ALEMANNO TRAVOLGE RUTELLI E I SALOTTI CHIC
IL COLONNELLO PERDE IL PARTITO MA TROVA IL POPOLO ROMANO CHE LO INCORONA GENERALE…
Scriviamo questo brevo commento mentre è ancora in corso a Roma lo spoglio delle schede per l’elezione del successore di Walter Veltroni al Campidoglio: Si profila un netto successo del candidato del Centrodestra Gianni Alemanno che pur partiva con 5 punti di distacco da quello del Centrosinistra Francesco Rutelli. Ora il distacco pare sia di circa 5 punti, ma a favore di Alemanno che sarà quindi eletto Sindaco della Capitale.
Un successo che ha una serie di motivazioni che cerchiamo di sintetizzare.
1) La Sinistra Veltroniana si è sfasciata completamente, lasciando “il re nudo” con la sua corte di artisti, saltimbanchi, benestanti, registi, miliardari, ballerine, mantenute d’alto bordo, nani e mangiafuochi: il film è finito e il popolo romano ha scritto impietosamente “the end” a una gestione fallimentare della città e dei suoi problemi reali, delle sue periferie degradate e dei quartieri abbandonati. Se qualcuno ha pure remato contro, per mettere in difficoltà Veltroni, lo si saprà a breve, certamente risalgono le quotazioni di Bersani e dell’apparato dalemiano, pronto alla restuarazione diessina.
2) Il Centrodestra al ballottaggio a Roma si è presentato unito e ha vinto, grazie anche all’appoggio determinante e dichiarato di Storace e Baccini e a quello sottointeso dell’Udc. Questo nonostante qualcuno avesse cercato anche questa volta di “emarginarli”, con l’unico scopo di nascondere la propia strategia “ad escludendum”. Bravo Berlusconi a chiedere il loro voto apertamente, bravi loro a darlo, anche se avrebbero avuto più di un motivo legittimo di rispondere picche a chi gli ha negato l’apparentamento che in altre città ( vedi Pisa) è stato concordato…stavolta Fini non è riuscito a farci perdere. La strada da percorrere è quella di ritrovare una coesione di tutte le componenti, un Centro senza Destra escluderebbe troppi Italiani che hanno diritto ad essere rappresentati.
3) Il Centrodestra ha vinto perchè ha parlato ” il linguaggio popolare” delle borgate romane, dei ceti medi e proletari. Ricordiamo una intervista al regista Vanzina che, a proposito del voto al ballottaggio, durante il ponte del 25 aprile preconizzò una vittoria di Alemanno in quanto “Rutelli prende i voti dei borghesi ricchi che andranno nelle loro ville al mare, Alemanno quelli degli abitanti delle borgate che non hanno soldi per andare in vacanza, resteranno a Roma e voteranno Centrodestra”. Quando qualcuno sorride con compatimento alle nostre tesi su come una Destra o è popolare, sociale e nazionale o non è, si legga i risultati elettorali nei prossimi giorni e vada a vedere per chi hanno votato le periferie degradate. Troverà la risposta a tanti dubbi: meno liberalismo selvaggio e più misure sociali ( carovita, ambiente, immigrazione, criminalità , case popolari), questo chiede la gente al Centrodestra.
4) Sconfitti, oltre che i manutengoli dei salotti buoni radicalchic, speriamo lo siano e lo restino anche i palazzinari romani, le ” grandi famiglie” dei costruttori che già si apprestano a “cambiare casacca” per continuare i loro traffici. Un banco di prova per la giunta Alemanno sarà proprio se e come riuscirà a “gestire” cariche di Enti, appalti e uffici, dando un segnale di “discontinuità ” col passato…altrimenti a nulla sarebbe servita la vittoria elettorale.
5) Emblematico che Roma abbia un sindaco di AN, proprio mentre viene decretata la fine di AN. Il processo di annullamento nel PdL meritava altri tempi e motivazioni meno squallide, lo diciamo da tempo. L’elezione di Alemanno, non fatevi illusioni, non cambierà il quadro, anzi Alemanno verrà “imbalsamato” al Campidoglio per 5 anni (come fu per Veltroni) e sarà un ex colonnello promosso generale. Gli altri colonnelli troveranno la promozione al Governo, il capo supremo ha già trovato la “Camera” adatta a lui. Al di là dell’entusiasmo per una “vittoria sul campo”, grazie all’apporto di tutto il Centrodestra unito, resteranno invariati i problemi circa una politica che veda una destra protagonista. Il popolo romano un segnale l’ha dato: che qualcuno ci rifletta, invece che pensare solo alle poltrone e ai ricatti di Bossi.
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