BERLUSCONI FURIOSO: ASSERRAGLIATO AD ARCORE, MINACCIA LA CRISI DI GOVERNO
IL CAVALIERE SPERAVA NELL’AIUTINO DEL PD PER RESTARE A GALLA ANCORA QUALCHE MESE, MA EPIFANI VUOLE ANCORA POTER USCIRE DI CASA
Dopo tre giorni di calma, tornano a spirare venti di crisi sul Governo.
Questo perchè Silvio Berlusconi, chiuso ad Arcore con figli e legali, afferma chi ha avuto modo di sentirlo nelle ultime ore, sarebbe furioso.
Con chi c’è l’ha? In primis contro gli esponenti del Pd della Giunta per le immunità del Senato, che hanno già – è la convinzione dell’ex capo del governo – deciso a prescindere di votare a favore della decadenza: un voto politico, non certo una decisione presa sulla base del diritto, è lo sfogo
Dunque oggi era la giornata nella quale si riuniva la Giunta che deve decidere sulla decadenza del Cavaliere dopo la condanna per frode fiscale, sulla base della legge Severino.
Quando sono quasi le 21, dopo sei ore di braccio di ferro, il presidente, Dario Stefano, propone di aggiornare la riunione della Giunta: «È molto probabile che ad un voto si arriverà domani sera».
Il relatore, Andrea Augello, dovrà ancora completare la sua relazione. Ne manca una parte che si è riservato a presentare martedì, fra mezzogiorno e le 14.
Ma ecco il motivo che rischia di far cadere il governo Letta: il Pdl chiede subito il rinvio, motivandolo con tre pregiudiziali di costituzionalità , presentate dal relatore Augello. Pd e grillini vogliono respingere queste pregiudiziali e chiedono di andare a oltranza, cioè con il voto in serata. Poi si arrendono: «Ma non si vada oltre martedì».
A questo punto si registra la dura presa di posizione Renato Schifani, capogruppo Pdl al Senato: «Dalla giunta provengono segnali di muro contro muro. Un inaccettabile atteggiamento da parte del Pd e di M5S che intendono votare martedì contro le pregiudiziali formulate dal relatore. Se dovesse succedere questo, non credo che si potrebbe più parlare di maggioranza a sostegno del governo».
Domani è un altro giorno, si vedrà .
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