DA DUE GIORNI LA TV FRANCESE HA ABOLITO GLI SPOT PUBBLICITARI: TRE MILIONI DI SPETTATORI IN PIU’
CLAMOROSO SUCCESSO DI SARKOZY CHE AVEVA INSERITO L’INIZIATIVA NEL PROGRAMMA ELETTORALE… FINALMENTE UNA TV PUBBLICA SENZA INTERRUZIONI PUBBLICITARIE… I FRANCESI STANNO CON SARKO NONOSTANTE LE POLEMICHE DELLA SINISTRA
La riforma del sistema televisivo pubblico, con la cancellazione graduale degli spot dalle reti appartenenti allo Stato, costituisce una svolta storica coraggiosa, una rottura col passato che solo Nicolas Sarkozy ha avuto finora il coraggio di fare.
Da due giorni sui 5 canali della Tv pubblica ( France 2, France 3, France 4, France 5 e France O) dalle 20 alle 6 del mattino via gli spot pubblicitari.
Un’iniziativa graduale ma progressiva che eliminerà completamente la pubblicità dalle Tv pubbliche.
Motivata da un concetto semplice e chiaro: Nicolas Sarkozy vuole una Tv pubblica di qualità , di cultura e di informazione. Per il resto ci sono le Tv commerciali che non vanno inseguite sul loro terreno di reality, veline, tette e culi ( per esemplificare il concetto).
Come riuscirà France Television a mantenere la qualità e gli 11.000 dipendenti? I nuovi conti della Tv pubblica si baseranno esclusivamente sulle tasse.
Da un lato il “redevance”, cioè l’equivalente del nostro canone che però è uno dei più bassi d’Europa, pari a 96 euro l’anno.
Dall’altro nuove tasse imposte ai privati, ovvero per compensare il mancato guadagno, la legge prevede che gli incassi pubblicitari delle Tv private siano tassati in una misura minima dell’1,5% sul totale del volume, e in una misura massima del 50% soltanto per l’aumento prevedibile della raccolta pubblicitaria rispetto all’anno precedente.
In pratica se la pubblicità si sposterà sulle reti private commerciali queste pagheranno delle tasse tali che con questi introiti si manterrà la Tv pubblica.
In Francia le polemiche sono state altissime: la sinistra accusa Sarkozy di favorire le reti commerciali dove avrebbe qualche amico. Non è comunque automatico che chi faceva pubblicità sulla rete pubblica sposti l’intero budget sulle reti private dove già è coperto. Quindi è una situazione tutta da verificare col tempo.
L’unica cosa per ora certa e che fa rodere il fegato ai denigratori di Sarkò sono i risultati del primo giorno di televisione senza interruzioni pubblicitarie.
Sono ben tre milioni i contatti in più della media, registrati lunedì sera dall’Istituto Mediametrix che monitorizza lo share televisivo francese.
In prima serata 3,1 milioni di utenti in più con un picco di audience registrato alle 20,26, prima di quello abituale delle 21,15.
La fascia prime time, infatti, è cominciata alle 20,35 e non più alle 20,50, alla luce della cancellazione delle inserzioni pubblicitarie di 15 minuti che precedevano i programmi di prime time, un recupero clamoroso di spettatori rispetto al principale competitor TF1 e che ha visto France 2 salire al 21% di share.
Un successo del governo di Sarkozy che sembra aver interpretato il desiderio di molti francesi di non voler più subire il martirio degli spot a getto continuo durante un programma televisivo. Ovviamente occorrerà nel tempo verificare economicamente la positività della rinuncia, ma almeno si è avuto il coraggio di iniziare un percorso di qualità dei programmi che in Italia non esiste.
Ha commentato il regista Franco Zeffirelli: “Della iniziativa francese penso tutto il bene possibile. Che le Tv nazionali mandino in onda gli spot è ridicolo. Facciano pagare il canone e non ci affliggano più con tutta questa pubblicità : è sempre peggio, una corsa al cattivo gusto, la televisione di Stato ha doveri informativi e culturali. Carosello una volta era almeno uno spettacolino piacevole, era pieno di buon gusto e gradevole, quasi un appuntamento. Ora assistiamo a tre minuti di culi di donna e fusti che fanno i tuffi, robaccia”.
In Italia si arriverà mai ad abolire la pubblicità dalla Tv pubblica? E quando mai… dove lo troviamo in Italia un politico con le palle capace di fare una cosa del genere?
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