Destra di Popolo.net

DENTIFRICIO A 10 DOLLARI E CAOS SOCIALE

LA LUNA DI MIELE IN ARGENTINA E’ FINITA… INTERVISTA ALL’ECONOMISTA PABLO MANZANELLI

Il presidente argentino, Javier Milei, ha confermato nelle scorse l’intenzione del suo governo di ‘dollarizzare’ l’economia, dopo la diffusione dei dati sull’inflazione – che a gennaio ha subito un aumento del 20,6%, arrivando al 254,2% – e le critiche dell’ex presidente, Cristina Kirchner. Ma cosa significa?
Pablo Manzanelli è un economista argentino, professore nel dipartimento di Economia della Universidad Nacional de Quilmes, ricercatore del CONICET e dell’area economica del FLACSO, direttore del CIFRA-CTA. Con Fanpage.it ha fatto il punto della situazione economica dell’Argentina e dei primi provvedimenti economici adottati dal governo Milei.
I due primi provvedimenti di Milei sono fermi: la Legge Omnibus non è passata alla Camera e torna in Commissione, il decreto economico (DNU) è all’esame della Corte Suprema per l’analisi dei ricorsi: che succede ora?
“La cosa più probabile è che la legge Omnibus cambi nella forma, il decreto è invece vigente perché non c’è stata alcuna sentenza definitiva. Ora si apre una incognita rispetto alla strategia che adotterà il governo, se cercherà il consenso o continuerà sulla via del fondamentalismo. Probabilmente si avvarrà di una combinazione di entrambe le cose, privilegiando la via della decretazione d’urgenza e appoggiandosi su questa manovra correttiva di tipo ortodosso. In una società che viene da vari anni di redditi reali in caduta libera, con un livello di povertà che riguarda la metà della popolazione, è complicato avere successo con una manovra correttiva che in Argentina non ha molti antecedenti”.
L’impressione è che a Milei non stia andando tutto come sperava: gli interventi della giustizia, l’opposizione alla Camera, le mobilitazioni dei sindacati e in prospettiva del femminismo, la popolarità in declino: perché?
“Milei è arrivato al governo con la proposta di una manovra correttiva molto pesante sull’economia e in particolare sui redditi dei settori popolari, con una svalutazione di quasi il 120% e un taglio della spesa pubblica molto ampio. Tutto questo in un’economia che aveva già un’inflazione molto elevata che si abbatteva sulle tasche delle persone e perciò con una ripercussione, almeno nel breve periodo, sull’immagine del governo. Milei ha anche accompagnato questa manovra correttiva con il tentativo di realizzare riforme strutturali, privatizzando le imprese pubbliche e deregolamentando l’economia.
Con la privatizzazione delle imprese si vuole generare un accordo all’interno del potere economico per abilitare una serie di affari per alcune imprese argentine. Nel governo di Milei, infatti, c’è un forte peso della componente legata a Macri, che è notoriamente sostenuto dal capitale finanziario internazionale. A questo Milei aggiunge una strategia di business per i gruppi economici locali argentini, garantendosi una certa sostenibilità nei confronti dell’establishment economico locale. Da una parte questi affari ruotano attorno alle fonti energetiche come il petrolio, dall’altra alle privatizzazioni. Queste privatizzazioni avevano nella Legge Omnibus che Milei ha appena perso nel parlamento una leva fondamentale per la loro abilitazione. Perciò c’è una parte del business che Milei voleva avviare che resta zoppo, perché non ci sono più le privatizzazioni. Quindi non c’è solo la grande maggioranza della popolazione che vede tagliati i propri redditi, c’è anche una parte del potere economico che continua ad appoggiarla ma comincia a guardarlo con maggiore attenzione dopo questi primi scivoloni”.
Che sta succedendo nel blocco che lo ha sostenuto nel secondo turno?
“Nel primo turno, che è quando si elegge il parlamento, Milei ha preso meno del 30% dei voti e poi ha vinto il secondo turno con l’appoggio di Macri. Il settore macrista vuole avanzare nel progetto di Milei e perciò ha giocato le sue carte in parlamento. Ma Milei non solo è più autoritario di Macri, ma è anche molto più drastico nelle riforme strutturali e queste richiedono un consenso che lui non ha ancora realizzato nella società”.
Ha fatto male i suoi conti?
“Milei aveva un programma di massima, ma non ha generato la legittimazione sociale per portarlo avanti e questo è molto diverso da quanto avvenne con Carlos Menem negli anni Novanta. Allora c’era una crisi molto grave, Menem ridusse l’inflazione col piano di convertibilità e lanciò il programma di privatizzazioni delle imprese pubbliche per combatterne l’inefficienza. C’era una legittimazione sociale diversa, che in questo momento Milei dovrebbe costruire prima di tradurre in pratica il suo piano. E invece ha fatto il percorso inverso: ha cercato di metterlo in pratica prima di legittimarlo socialmente. Questo gioca sulla sua immagine e poi la sua debolezza politica in parlamento gli procura uno scivolone nel momento di fare approvare le sue leggi”.
Un tubetto di dentifricio in Argentina costa circa 10 dollari, si registrano tassi d’inflazione del 25% ogni mese: come può reggere la popolazione?
“Certo, questo è il tallone di Achille del governo, perché la crescita dell’inflazione peggiora le condizioni delle classi popolari ed è probabile che la società non riesca a tollerare questa situazione, specie quando l’aumento dei prezzi e la caduta dei salari reali si accompagnano a una spesa minore per sostenere i settori più vulnerabili. È probabile che la resistenza sociale a questi provvedimenti vada crescendo. Oggi c’è però una scarsa rappresentanza politica a sostenerla, la nuova leadership si costruirà durante questa resistenza per poterla rappresentare e capitalizzare, costruendo un’alternativa democratica”.
La svalutazione del peso argentino è continua, al cambio non ufficiale il dollaro è superiore ai 1.000 pesos: è la dollarizzazione strisciante dell’economia?
“Il governo Milei eredita una crisi di indebitamento molto forte, perché l’Argentina, non solo nei confronti dell’FMI ma anche di creditori privati, ha accumulato un debito esterno molto elevato con scadenze in dollari insostenibili. Il problema è ancora attuale e lo sarà soprattutto a partire dal prossimo anno, quando ci saranno scadenze debitorie in dollari difficili da saldare. È probabile che con le esportazioni energetiche si riesca ad avanzare in questo obiettivo, ma è una questione che non si può sottovalutare. A questo, si sommano le aspettative di una forte svalutazione, per il fatto che non solo questa crisi di indebitamento genera un problema, ma anche perché il governo precedente ha perso l’opportunità di accumulare riserve.
Vi era stato infatti un attivo commerciale molto alto, ossia più esportazioni che importazioni soprattutto nel periodo 2020-2022, ma questi dollari sono finiti nel portafoglio delle grandi imprese per cancellare i loro debiti privati: circa 25 miliardi di dollari che avrebbero permesso una politica di governo basata sull’economia reale. In più, c’era un debito importante sulle importazioni e tutto questo configurava una situazione di mancanza di dollari, accentuando quella tendenza alla dollarizzazione dell’economia argentina che non si determina per generazione spontanea, ma è il frutto di bolle finanziarie che scoppiando generano fughe di capitali molto grandi. Queste crisi sono state ricorrenti nella storia argentina e hanno fatto sì che l’insieme della società abbia una tendenza a dollarizzare i propri risparmi per non rimetterci in situazione di forte inflazione”.
E cosa propone allora Milei?
“Milei cerca di risolvere la situazione con una manovra correttiva molto forte e una politica di svalutazione che riduce le importazioni. La manovra sulle importazioni effettivamente ha generato nei primi mesi di Milei una crescita delle riserve internazionali del banco centrale. Ma l’alta inflazione si sta mangiando la maggiore competitività esterna che viene da questa svalutazione e questo sta producendo l’aspettativa di un’ulteriore svalutazione. In Argentina, il periodo critico è quello in cui si cominciano a liquidare le esportazioni di grano, soia, mais e la raccolta comincia a esportarsi tra marzo e aprile. È probabile che questi settori che non hanno avuto una forte svalutazione stiano aspettando una nuova svalutazione per marzo o aprile e questo è quello che può diventare intollerabile socialmente”.
Cosa intende fare Milei rispetto al debito con l’FMI?
“Il problema continua a essere attuale e per il momento Milei si propone solo di rispettare gli accordi precedenti. Non c’è ancora una soluzione, ma a partire dal prossimo anno si deve cominciare a pagare. Questa mancanza di dollari si sostiene solo sulla manovra correttiva ortodossa e sulla necessità che le esportazioni rendano meglio dell’anno scorso, il che accadrà perché l’anno scorso ci fu una siccità molto forte che interessò le esportazioni agricole. Manovra correttiva più esportazioni è l’obiettivo del governo Milei per sostenere il debito. Ma la svalutazione rapidamente intaccata dall’aumento dei prezzi può generare un grave problema a livello sociale”.
Milei è diverso da Trump, diverso da Vox, diverso da Meloni: che cosa li accomuna?
“Vedo una similitudine in termini del metodo politico, mettendo in questione la democrazia vigente, lo Stato come regolatore delle asimmetrie sociali. Ci sono punti in comune ma non necessariamente in termini di modello economico. Al momento Javier Milei è una grande incognita, perché non è chiaro quale sia il suo progetto una volta fatta la manovra correttiva, ossia non è chiaro quale sarà il programma di crescita e stabilizzazione posteriore. Milei è un personaggio senza storia politica, senza esperienza, una marionetta espressione del potere economico tanto del capitale finanziario come dei gruppi economici. Da quello che sorgerà da questa alleanza tra capitale finanziario e gruppi economici locali più produttivi verrà fuori il suo modello economico. Tutto sembra indicare che la dollarizzazione è il punto di stabilizzazione dell’economia se ci riesce, e da lì verrà il programma economico”.
La manovra economica che lei ha fin qui spiegato è ultraliberista, non è questo un progetto che si sta sperimentando a livello globale?
“Milei ha molto più a che vedere con il mondo degli anni Ottanta e Novanta che con l’attualità. Nell’attualità, al di là se siano governi progressisti o di destra, anche laddove si mantengono politiche neoliberiste, queste sono accompagnate da politiche protezioniste, vedo un mondo in questo senso molto competitivo e più complesso. Se l’Argentina entra in questo mondo con una riforma neoliberista, a parte risultare anacronistica, finirà col distruggere il proprio apparato produttivo, determinando una situazione molto difficile da invertire”.
Alla fine, però, quello che vogliono realizzare i poteri economici e finanziari è una società con una popolazione crescente ai margini e la ricchezza sempre più concentrata nelle mani di pochi.
“Tutto sembra indicare che nella fase attuale si voglia approfondire la regressione nella distribuzione dei redditi che si ereditò dal periodo di egemonia della finanza iniziata negli anni Ottanta a livello mondiale e che sembrò sconvolgersi con la crisi del 2008 negli Stati Uniti. È probabile che tutte queste politiche siano accomunate dal peggioramento della partecipazione dei salari al reddito globale. Bisogna vedere che forma adotterà il processo in termini di modello economico”.
Milei punta molto sulla sua appartenenza all’anarco capitalismo per attaccare la casta: non si tratta piuttosto di una variante del neoliberismo?
“Effettivamente Milei ha una visione libertaria assolutamente neoliberista estrema che non ha niente di nuovo e che applica la correzione sull’insieme dei settori popolari, e questa è una delle cose che fa cadere la sua immagine. E’ l’espressione di una destra estrema in cui non c’è niente di nuovo: è il pasto rancido della sconfitta del neoliberismo in Argentina e nel mondo. Perciò è anacronistico, non solo per le privatizzazioni che in Argentina fallirono, ma perché tornare a proporre le privatizzazioni e la deregolamentazione non significa altro che dare maggiori profitti ai settori oligopolistici argentini, mentre invece ci vorrebbero politiche di sviluppo industriale. È probabile che sia sconfitto, come fallì prima il neoliberismo in Argentina e che questo permetta una nuova alternativa popolare, sempre e quando torni a esserci una guida politica dei settori popolari credibile”.
(da Fanpage)

This entry was posted on sabato, Febbraio 17th, 2024 at 14:28 and is filed under Politica. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

« LABOUR BANDERUOLA: DAL FILO-PALESTINESE CORBYN ALLA LINEA PRO-ISRAELE DI KEIR STARMER: COME E’ CAMBIATO IL PARTITO LABURISTA BRITANNICO (PER TORNARE AL GOVERNO)
L’UNICO RISULTATO OTTENUTO DA NETANYAHU? AVER UNITO IL MONDO MUSULMANO »

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.570)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Giugno 2025 (441)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Giugno 2025
    L M M G V S D
     1
    2345678
    9101112131415
    16171819202122
    23242526272829
    30  
    « Mag    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • A GAZA ALTRI 200 MORTI IN POCHE ORE: SI MUORE CERCANDO UN PACCO DI FARINA”
    • I PRINCIPALI FUNZIONARI DELL’AMMINISTRAZIONE DELLA CASA BIANCA SONO STATI COLTI DI SORPRESA DALL’ANNUNCIO DEL CESSATE IL FUOCO TRA ISRAELE E IRAN: IL PRESIDENTE QUALCHE ORA PRIMA AVEVA AUSPICATO UN CAMBIO DI REGIME IN IRAN E MINACCIATO NUOVI BOMBARDAMENTI
    • IL CRITICO TV ALDO GRASSO: “AL BANO “MESSAGGERO DI PACE” PER UN RICCO CACHET”
    • LA LEZIONE DI ROMINA POWER AD AL BANO. LUI CANTA “FELICITA’” A SAN PIETROBURGO, LEI RIVELA: “ECCO PERCHE’ NON HO VOLUTO CANTARE IN RUSSIA”
    • SPYCAM, LE TELECAMERE CHE SPIANO LE CASE PRIVATE E MANDANO LE IMMAGINI SU INTERNET
    • IN ITALIA CHIUSO IL 15% DEI PRONTO SOCCORSO
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA