BRUSAFERRO: “I GIOVANI DAI 10 AI 29 ANNI ALIMENTANO DIFFUSIONE CONTAGI”
LA MAGGIORE CRESCITA IN QUELLA FASCIA DI ETA’
È un balzo importante quello registrato sull’indice Rt nazionale dai dati contenuti nel monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità con il ministero della Salute. Il report attesta indice di contagiosità nazionale sopra soglia 1, portandolo dallo 0,91 della scorsa settimana all’1,55.
«L’incidenza mostra come in quasi tutte le regioni ci sia una crescita» ha detto in conferenza stampa il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, «la crescita riguarda soprattutto fasce d’età 10-19 e 20-29 anni, quindi la popolazione giovane che alimenta i nuovi casi dell’epidemia».
Secondo il monitoraggio quasi tutte le Regioni sono a rischio moderato, mentre Basilicata e Valle d’Aosta restano ancora a rischio basso. Il quadro epidemiologico disegnato dai nuovi dati è in generale tornato a peggiorare con non poca preoccupazione per la diffusione della variante Delta.
Secondo quanto riportato dal monitoraggio settimanale Iss, sul fronte ospedaliero non ci sono Regioni che risultano sopra la soglia critica di occupazione dei posti letto, sia per quanto riguarda i malati in area critica che in area medica.
L’appello sui vaccini è poi arrivato dal direttore della prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza: «Invitiamo ancora una volta gli over 60 e anche gli over 50 a vaccinarsi, perché i tassi di ospedalizzazione in queste fasce non sono banali». L’aumento delle prenotazioni avvenuto dopo l’ulteriore appello del premier Draghi di ieri, 22 luglio, provocherà un ulteriore scatto in avanti, ma, come ha aggiunto Rezza, «bisogna ribadire l’importanza della scelta per evitare di l’eventuale congestione delle strutture ospedaliere nel momento in cui circola una variante molto contagiosa».
(da agenzie)
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