DI MAIO VUOLE UN’INFORMAZIONE DI REGIME
IL M5S STILA LA LISTA NERA DEI GIORNALISTI COME NEI REGIMI COMUNISTI E IN QUELLI GOVERNATORI DA MILITARI… IL PARTITO CONTROLLATO DA UN’AZIENDA HA LA FACCIA DI PARLARE DI TRASPARENZA
Dagli insulti alle liste nere, prosegue la campagna M5S contro la libertà di stampa.
Il sito del Movimento ha pubblicato “i top 5 giornali italiani con i conflitti di interesse grossi come una casa, ma su cui tutti fanno finta di nulla”. Al primo posto, ovviamente, Repubblica.
Contemporaneamente il vicepremier Luigi Di Maio ha ribadito l’annuncio di una legge “per incentivare gli editori puri” presentata come una maniera per mettere in riga tutti i media.
L’altro leader pentastellato, Alessandro Di Battista, è andato di nuovo oltre, offrendo su Facebook un elenco dei suoi cronisti modello e pretendendo le scuse dal resto dei giornalisti.
Colpisce ancora una volta come i leader M5S non si rendano conto di essere loro il potere: sono al governo e fanno parte della maggioranza parlamentare.
Si comportano come fossero ancora un movimento d’opposizione, vittima di chissà quale complotto, mentre hanno deciso le nomine dei vertici dell’informazione Rai e minacciano leggi per regolare tutti i media.
Dimenticano il principio base delle democrazie occidentali: è il potere, e quindi loro, a dovere essere trasparente e controllabile.
Scaricare sui media l’incapacità di gestire la crisi di Genova dopo il crollo del Ponte Morandi o i risultati mediocri del vertice sulla Libia di Palermo non è altro che un metodo per distorcere la realtà , costruendo una cortina di propaganda di fronte all’assenza di concretezza nell’affrontare i problemi del Paese.
Anche la loro visione sul funzionamento dei media e la loro idea di testate asservite ai poteri forti che sfornano fake news a comando sono fuori dal mondo. Immaginano direttori che si fanno dettare gli articoli dagli editori, forse perchè è questo il modello che loro sognano. Il nostro giornalismo, nel bene e nel male, è gestito in totale autonomia dalla direzione e dalla redazione che ne rispondono ogni giorno ai lettori.
E continueranno a farlo, nonostante gli insulti e le intimidazioni del Movimento 5S.
(da “La Repubblica”)
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