A LIBERO NON SANNO LEGGERE I REPORT SUI VACCINI
ERA STATO SPIEGATO IL MOTIVO SUL 101% DI VACCINI IN CAMPANIA
Può sembrare accanimento terapeutico, ma l’informazione dovrebbe (anche se in realtà la forma verbale ideale è ‘deve’) essere corretta.
E, invece, ancora una volta il quotidiano di Pietro Senaldi (questa volta nella sua edizione online) si distingue per aver citato numeri a caso, senza spiegarli.
Eppure nel report del Ministero della Salute sul numero di immunizzazioni effettuate nel nostro Paese (aggiornato più volte al giorno) è tutto spiegato nel dettaglio. Nonostante questo, Libero sui vaccini in Campania fa ironia e chiama quasi al complotto.
Questo l’articolo pubblicato sull’edizione online del quotidiano a firma Alessandro Gonzato.
All’interno del pezzo si fa ironia su quel 101% che risultava (giorni fa) sui vaccini fatti in Campania: «Com’ è possibile: San Gennaro il cui sangue lo scorso 16 dicembre non s’ è sciolto ha comunque compiuto o’ miracolo? Non lo escludiamo».
Ovviamente non c’è nessun miracolo. E per smentire questa narrazione basta andare a leggere nel dettaglio quella tabella pubblicata dal Ministero della Salute.
La disparità tra le dosi a disposizione e le (prime) inoculazioni fatte in Campania (e non solo, visto che ieri la stessa situazione è stata riscontrata sull’Umbria) è dovuta alla possibilità di ricavare sei dosi da una stella fiala di vaccino Pfizer-BioNTech.
Il tutto era certificato anche dall’Aifa che, proprio nel giorno del Vax-day del 27 dicembre, aveva spiegato la possibilità di ottenere sei dosi e non solo cinque.
Era tutto scritto e bastava leggere
Il resto lo ha fatto il sistema che conteggia le dosi basandosi sulle cinque dosi iniziali, visto che non tutte le sedi di somministrazione del vaccino anti-Covid in Italia hanno la strumentazione adatta per ottenere quel surplus. Insomma, era tutto facile e alla luce del sole. Ed era tutto scritto nel report quotidiano.
Eppure Libero sui vaccini in Campania non l’ha fatto.
(da Giornalettismo)
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