OMICIDIO VOGHERA, ADRIATICI CAMBIA VERSIONE: “NON SO COME SIA PARTITO IL COLPO”
DOPO DUE ORE DI INTERROGATORIO IL GIP SI RISERVA SUI DOMICILIARI… LA PRIMA RICOSTRUZIONE DEL “COLPO PARTITO MENTRE SCIVOLAVA A TERRA” NON HA TROVATO RISCONTRO NEL VIDEO
“Non ho un ricordo preciso, non so come sia partito il colpo”. Si è difeso così davanti al gip Maria Cristina Lapi, Massimo Adriatici, l’assessore di Voghera che martedì sera ha ucciso con un colpo di pistola il cittadino marocchino Yous El Boussettaoui in una piazza centrale della città.
Dopo un interrogatorio di quasi tre ore, il gip di Pavia si è riservato di decidere sulla richiesta della Procura di confermare gli arresti domiciliari, e deciderà probabilmente domani mattina.
Nell’interrogatorio di garanzia, Adriatici – che è accusato di eccesso colposo di legittima difesa – ha così dato una versione diversa dei fatti: subito dopo l’arresto da parte dei carabinieri di Voghera aveva infatti dichiarato che il colpo era partito quando era scivolato a terra.
Una versione che sembra non corrispondere alle immagini del video della telecamera di sorveglianza della piazza. “Il nostro assistito è stato vittima di una violenza inattesa che l’ha fatto cadere a terra procurandogli uno stato di confusione” hanno dichiarato i legali di Adriatici, gli avvocati Colette Cazzaniga e Gabriele Pipicelli
Intanto la Procura di Pavia ha nominato un ingegnere informatico come consulente per migliorare la qualità del video agli atti dell’inchiesta che riprende la colluttazione tra l’assessore e Youns El Boussettaoui. Da una prima analisi sarebbero già emersi elementi utili per ricostruire l’accaduto. Nei prossimi giorni giungeranno i risultati degli esami tossicologici sia sull’assessore sia sul corpo della vittima.
(da agenzie)
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