A GRILLO BASTANO 23.121 ISCRITTI ON LINE PER L’INCIUCIO CON LA DESTRA DI FARAGE, MA ALL’INTERNO SCOPPIA LA POLEMICA
HANNO VOTATO MENO DI 30.000 PERSONE SUGLI 80.000 AVENTI DIRITTO… IL DEPUTATO IANNUZZI: “BEPPE TORNI SUI PROPRI PASSI”
Il referendum delle polemiche si chiude con l’esito più atteso e auspicato da Grillo e Casaleggio: il Movimento 5 stelle si alleerà con Nigel Farage in Europa.
Gli iscritti al blog hanno deciso (23.192 preferenze su 29.584 voti) che è questa la strategia migliore per i propri eurodeputati.
Al secondo posto (3.533 voti) l’adesione ai “non iscritti”, al terzo (2.939) i conservatori dell’Ecr.
Tra le opzioni non c’era quella dei Verdi perchè, secondo la versione ufficiale del Movimento, “hanno posto veti e non hanno dato certezze”, mentre l’European green party dice che è stata una delusione non vedersi nella lista (“Eravamo disposti al dialogo”).
Ma l’aria in casa 5 stelle è sempre più pesante.
Prima i contatti riservati dello staff con l’Ukip, poi il pranzo a Bruxelles tra i due leader e infine due settimane di presentazione di Farage e delle sue idee sul blog.
La critica di molti è che il voto sia stato fortemente influenzato da Grillo e Casaleggio ormai convinti che fosse quella la soluzione migliore.
Il messaggio per oltre quindici giorni è stato “Farage non è razzista o xenofobo” e ancora: “I media e la politica tradizionale hanno paura perchè insieme potremmo essere molto potenti”.
Versione ufficiale non condivisa da molti dentro il Movimento, tanto che qualcuno azzarda che questa potrebbe essere una scelta che porta ad una riflessione seria. Spaccatura? La decisione non sembra sufficiente per far arrivare a tanto.
Chi festeggia è il politico inglese, che da ora avrà più chance di veder nascere il suo gruppo (servono almeno 25 eurodeputati che rappresentino un minimo di 7 stati): ”Sono estremamente soddisfatto del risultato. Sarò lieto di lavorare con il Movimento 5 Stelle per una vera voce di opposizione in seno al Parlamento Europeo. Con Grillo saremo il ‘dream team’ della democrazia ed un incubo per Bruxelles”.
Ma se non ce la facessero, i 5 stelle dovrebbero optare per la seconda opzione votata: la non adesione a nessun gruppo, ovvero la condanna all’irrilevanza.
Tanti i parlamentari a 5 stelle che nel corso delle ore hanno manifestato il loro dissenso.
Prima la deputata Giulia Sarti che si è fatta fotografare mentre si tappava il naso: “Voto turandomi il naso e per non far vincere Farage”.
Ma non solo. Anche Cristian Iannuzzi, Paola Pinna, Francesco D’Uva e Lugi Gallo hanno espresso le loro perplessità e in molti hanno dichiarato l’astensione.
Il primo a parlare nel dopo risultato è Iannuzzi: “Spero che, anche alla luce della crescente insoddisfazione che traspare tra i frequentatori della rete e tra gli attivisti locali, Beppe Grillo abbia l’umiltà ed il coraggio di tornare sui propri passi e di ascoltare. Sono consultazioni falsate”.
(da “Huffingtonpost“)
Leave a Reply