FINALMENTE UN MINISTRO DEGLI INTERNI CHE PARLA CON I FATTI: IERI CONTROLLATE 157.271 PERSONE, 6.942 DENUNCIATI PER INOSSERVANZA AI DIVIETI, CONTROLLATI 83.454 NEGOZI, DENUNCIATI 239 TITOLARI
IL VICEMINISTRO SILERI E LA MINISTRA ASCANI POSITIVI
Aumenta ancora il numero delle persone denunciate.
Secondo l’ultimo aggiornamento del Viminale, nella giornata di ieri sono state controllate 157.271 persone e ne sono state denunciate 6.942 (il 49% in più rispetto al giorno precedente) ai sensi dell’articolo 650 del codice penale (“inosservanza dei provvedimenti dell’autorità “) e 276 ai sensi degli articoli 495 e 496 del codice penale (“falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale” o “false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri”). Sempre ieri, sono stati controllati 83.454 esercizi commerciali e ne sono stati denunciati 239 titolari, sempre ai sensi dell’articolo 650 del codice penale.
Il vice del ministro della Salute: “Sono in isolamento dopo contatto con un sospetto contagiato”. Anche la sua collega all’Istruzione Ascani positiva.
Il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, è risultato positivo al test coronavirus dopo esser stato alcuni giorni fa in contatto con un “sospetto positivo”. È stato lo stesso Sileri a dare la notizia, affermando di essersi messo in isolamento “appena mi sono accorto di avere dei sintomi”. “Ho seguito da subito tutti i protocolli come indicato dal ministero – aggiunge – Mia moglie ed il piccolo stanno ancora bene e, seppur nella stessa casa, abbiamo diviso gli ambienti”.
Ed anche la sua collega all’Istruzione Anna Ascani ha detto di essere positiva al virus. “Io sto bene – ha scritto su Facebook – ho qualche linea di febbre e un po’ di tosse. Ci tengo a ringraziare, ancora una volta, il personale medico che sta lavorando assiduamente, con turni senza sosta, prendendosi cura di noi. Insieme ce la faremo, vinceremo questa battaglia, mettendocela tutta. Ne sono sicura, #andrà tuttobene”.
Intanto da due giorni Vo’ non ha nessuno caso nuovo di positività al Coronavirus, secondo quanto emerge dai dati ufficiali della Regione Veneto.
La cittadina padovana, prima zona rossa insieme a Codogno, ha imboccato decisamente la strada della guarigione. “Abbiamo applicato la quarantena – racconta il sindaco Giuliano Martini – con grande senso di responsabilità e fatto due screening a cui ha aderito il 95% della popolazione”. La località euganea era uscita dall’isolamento domenica scorsa. Proprio a Vo’ era stata registrata la prima vittima veneta del coronavirus, il 67enne Adriano Trevisan.
È la conferma che le misure di contenimento funzionano e per questo, dai comuni di montagna che chiedono il monitoraggio del “turismo da coronavirus”, cioè gli spostamenti di persone verso località di villeggiatura nonostante il divieto di spostamento, alle città che chiudono gli spazi pubblici all’aperto per evitare un altro weekend di affollamento, continua la stretta per arginare il contagio.
Che la chiusura funzioni lo dimostrano anche i dati diffusi oggi dall’Ospedale Spallanzani di Roma: “Abbiamo una crescita dei casi costante ma contenuta”, ha detto il direttore sanitario, Francesco Vaia, riferendosi però soltanto alla situazione che riguarda il Lazio, dove i pazienti Covid-19 positivi sono in totale 99, numero inalterato rispetto a ieri. Di questi, 17 pazienti necessitano di supporto respiratorio. Il loro quadro clinico è stabile o in netto miglioramento per alcuni.
Allo Spallanzani oggi è stata accolta una delegazione di 9 persone della Croce rossa cinese, composta da medici e ricercatori che sono stati in prima linea nella lotta al Covid-19 in Cina. Gli esperti hanno scambiato con la comunità scientifica dello Spallanzani ogni utile esperienza per condividere percorsi diagnostici e terapeutici per la prevenzione e la lotta al nuovo coronavirus. I medici cinesi hanno poi lodato sia le misure prese dal governo italiano, sia le procedure messe a punto dallo Spallanzani.
(da agenzie)
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