DELITTI IN CALO DEL 13%: I DATI UFFICIALI DEL VIMINALE SMENTISCONO I VENDITORI DI FUMO
DI NEGATIVO CHE UN REATO SU QUATTRO RESTA IMPUNITO, GRAZIE AI TAGLI DELLE FORZE DELL’ORDINE APPROVATE A SUO TEMPO DA MARONI
Secondo i dati diffusi dal Viminale, sono in lieve calo gli sbarchi degli immigrati: dai 104.225 registrati nel periodo che va dal 1 gennaio 2014 al Ferragosto 2014 si è passati ai 103.226 dell’analogo arco temporale del 2015.
E ammontano a 89.083 le presenze di immigrati nel nostro sistema di accoglienza.
Alfano spiega che “l’Italia è una grande democrazia occidentale: il nostro dovere è salvare le vite e procedere nei casi dovuti ai rimpatri”.
Alfano ha poi fornito i dati sull’andamento della criminalità .
“L’Italia è un posto sicuro nel quale vivere – ha detto il ministro – nel nostro Paese calano i reati commessi”.
Il totale dei delitti commessi, nei primi sette mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2014, è sceso del 13 per cento: meno 14% gli omicidi volontari, meno 16% le lesioni dolose, meno 23% le violenze sessuali, meno 14% le rapine, meno 10% i furti, meno 20% le ricettazioni, meno 15% le frodi informatiche, meno 35% i reati di sfruttamento e di pornografia minorile.
Quel che Alfano non dice, e non spiega, è che cala anche l’attività di contrasto alla criminalità .
Il totale dei delitti scoperti è sceso del 25 per cento: in media, un reato su quattro non viene più scoperto e resta impunito.
E il totale delle persone denunciate s’è ridotto della stessa misura: una persona su quattro, rispetto all’anno scorso, non viene più denunciata o arrestata.
Difficile dare una spiegazione a questo fenomeno, in parte si potrebbe spiegare con il taglio di risorse (4 miliardi di euro) che gli ultimi governi, a cominciare da quelli Berlusconi, hanno fatto al Comparto Sicurezza.
Ma i motivi possono essere altri e più complessi.
A proposito della riorganizzazione delle forze dell’ordine – Renzi ha stabilito che cinque sono troppe – Alfano ha fatto capire che i forestali saranno accorpati con l’Arma dei carabinieri.
“Il Corpo Forestale – ha annunciato – non l’abbiamo soppresso con l’approvazione della riforma della Pubblica amministrazione. Ma ci sarà una razionalizzazione ed il rapporto con i carabinieri diventerà determinante per l’efficienza del sistema”.
Alberto Custodero
(da “La Repubblica”)
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