BARBA E CAPELLI? OLTRE IL CONFINE POLACCO
DOPO LE INDUSTRIE E I DENTISTI, ORA I TEDESCHI SCELGONO LA POLONIA ANCHE PER FARSI I CAPELLI… A OSINOW DOLNY LA META’ DEGLI ABITANTI VIVE DI FORBICE E PETTINE… TAGLIO QUATTRO EURO, CON LO SHAMPOO SI ARRIVA A SEI… PREZZI BASSI, LA GENTE IN CODA
A fare le spese della globalizzazione sono adesso i parrucchieri tedeschi che lavorano nella fascia orientale del Paese, al confine con la Polonia.
Molti polacchi hanno capito che è meglio rimanersene a casa, in quanto è la clientela estera che corre a farsi servire da loro.
In Germania finora era stata la grande industria a delocalizzare all’Est, mentre nel settore dei servizi i primi a fiutare l’affare sono stati i grandi alberghi a 5 stelle della capitale che da anni mandano a far lavare la biancheria a prezzi stracciati nelle lavanderie dietro il confine polacco, distante appena 70 km dalla Porta di Brandeburgo.
Era poi toccato ai dentisti di mezza Germania scoprire con amarezza che molti loro clienti trovavano più conveniente recarsi in bus o in aereo in Polonia, Ungheria e Repubblica ceca.
Dal 21 dicembre 2007, ovvero da quando sono stati tolti i controlli al confine tra la Germania e i suoi due vicini ad Est, ovvero Polonia e Repubblica Ceca, l’economia della striscia di territorio lungo la frontiera segnata dai fiumi Oder e Neisse ha subito un tracollo.
Ogni giorno la linea di confine è attraversata da due flussi di persone: idraulici, falegnami e muratori polacchi diretti in Germania e dall’altro cittadini tedeschi che vanno a fare acquisti nei Polenmarkte, i mercatini polacchi che hanno le stesse merci che si trovano in territorio tedesco, ma a prezzi imbattibili.
Il quotidiano Die Welt rivela che i tedeschi fanno poi la coda per farsi tagliare i capelli oltrefrontiera, a un costo di poco superiore a quello di un caffè al tavolo.
Il villaggio polacco di Osinow Dolny, situato sul fiume Oder, ha ormai la più alta densità di barbieri e parrucchieri.
Su 200 abitanti, la metà si guadagna da vivere con pettini e forbici e ovunque compaiono negozi con l’insegna “Damen undHerren Friseur”.
Molte le donne, compresa anche il sindaco del paese. La ressa dei tedeschi è tale che i negozi rimangono aperti anche la domenica, mentre il sabato le signore che vogliono farsi tagliare o tingere i capelli devono fare la fila.
I prezzi sono cosi bassi da attirare anche i berlinesi che nel fine settimana approfittano per fare il pieno di benzina a metà prezzo e portarsi a casa sigarette, carne e salumi.
Un taglio di capelli per uomo o donna costa, infatti, appena 4 euro, con lo shampoo si arriva a sei, Prezzi cosi irrisori, rispetto al minimo di 20 euro per un taglio da uomo in Germania e 40 euro per le signore, si spiegano anche con la crisi economica che sta mandando in rovina l’economia dei Paesi dell’Est, le cui monete hanno subito un deprezzamento notevole.
In Polonia con barba e capelli si sopravvive, mentre in Germania i colleghi stanno chiudendo bottega.
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