BOMBA CARTA CONTRO GLI EX ABITANTI DEL CAMPING RIVER
IL FALLIMENTO DELLA RAGGI E SALVINI: SE CHIUDI UN CAMPO ROM SENZA CREARE ALTERNATIVE, NON FAI CHE SPOSTARE IL PROBLEMA ALTROVE E ALIMENTARE IL RAZZISMO
Una bomba carta è stata lanciata questa notte a Roma contro gli ex abitanti del Camping River a via delle Galline Bianche, nel quartiere Labaro.
Verso mezzanotte, secondo quanto scrive oggi l’agenzia Dire, da una Fiat Punto nera è stato scagliato l’ordigno verso dove si trovava la popolazione rom, dal giorno dello sgombero divisa in accampamenti di fortuna tra Labaro e Prima Porta.
Non ci sono feriti, ma solo un grande botto.
Nei giorni scorsi i cittadini della zona avevano manifestato una crescente insofferenza a seguito dello sgombero che di fatto ha portato in strada, per lo più appunto tra Labaro e Prima Porta, buona parte dei rom del campo.
Perchè è evidente che se sgomberi un campo senza dare alternative abitative non fai altro che spostare il problema da una parte all’altra della città e fomentare il razzismo latente.
Sul gruppo aperto Sei di Labaro se… apaiono infatti commenti di rabbia, insofferenza e intolleranza
“La cosa che mi fa piu’ schifo . scrive Stefania – e’ che se parli di fare una rivolta no, si pensa solo alle vacanze e alle cazzate di sempre. Fanno piu’ schifo quelli che parlano e non fanno niente che i rom”.
Tesi che trova l’appoggio di molti, in particolare di Valentina che fa un appello: “Dobbiamo muoverci noi! Chi di noi e’ disposto a mettersi in gioco?”.
Più cauta Franca, secondo la quale “se i cittadini intervengono va a finire che poi passano guai. Siamo ospiti in casa nostra!”. Si rammarica anche Tiziano, perchè dopo gli sgomberi “già sognavo di non ritrovarmeli più a scuola”.
(da Globalist)
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