incontro di Tunisi che non era certo il primo.
Altri accordi erano stati fatti nel 1999 e nel 2003, ogni volta prevedevano forniture a carico dell’Italia di motovedette, progetti bilaterali, aumento dei visti ed elargizioni varie per la modica cifra di 15 miliardi di euro.
Il foularino verde di Maroni non intenerisce le autorità tunisine che, su 7.500 rimpatri proposti, ne accetta appena 500 e pure spalmati nell’arco di sei mesi.
Non gradiscono “rientri forzati di massa” per l’impatto mediatico che potrebbero avere, determinando proteste e calo della popolarità del governo tunisino. Abbiamo esportato si vede almeno la fissa dei sondaggi.
Tunisi in pratica può accettare 7, dicasi 7, rimpatri al giorno. Massimo finale 500 rimpatri in sei mesi.
Maroni torna a Roma con questo accordo patacca, ma ha il coraggio di andare in Tv e spenderselo come “un grande successo”. Continua »
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Aprile 27th, 2009 Riccardo Fucile
STUDIO DI BANKITALIA: IL POTERE DI ACQUISTO HA PRIVILEGIATO AUTONOMI, DIRIGENTI E PENSIONATI… I PIU’ PENALIZZATI GLI INSEGNANTI
A spiegare la dinamica dei redditi e della ricchezza negli ultimi 15 anni, è stato il direttore del servizio studi di struttura economica e finanziaria della Banca d’Italia in un’audizione alla commissione lavoro del Senato.
E’ emerso che la rete di tutela italiana è debole e carente nei momenti di crisi.
Se la percentuale di ricchi e poveri rimane stabile, è interessante analizzare il rimescolamento delle carte all’interno delle classi sociali che negli ultimi anni è stato profondo ed è avvenuto ancor prima dell’avvento dell’euro, da molti indicato come principale fonte di perdita del reddito per i dipendenti.
Nel periodo esaminato, la crescita delle retribuzioni lorde reali unitarie è stata contenuta e pari allo 0,6%.
Tra il 1996 e il 2006 il reddito disponibile è aumentato dell’1,2% l’anno, ma per le famiglie degli autonomi la crescita è stata del 2,6%, per i dirigenti pubblici e privati dell’1,5% e per i pensionati dell’1,6%.
Aumenti molto più contenuti si sono verificati invece per operai (+0,6%) e soprattutto impiegati
(+ 0,3%) tra i quali vanno compresi anche i quadri intermedi, gli impiegati direttivi e gli insegnanti. Come risultato la percentuale dei poveri (coloro che percepiscono un reddito inferiore al 60% di quello medio) appartenenti a queste due classi sociali è salita dal 27 al 31% tra gli operai e dal 7 all’8% tra gli impiegati, mentre è scesa tra gli autonomi.
Il quadro si fa ancora più grave per i lavoratori atipici in caso di recessione perchè “sono i meno protetti dagli ammortizzatori sociali” e pesa “la mancanza di strumenti di sostegno al reddito”.
Per i giovani inoltre i salari all’ingresso si sono ridotti in termini reali. Continua »
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Aprile 27th, 2009 Riccardo Fucile
ALLA MADDALENA LAVORANO DA MESI CIRCA 1.000 OPERAI PER OPERE IL CUI COSTO E’ DI CIRCA 400 MILIONI CHE ANDRANNO PAGATI COMUNQUE.…. I NO GLOBAL A CONTESTARE CI SARANNO LO STESSO E QUINDI ANCHE LA POLIZIA… IN PIU’ I DISAGI PER I TERREMOTATI CHE NON AMANO LE FICTION TV
L’annuncio di Silvio Berlusconi di spostare la sede del G8 che vedrà , all’inizio di luglio, riunirsi in Italia oltre 30 capi di Stato e di governo, dall’isola della Maddalena alla caserma della Guardia di Finanza di Coppito, in Abruzzo, rientra sicuramente nei “colpi di teatro” che il premier ama particolarmente.
Non sappiamo se è andato a braccio o se prima ha fatto un sondaggio di conferma sul “gradimento” da parte dell’opinione pubblica, ma certamente ha rivendicato la scelta come “sua decisione”. Avvalorata dal fatto che ciò produrrebbe un risparmio per le casse statali pari a 220 milioni di euro che potranno così essere dirottati ai terremotati.
A parer nostro si tratta di una scelta economicamente sbagliata e i 220 milioni di risparmio ci potrebbero essere solo se lo Stato non pagasse le fatture per i lavori regolarmente svolti dalle imprese che da mesi operano alla Maddalena.
Invertendo il concetto espresso dal premier, ci chiediamo: se andava recuperata una somma da destinare alle popolazioni dell’Abruzzo colpite dal sisma, perchè non si è deciso di indire l’election day il 6-7 giugno, che ne avrebbe fatti risparmiare il doppio?
Se poi si tratta di cercare un effetto mediatico dell’evento è un altro discorso, anche se riteniamo che i 40.000 senza tetto abbiano bisogno di case più che di finire sulle Tv di tutto il mondo, a causa della disgrazia che li ha colpiti.
Fatta questa premessa, ragioniamo coi dati precisi e “fatture” alla mano.
Intanto chi partecipa al G8: oltre i capi di Stato, vi saranno 3.000 delegati, 4.500 giornalisti, 16.000 rappresentanti delle forze dell’ordine. Continua »
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