A VERONA LA LEGA SCRIVE AI “CAPIFAMIGLIA”: “VOTATE SBOARINA”
BENVENUTI NELL’ 800… A QUANDO I MATRIMONI COMBINATI E LA MOGLIE MASSAIA?
“Alla cortese attenzione del capofamiglia”. Inizia così la lettera inviata dalla Lega ai cittadini di Verona per invitarli a confermare con il voto, domenica 12 giugno, Federico Sboarina come primo cittadino. “Barra il Simbolo della Lega – Sboarina sindaco”, l’invito contenuto nella missiva. Ma a suscitare le polemiche è stata appunto l’intestazione della lettera. Quella del ‘capofamiglia’ è una figura che non esiste più dal 1975: la riforma del diritto di famiglia abroga tale termine.
Ma evidentemente il Carroccio e il suo candidato non lo sanno e preferiscono indirizzare le lettere al ‘capofamiglia’, appunto, che fino al 1975 era l’uomo, al quale venivano riconosciuti giuridicamente e socialmente autorità sugli altri membri.
Protesta contro la trovata del partito di Salvini aSimona Malpezzi, capogruppo dem in Senato. “Peccato che il Carroccio scriva ad un’Italia che non esiste più, nella società e nell’ordinamento giuridico, ma di cui loro sentono certamente la mancanza. Una lettera che parla della visione distorta e misogina che i sovranisti continuano ostinatamente ad avere’. Le donne, le elettrici, sanno benissimo cosa scegliere e non si fanno certo dettare la linea politica dagli uomini di casa”
(da agenzie)
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