BOCCIATA LA TASSA SUL LUSSO DALLA CORTE COSTITUZIONALE
CHE FIGURA DA PIRLA: ORA LO SPOCCHIOSO SORU DOVRA’ RESTITUIRE 27 MILIONI DI EURO
La Regione Sardegna dovrà restituire indietro ventisette milioni di euro ai non residenti in Sardegna che possiedono una seconda casa sull’isola e ai possessori di seconde case che hanno versato la tassa sulle plusvalenze immobiliari secondo la tassa sul lusso approvata per la prima volta dal Consiglio regionale della Sardegna nel maggio del 2006. In totale si tratta si 36.823 contribuenti che hanno versato la tassa e che ora verranno risarciti dall’organismo regionale. Questo dopo la clamorosa bocciatura della tassa da parte della Corte Costituzionale nel febbraio di quest’anno. Sentenza che dà ragione ai non residenti nell’isola che possiedono una seconda casa per le loro vacanze e che hanno versato il balzello nelle casse della Regione. In realtà spesso questa tassa non colpiva certo i “milionari”, ma chi, emigrato in continente, aveva magari ancora in Sardegna una piccola casetta ereditata dai familiari e che costituiva quindi la base di appoggio per un vacanza estiva non certo all’insegna del lusso, di cui senza dubbio è maggiormente esperto il capitalista rosso Soru, governatore della Regione.
Per Soru si tratta di un vero e proprio smacco, visto che la Regione contava di recuperare, tra tasse sulle seconde case, maxi yacht sopra i sedici metri e aerei privati, la somma di 100 milioni di euro. Come dire che gli articoli 2 e 3 della legge regionale del maggio 2006 si sono rivelati un vero e proprio bluff, come denunciato dai partiti del Centrodestra locali che avevano contestato aspramente tale legge, evidenziando che essa avrebbe dato un colpo mortale all’economia turistica della Sardegna, facendo fuggire investitori e turisti, cosa che si è puntualmente avverata. Nonostante le critiche feroci, provenienti da più parti, lo spocchioso Soru, con la sua aria da padreterno perenne, ripropose la tassa anche nella Finanziaria 2007, come se nulla fosse… A quel punto sono piovuti ricorsi sia da parte di associazioni che di privati cittadini e il caso è stato rimesso alla decisione finale della Corte Costituzionale che ha dato torto a Soru definitivamente. Per i turisti che trascorrono le loro vacanze in Sardegna è una vittoria. La Regione comincerà a rimborsare il maltolto attraverso la banca che ha in gestione la tesoreria della Regione e a tal fine si stanno predisponendo i relativi tabulati. Ricordiamo la presunzione di Soru in un dibattito televisivo con la Michela Brambilla, accusata di non conoscere alcuni dati economici della Regione dal “professor so tutto”…. Ora il saccente capitalista miliardario è scivolato sulla buccia di banana di “non conoscere le leggi dello Stato” e ha rimediato la figura del pirla, costringendo a un lavoro inutile ed extra i dipendenti regionali, che prima incassano e poi devono restituire il malloppo: e chi lo paga questo lavoro inutile ora? I cittadini già abbastanza vessati o chi ha sbagliato e ha perseverato nell’ errore? Ah già , dimenticavamo che lui non sbaglia mai, avranno sbagliato i giudici ovviamente, nessuno è alla sua altezza…anche quando viene spernacchiato come l’ultimo dei pirla da una sentenza .
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