FONDI RESIDUI DEI RIMBORSI GRILLINI FINISCONO A ROUSSEAU DI CASALEGGIO
NUGNES “INCONCEPIBILE, QUESTE DECISIONI VANNO PRESE COLLEGIALMENTE”… FATTORI: “CI ERAVAMO IMPEGNATI A RESTITUIRE I SOLDI AI CITTADINI, NON A CASALEGGIO”
Un organo centrale, creato apposta per “curare attivamente l’organizzazione, l’amministrazione, il coordinamento, la disciplina, la rendicontazione e la gestione delle restituzioni degli stipendi e dei rimborsi” percepiti dai parlamentari del Movimento 5 Stelle.
E presieduto da Luigi Di Maio, insieme ai capigruppo di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli.
Si tratta del “comitato per le rendicontazioni e i rimborsi del Movimento 5 Stelle” ed è la cassaforte grillina che dovrà custodire e gestire le restituzioni degli eletti M5S. Nell’atto costitutivo del comitato – di cui l’Adnkronos è in possesso – viene raccontata la genesi e descritte le funzioni di questo soggetto.
Lo riporta l’agenzia di stampa Adnkronos.
Il giorno 7 agosto 2018 Di Maio, D’Uva e Patuanelli vanno davanti al notaio Luca Amato di Roma, nello studio di Via Po n.25/A, per costituire il nuovo organo 5 Stelle. Il capo politico grillino prende in mano le chiavi della nuova ‘creatura’, assumendone la carica di presidente, mentre i due capigruppo quella di consiglieri e vicepresidenti. All’articolo 6, pagina 3 del documento si legge che “il patrimonio” del comitato “è rappresentato esclusivamente dalle somme versate da ogni parlamentare del Movimento 5 Stelle della XVIII legislatura per la causale di restituzione di stipendi e rimborsi a norma dello statuto del Movimento, del codice etico e dei regolamenti relativi”.
Somme che deputati e senatori sono obbligati a rendicontare su tirendiconto.it (ma la nuova versione del sito non è stata ancora presentata).
Ma, qualora dovessero rimanere in cassa dei soldi allo scioglimento del comitato, cosa ne sarà di quel denaro?
Lo chiarisce l’articolo 16 dell’atto costitutivo. “Se allo scioglimento del comitato – viene spiegato nel documento – dovessero restare fondi a disposizione, questi verranno devoluti all’Associazione Rousseau” presieduta da Davide Casaleggio, attualmente “con sede in Milano, Via Gerolamo Morone n.6”.
Molto critica la senatrice Paola Nugnes che all’Adnkronos commenta: “È pazzesco… il nostro impegno è quello di restituire i soldi allo Stato e ogni altra destinazione decisa da un fantomatico comitato non è quanto stabilito nei nostri impegni. Non è concepibile che una associazione privata sia la destinataria di eventuali fondi residui”. Lo dice all’Adnkronos la senatrice M5S Paola Nugnes, commentando l’atto costitutivo del ‘comitato per le rendicontazioni e i rimborsi del Movimento 5 Stelle’, documento che all’articolo 16 stabilisce che “se allo scioglimento del comitato dovessero restare fondi a disposizione, questi verranno devoluti all’Associazione Rousseau”.
“Queste decisioni – attacca la parlamentare campana – vanno prese in modo collegiale con votazioni collegiali”.
Dello stesso avviso anche la Senatrice Elena Fattori che afferma: “Noi ci siamo impegnati a restituire i soldi ai cittadini non a Casaleggio”.
(da “Huffingtonpost“)
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