CORTE DEI CONTI AVVERTE IL GOVERNO: “IL DECRETO FISCALE RENDEREBBE NON PUNIBILI LE FRODI CON FATTURE FALSE”
DA VALUTARE ANCHE I PROFILI DI COSTITUZIONALITA’ DELL’ALIQUOTA DEL 20% SUL CONDONO
“Vanno valutati i profili di costituzionalità ” per l’aliquota del 20% che sarà applicata a chi aderisce al condono. Lo ha affermato il presidente della Corte dei conti, Angelo Buscema, a margine dell’audizione in commissione Finanze sul dl Fiscale al Senato.
“C’è questo aspetto – ha spiegato Buscema – di una imposta che è ontologicamente inferiore a quella che il contribuente avrebbe pagato alle scadenze ordinarie”.
Durante l’audizione il presidente ha rilevato che l’aliquota “si colloca al di sotto di quella applicata sui redditi originariamente dichiarati sia ai fini dell’Irpef che dell’Ires, così potendosi verificare l’ipotesi di versamento tardivo del tributo senza aggravio alcuno, con l’applicazione di un’imposta sostitutiva inferiore a quella che avrebbero dovuto corrispondere alle scadenze ordinarie, istituendo.
In parole povere, secondo la Corte dei Conti, così com’è il provvedimento permetterebbe di pagare le tasse in ritardo senza conseguenze per l’evasore.
Buscema aggiunge anche che “in merito alle implicazioni di ordine penale, la formulazione del comma 9” sulla dichiarazione integrativa speciale “fa ritenere non punibili, nei limiti dell’integrazione degli imponibili concretamente effettuata e in assenza di ulteriori profili di responsabilità penale, gli eventuali reati commessi riconducibili a dichiarazione fraudolenta” con fatture false o altri artifici.
(da “Huffingtonpost”)
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