DIETRO LE QUINTE, FABIO VOLO IMBARAZZA BERLUSCONI: “SULLO IUS SOLI MI STUPISCO DI LEI, DEVE ALLARGARE LA TESTA DEGLI ITALIANI, NON STRINGERLE PER CONVENIENZA POLITICA”
L’INCONTRO NEI CAMERINI DA FAZIO: “CERTI DISCORSI LI LASCI FARE ALE TESTE QUADRE COME SALVINI”… BERLUSCONI SORPRESO NON SA REPLICARE, SALUTA E SE NE VA
Il consiglio politico arriva dal partner che non ti aspetti. Non si erano mai incontrati Fabio Volo e Silvio Berlusconi, la prima volta è successo domenica dietro le quinte di «Che tempo che fa».
Berlusconi aveva appena finito l’intervista con l’altro Fabio (Fazio) quando al suo camerino si è presentato il secondo Fabio (Volo) che è tra gli ospiti fissi del programma di Rai1.
«Mi parlano bene di lei in Mondadori», sorride Berlusconi e allude al libro di Volo in testa alle classifiche.
Ma Volo non si era presentato per parlare di letteratura. Lo scrittore ma anche attore, ma anche conduttore radiofonico, ma anche conduttore televisivo, ha tirato fuori la sua ennesima anima perchè non gli era andato giù il discorso di Berlusconi sullo Ius soli.
Il leader di Forza Italia aveva detto che «alcuni extracomunitari odiano i cristiani, gli ebrei, lo Stato italiano: non si può dare loro la cittadinanza solo perchè hanno frequentato un ciclo scolastico». Volo – raccontano – è rimasto «infastidito» dall’associazione sui figli degli extracomunitari e i simpatizzanti dell’Isis.
«Non è una cosa figa quella che ha detto», l’esordio smart di Volo di fronte a un Berlusconi sorpreso.
Poi ha proseguito con il suo ragionamento che si può riassumere così: non è un discorso da lei, finchè un’associazione come questa la fa Salvini va bene, ma questi sono discorsi da teste quadre, lei invece non ha una testa piccola e chiusa. Anzi – il ragionamento si è trasformato in appello -: «Lei potrebbe trascinare la parte di italiani più restia a capire che la sofferenza dei bambini non è un tema di trattativa. Lei deve allargare le teste delle persone, non stringerle».
Un monologo senza replica: Berlusconi, tra l’impassibile e il sorpreso, ha salutato e se ne è andato.
(da agenzie)
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