ENNESIMA AGGRESSIONE RAZZISTA: SEDICENNE OSPITE DI UN CENTRO DI ACCOGLIENZA PICCHIATO IN SICILIA
RICOVERATO CON FERITE IN TUTTO IL CORPO, GLI HANNO GRIDATO “TORNA AL TUO PAESE”
Un’altra aggressione a sfondo razzista in Sicilia. La vittima, questa volta, è un tunisino di sedici anni, preso a calci e pugni a Raffadali, piccolo centro dell’agrigentino.
Il ragazzo è stato ricoverato in ospedale con contusioni e ferite su tutto il corpo.
Come ricostruito dagli inquirenti, il giovane, che vive a Raffadali da un anno in una struttura che si occupa dell’accoglienza dei minori, ha prima ricevuto una sportellata da un minorenne e poi è stato picchiato con calci e pugni al grido di ‘torna nel tuo paese’, come racconta sui social Giovanni Mossuto, il responsabile del centro.
Ecco il racconto fatto da Mossuto su Facebook: “Ahmed ha 16 anni è arrivato in Italia da solo più di un anno fa con uno dei tanti barconi di disperati partiti dalle coste tunisine – dice – È stato assegnato in una struttura di minori di seconda accoglienza a Raffadali, comune che lo ha accolto con amore e grande disponibilità all’integrazione. In questi mesi grazie al suo bel carattere ha conosciuto tanti suoi coetanei raffadalesi. Però malgrado questo in questi mesi Ahmed e gli altri ospiti della comunità sono stati oggetto di insulti, sputi e minacce da parte di un piccolo razzista nostrano”.
“Oggi probabilmente sentendosi legittimato da un clima che tutti avvertiamo aggredisce il piccolo Ahmed prima con una sportellata in faccia e poi a pugni e schiaffi dicendogli “ritornatene nel tuo paese”. Il piccolo ragazzo adesso è all’ospedale insieme agli operatori della comunità e alla tutor. È stata fatta denuncia. Noi non vogliamo che queste aggressioni razziste passino in silenzio”, conclude Giovanni Mossuto.
In Sicilia è il quinto caso di aggressioni razziste in poco più di un mese. L’episodio più recente è quello di Bagheria, dove un ragazzo nigeriano è stato aggredito col cric. Prima c’erano stati altri tre casi fra Partinico e Lercara Friddi, anch’essi centri in provincia di Palermo: a fine luglio due partinicesi sono stati accusati di aver picchiato il diciannovenne senegalese Khalifa Dieng, mentre a Ferragosto si è scatenata una “caccia al migrante” nello stesso paese. Ai primi di agosto, invece, è stato un ballerino di colore a finire al centro del mirino, a Lercara Friddi. Davide Mangiapane, nato in Italia, è stato pestato a sangue da due giovani, che sono stati identificati e denunciati.
(da Globalist)
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