ANCHE LA MARE IONIO SALVA 30 MIGRANTI, TRA CUI DUE DONNE INCINTE E UNA BAMBINA DI UN ANNO
IL SALVATAGGIO IN ACQUE INTERNAZIONALI, SALVINI STREPITA: “NON POSSONO SBARCARE IN ITALIA”…AVANTI COSI’, QUANDO LE DENUNCE E LE SENTENZE SI ACCUMULERANNO, QUALCUNO IL CIELO LO VEDRA’ A SCACCHI PER IL RESTO DELLA SUA VITA
Le navi italiane nel Mediterraneo con migranti a bordo adesso sono due.
Alla Cigala Fulgosi della Marina Militare, che questa mattina ha soccorso 36 persone, si aggiunge la Mare Jonio, il rimorchiatore della piattaforma civile Mediterranea che ha appena imbarcato 30 persone, tra cui una bambina di un anno.
“Il soccorso – spiega Luca Casarini, di Mediterranea – è avvenuto a una quarantina di miglia dalle coste libiche. La Mare Jonio stava completando la giornata di pattugliamento ed era sulla rotta di rientro, quando ha intercettato a vista un gommone in avaria, con acqua all’interno. Sopra c’erano 25 uomini, 3 donne di cui due incinte e una bambina piccola con la mamma. Li abbiamo presi a bordo e abbiamo subito avvertito il Centro coordinamento soccorsi di Roma per avere un porto sicuro dove sbarcare. Siamo in attesa di risposta”.
Due navi, una militare l’altra civile. Sessantacinque migranti da sbarcare. Si profila dunque l’ennesimo braccio di ferro con il Viminale e il suo titolare, Matteo Salvini, che già questa mattina aveva rilanciato su twitter il suo mantra #portichiusi, mettendo in difficoltà la ministra della Difesa Elisabetta Trenta.
E ora, alla notizia del salvataggio effettuato dalla Mare Jonio, rilancia: “Un conto è una nave della Marina Militare, che attraverso il suo ministro di riferimento si assumerà le proprie responsabilità , un altro una nave di privati o dei centri sociali come la Mare Jonio. Per loro, i porti restano chiusi”.
Porti chiusi e celle del carcere che si apriranno per chi viola la legge.
(da agenzie)
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