Aprile 2nd, 2009 Riccardo Fucile
GHEDDAFI IL 4 MARZO HA FATTO SEQUESTRARE IL PESCHEREGGIO “CHIARALUNA” DI MARZARA DEL VALLO CON DIECI UOMINI DI EQUIPAGGIO, A 40 MIGLIA DELLA COSTA LIBICA, IN ACQUE INTERNAZIONALI… MA NON VEDE PARTIRE DA SOTTO CASA 863 CLANDESTINI DIRETTI IN ITALIA… SE VOLESSE, NON AVREBBE BISOGNO DEL PATTUGLIAMENTO CONGIUNTO, DI MOTOVEDETTE BASTANO LE SUE… ALTRO CHE FARCI PRENDERE PER I FONDELLI
Che fine hanno fatto gli accordi con la Libia che avrebbero dovuto mettere fine al traffico di uomini verso l’Italia?
Berlusconi ha riportato pure personalmente la Venere di Cirene, ricevendo in cambio 3 dromedari, ma a parte la ratifica (tardiva pure) del Trattato di Amicizia tra Italia e Libia e l’esborso della bella cifra di 3,4 miliardi di euro a favore del colonnello nei prossimi 20 anni, per riparare ai presunti danni di guerra, che risultato abbiamo ottenuto?
Per ora il sequestro illecito da parte delle autorità libiche del peschereccio di Marzara del Vallo “Chiaraluna”, sequestrato il 4 marzo, con a bordo 10 uomini di equipaggio ad opera di una motovedetta libica a ben 40 miglia dalla costa.
Acque internazionali per tutti i Paesi del mondo, ad eccezione della Libia che sostiene unilateralmente che le sue iniziano a 70 miglia dalla costa.
Chissà come mai, quando vogliono, gli uomini di Gheddafi sanno essere efficienti nella sorveglianza delle proprie frontiere, addirittura sfoderano in dotazione le motovedette.
Vedette che vedono solo quello che gli pare, visto che non vedono mai i barconi dei clandestini che partono dalle proprie coste per raggiungere la Sicilia e Lampedusa.
All’impermeabilità in direzione nord-sud continua si vede fare riscontro il colabrodo in direzione sud-nord…
Nonostante i proclami del dirimpettaio Maroni che spara a salve da mesi, ecco i dati: in settimana due sbarchi con 244 clandestini in Sicilia, altre 219 persone sbarcate a Lampedusa, nelle ultime ore 153 migranti sbarcati a Scoglitti, 249 disperati arrivati a Portopalo di Capo Passero.
Totale 863 persone in sette giorni. Continua »
argomento: Berlusconi, governo, Immigrazione, Sicurezza | Commenta »
Aprile 2nd, 2009 Riccardo Fucile
DOPO LE INDUSTRIE E I DENTISTI, ORA I TEDESCHI SCELGONO LA POLONIA ANCHE PER FARSI I CAPELLI… A OSINOW DOLNY LA META’ DEGLI ABITANTI VIVE DI FORBICE E PETTINE… TAGLIO QUATTRO EURO, CON LO SHAMPOO SI ARRIVA A SEI… PREZZI BASSI, LA GENTE IN CODA
A fare le spese della globalizzazione sono adesso i parrucchieri tedeschi che lavorano nella fascia orientale del Paese, al confine con la Polonia.
Molti polacchi hanno capito che è meglio rimanersene a casa, in quanto è la clientela estera che corre a farsi servire da loro.
In Germania finora era stata la grande industria a delocalizzare all’Est, mentre nel settore dei servizi i primi a fiutare l’affare sono stati i grandi alberghi a 5 stelle della capitale che da anni mandano a far lavare la biancheria a prezzi stracciati nelle lavanderie dietro il confine polacco, distante appena 70 km dalla Porta di Brandeburgo.
Era poi toccato ai dentisti di mezza Germania scoprire con amarezza che molti loro clienti trovavano più conveniente recarsi in bus o in aereo in Polonia, Ungheria e Repubblica ceca.
Dal 21 dicembre 2007, ovvero da quando sono stati tolti i controlli al confine tra la Germania e i suoi due vicini ad Est, ovvero Polonia e Repubblica Ceca, l’economia della striscia di territorio lungo la frontiera segnata dai fiumi Oder e Neisse ha subito un tracollo.
Ogni giorno la linea di confine è attraversata da due flussi di persone: idraulici, falegnami e muratori polacchi diretti in Germania e dall’altro cittadini tedeschi che vanno a fare acquisti nei Polenmarkte, i mercatini polacchi che hanno le stesse merci che si trovano in territorio tedesco, ma a prezzi imbattibili. Continua »
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Aprile 2nd, 2009 Riccardo Fucile
RIVISTO E RIDIMENSIONATO D’INTESA CON LE REGIONI… DI FRONTE A PARERI DI INCOSTITUZIONALITA’, IL GOVERNO LIMITA GLI INTERVENTI ALLE SOLE ABITAZIONI RESIDENZIALI UNI E BIFAMILIARI E ALLE PALAZZINE NON OLTRE I 1.000 METRI CUBI… SARANNO LE REGIONI A STABILIRE DOVE E COME SI POTRA’ COSTRUIRE… IL GETTITO IVA ANDRA’ ALLE REGIONI PER FAVORIRE L’EDILIZIA PUBBLICA
Si profila una bozza di intesa tra Governo E Regioni sul piano casa. Esso dovrà interessare solo le abitazioni residenziali unifamiliari e bifamiliari di volumetria non superiore a 1.000 metri cubi.
Solo in questi casi sarà possibile ampliare il volume entro il limite del 20%, aumentabile al 35% solo in casi di demolizione e ricostruzione secondo tecniche di bioedilizia.
Le Regioni avranno 90 giorni di tempo per approvare una legge in materia e le leggi regionali avranno una validità definita e comunque non superiore a 12 mesi dalla loro entrata in vigore.
Il nuovo piano casa recepisce quasi integralmente la bozza votata all’unanimità dalle regioni, frutto di un lungo confronto con l’esecutivo, che fissa paletti precisi.
I lavori di ampliamento e ricostruzione possono essere esclusi o limitati nei centri storici e nei parchi.
Berlusconi è apparso alquanto contrariato della piega che ha preso il braccio di ferro con le regioni, ma di fronte alle eccezioni di incostituzionali ha dovuto arrendersi.
Ma cosa resta del vecchio piano casa “motore per il rilancio dell’economia” ?
Non molto in effetti. Non c’è la possibilità di ampliare case e demolire edifici fuori da tutti i vincoli urbanistici, edilizi ed ambientali, come prevedeva invece la prima bozza del governo. Continua »
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