FINI METTE MARONI DIETRO LA LAVAGNA: NO ALLO SPIONAGGIO NELLE SCUOLE, RITIRATA LA NORMA
IN EUROPA NESSUNA LEGGE SIMILE… IL PRESIDENTE DELLA CAMERA AVEVA INVITATO MARONI A RITIRARE L’ARTICOLO CHE NEGAVA L’ISTRUZIONE AI BIMBI NON IN REGOLA… L’ENNESIMA NORMA INCOSTITUZIONALE PROPOSTA DA CHI VORREBBE CHE I CLANDESTINI LI TROVASSERO GLI ALTRI, INCAPACE DI SCOVARE QUELLI CHE DELINQUONO REALMENTE… ALLA FINE IL GOVERNO RITORNA SUI SUOI PASSI
Con due pagine spedite il 30 aprile, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, aveva avvertito Roberto Maroni: una parte del disegno di legge sulla sicurezza è a rischio incostituzionalità .
Si trattava dell’art. 34 che negava la frequenza scolastica ai figli degli immigrati clandestini.
Ne avevamo parlato in largo anticipo: dopo i medici spia, ora toccava ai presidi delatori.
Spetta ai presidi della scuola, infatti, controllare i documenti degli immigrati e di conseguenza l’obbligo della denuncia dell’irregolare, nel caso fosse passato questo articolo.
Ai minori stranieri sarebbe stata così negata l’iscrizione alla scuola dell’obbligo, con violazione palese della norma costituzionale.
Fini aveva sottolineato che “dobbiamo evitare la scimitarra, la tentazione ideologica, la propaganda, i temi sono molto più complessi: legalità non vuol dire non dare un riconoscimento a un bambino se il genitore è clandestino”.
La Lega vorrebbe porre la fiducia sull’intero pacchetto sicurezza, molti altri no, consapevoli che è piena di sciocchezze leghiste ( vedi anche le ronde).
Dopo una riunione fiume, ieri il Governo ha intelligentemente ritirato l’articolo sui presidi, mentre è ancora incerto se sul pacchetto sicurezza sarà chiesta la fiducia come vorrebbe Maroni.
Onde evitare, come nel caso della proposta leghista di portare a 6 mesi la permanenza nei Cie, che prevalga la “palla” che “in tutta Europa è così”, tesi tanto caro alla Lega quanto falsa, è opportuno nel caso specifico della denuncia dei presidi analizzare le altre legislazioni.
Prima che qualche portaborse della Lega sui media ci spieghi che il coprifuoco vige in tutte le scuole europee contro l’iscrizione dei figli dei non regolari, vediamo cosa accade altrove realmente. Negli Stati Uniti la Corte suprema stabilisce che i figli dei clandestini siano accolti a scuola, in quanto i bambini non possono certo essere punito.
In California si sta discutendo una legge che darà loro pure delle borse di studio.
In Gran Bretagna, pur essendo in vigore una norma molto severa contro gli irregolari, i figli dei clandestini frequentano tranquillamente le scuole del Regno e nessun preside denuncia la loro presenza in classe.
In Francia stesso discorso: figli dei clandestini ammessi in classe e, se un genitore dovesse essere espulso, si deve attendere la fine dell’anno scolastico del figlio. Le irregolarità vanno a carico solo dei genitori, mai dei figli.
Consideriamo poi che spesso la scuola è l’unico fattore di integrazione reale: stessa cosa avviene in Germania, dove vige peraltro molta severità .
In Italia poi chi iscrive i figli a scuola spesso sono immigrati che vivono da anni in Italia e lavorano in nero come badanti o operai, non è che sono sbarcati a Lampedusa il giorno prima, come qualcuno vorrebbe far intendere.
L’unica cosa che ribadiamo è che da quando affrontiamo il problema sicurezza con le chiacchiere in Tv e le iniziative becere che non servono a una mazza, il numero dei clandestini è raddoppiato.
Il problema è potenziare le forze dell’ordine ed espellere chi delinque abitualmente prima che commettano l’ennesimo reato ( e non dopo come ora) quel 10% di stranieri irregolari dediti a delinquere su circa 560.000 che vivono in Italia.
Gli altri lavorano in nero e cercano di campare onestamente, sfruttati non solo dai caporali loro connazionali, ma anche da cittadini italiani che lucrano affittando loro appartamenti a 5 volte il prezzo di mercato.
Sono le forze dell’ordine che devono gestire la sicurezza, non medici, presidi, rondoni. spioni e pirloni.
Ben ha fatto Fini a ricordarlo a colui che dovrebbe provvedere, in quanto Ministro degli Interni, a garantire la sicurezza dei cittadini e ben ha fatto il Governo a ritirare l’articolo contestato e incostituzionale.
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